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Carta e cartone, non chiamateli rifiuti

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Capita di rado, purtroppo. Proprio per questo motivo, quando capita è il caso di sottolinearlo: l’Italia è tra i paesi più virtuosi in Europa per il tasso di riciclo degli imballaggi di carta e cartone. Nel 2020,con 15 anni di anticipo, ha superato l’obiettivo europeo dell’85% fissato per il 2035, toccando addirittura quota 87,3%.

I numeri sono riportati nel “Rapporto 2021” dell’Unione nazionale delle imprese di recupero e riciclo maceri, realizzato con Althesys.

Un tema questo, che sarà approfondito nel primo numero di PolMagazine, la nuova rivista per la Polizia Locale e la Pubblica Amministrazione che sarà presentata il 28 e il 29 ottobre a Cosenza, in occasione di POL Meeting 2021.

La rivista sarà disponibile in formato digitale anche sul nostro sito www.pol-italia.it.

Per partecipare a POL Meeting è necessario registrarsi su https://passlab.it/polmeeting.

Sta arrivando PolMagazine!

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Si tratta di un prezioso strumento di informazione di settore, con prestigiosi collaboratori. A dirigere il magazine è Francesco Delvino.

Tra le rubriche, segnaliamo in particolare CDS E DINTORNI, viaggio nei temi di attualità legati alla circolazione stradale e NORMALE, con approfondimenti sull’evoluzione normativa di tutte le materie di competenza della Polizia Locale. Spazio, poi, ai Comandi con le sezioni QUI COMANDO IO e ALBUM DI FAMIGLIA.

Numerose le informazioni sulla tecnologia a supporto dell’attività della Polizia Locale: TECNOLOGIA AL NOSTRO SERVIZIO e CREATIVITÀ EMERGENTE.

Un magazine aperto al contributo di tutti, grazie alla rubrica UNO CONTRO TUTTI, per inviare quesiti agli esperti della redazione.

Il primo numero sarà disponibile in formato digitale e cartaceo. Dal secondo numero in poi, PolMagazine sarà solo in formato digitale. La versione digitale di PolMagazine sarà disponibile su questo sito a partire dal 28 ottobre.

Ritorna a Cosenza Pol meeting, l’evento formativo atteso da tutti gli operatori della Polizia Locale e dalla Pubblica Amministrazione

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Dopo l’enorme successo ottenuto alle Giornate di Polizia Locale e Sicurezza Urbana di Riccione, per il nostro Gruppo è già tempo di guardare avanti. Siamo lieti di annunciarvi che l’VIII edizione di POLMeeting si svolgerà a Cosenza il 28 e 29 ottobre 2021.

C’era attesa nel settore per le date di un evento di rilevo nazionale, che rappresenta un momento fondamentale di formazione e aggiornamento normativo per la Pubblica Amministrazione e la Polizia Locale.

L’edizione 2021 di POL Meeting proporrà una formula innovativa. All’interno dello splendido Teatro Rendano, nel cuore storico della città, ci saranno tre diverse aree dedicate alla formazione professionale, agli incontri e alle aziende del settore. È prevista la partecipazione di relatori d’eccezione, delle più autorevoli figure del mondo della Polizia locale nazionale e di professionalità di altissimo profilo.

Un evento che, da un lato, è momento di formazione e aggiornamento normativo, dall’altro una vetrina di pregio per le aziende e le imprese del settore. Di certo, un appuntamento annuale ormai immancabile per tutti gli operatori della Polizia Locale e della Pubblica Amministrazione. POL Meeting nasce da un’idea di laBconsulenze e realizzato da Lob&Partners.

Rafforzato il sistema di sicurezza nelle stazioni lombarde, anche la Polizia locale in prima linea

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È stata presentata lo scorso pomeriggio, dal Prefetto Castrese De Rosa, la proposta di accordo per la promozione della sicurezza integrata nelle stazioni ferroviarie, che vedrà coinvolta la polizia Locale, congiuntamente alle altre forze dell’ordine.

I comuni aderenti sono, oltre Lecco, Mandello, Bellano, Colico, Dorio, Brivio, Dervio, Merate, Olgiate Molgora, Calco, Airuno, Calolziocorte, Olginate, Cernusco Lombardone, Santa Maria Hoè e La Valletta Brianza.

“Le Polizie locali, insieme alle altre forze di polizia, concorreranno a presidiare, soprattutto nelle ore serali, le stazioni della nostra provincia e le aree limitrofe con turni straordinari grazie ai fondi messi a disposizione da Regione Lombardia – ha affermato il Prefetto -. Sono già stati stanziati 40.000 euro per questo ultimo scorcio dell’anno e speriamo in altre risorse per far rivivere questo accordo anche nel 2022″.

“Tutto è cominciato tre anni fa perché la Lecco-Bergamo era una delle tratte più pericolose e con più problematiche della regione – ha specificato l’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato: -. La firma di questo protocollo costituisce una sperimentazione importante: questa formula, una volta verificata la sua efficacia, potrà essere estesa su tutta la rete ferroviaria lombarda”.

“Grazie a tutti i sindaci e alle rispettive Polizie locali che hanno dimostrato di saper collaborare attorno a problematiche che non si esauriscono nel perimetro di un comune – ha dichiarato il primo cittadino di Lecco Mauro Gattinoni -. Si tratta di un primo passo, un progetto forse piccolo nell’entità ma significativo per la maniera chirurgica con cui vuole andare ad agire. Ma questo è solo l’inizio di una buona collaborazione”.

Presente anche Monica Porta, comandante della Polizia Locale di Lecco: “Sono sicura che lavoreremo bene con tutte le Polizie locali anche se ci sono situazioni molto disomogenee con comuni che possono contare su uno o due agenti – ha sostenuto Monica Porta, comandante della Polizia Locale di Lecco -. Questi accordi però ci permettono di fare sinergia e lavorare insieme. Da qui possono partire accordi di altro tipo che possono riguardare anche la nostra quotidianità”.

“Sul tema della sicurezza Trenord è attenta e questo passo ci può portare a sviluppare un’importante sinergia – ha dichiarato Andrea Galletta, direttore security di Trenord -. Purtroppo assistiamo alla recrudescenza di un fenomeno che porta alla mancanza di rispetto per una divisa, figuriamoci in alcune situazioni quale rispetto c’è per i dipendenti di Trenord Ben venga questo accordo con Trenord che potrà essere sicuramente utile alle forze di polizia”.

L’incontro è terminato con le firme dell’accordo da parte di tutti i soggetti e dei comuni coinvolti. Il Prefetto ha esortato a investire sempre di più nella Polizia locale e nella sicurezza.

Genova: feriti tre agenti di polizia Locale durante l’arresto di uno spacciatore

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Sono in via di miglioramento le condizioni dei tre agenti della polizia locale che nel pomeriggio di sabato sono stati colpiti e feriti dal lancio di alcune bottiglie, a seguito dell’identificazione di una persona accusata di essere uno spacciatore.

Gli agenti in servizio, dopo aver notato in via Pré, lo scambio di stupefacente tra due individui, sono intervenuti tempestivamente. Sono riusciti a fermare il Pusher, un senegalese di 39 anni, irregolare, che era solito spacciare nel cuore del centro storico genovese. Le persone presenti, connazionali dello spacciatore, hanno iniziato a lanciare bottiglie di vetro e di plastica contro le forze dell’ordine per evitargli l’arresto.

La squadra ha dovuto richiedere l’intervento di altre volanti per placare la situazione e far ristabilire l’ordine. In oltre, è stato necessario l’uso dello spray urticante , allo scopo di disperdere la folla. Durante i concitati momenti, tre agenti sono stati feriti e trasportati in ospedale.

Grazie alla presenza dalle telecamere di sorveglianza, gli agenti sono riusciti ad identificare il soggetto che ha colpito un’agente donna. Si è evitato il peggio anche mediante la dotazione dei gusci protettivi con cui operano gli agenti della Sicurezza Urbana e del Pronto Intervento.

Il senegalese di 39 anni, prima dell’arresto, è riuscito ad ingerire la droga. Al momento è piantonato in ospedale fino a quando non espellerà gli ovuli inghiottiti.

Una nuova era

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L’ingresso nel Gruppo di Kria, segna per laBconsulenze un momento di grande crescita. Il Gruppo è a tutti gli effetti un partner sempre più qualificato e strutturato della Pubblica Amministrazione. Un alleato irrinunciabile per affrontare le sfide del futuro.

Kria è marchio leader nella progettazione, lo sviluppo e la realizzazione di sistemi digitali per il controllo e il monitoraggio del traffico stradale.

È l’unica azienda italiana del settore ad aver installato i propri sistemi in cinque continenti, a essere titolare di brevetti internazionali e ad avere il proprio marchio riconosciuto sul mercato per l’unicità della tecnologia impiegata nel rilevamento 3D.”

Recanati: Nuovo agente della Polizia locale costretto ad indossare la vecchia divisa

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Il nuovo agente della polizia Locale, in servizio presso il comando di Recanati, provincia di Macerati, continuerà ad utilizzare la vecchia divisa d’ordinanza di un altro comune. Questo è quanto stabilito dall’Amministrazione di Recanati, dopo aver disposto l’assunzione, in pianta organica, di un nuovo vigile giunto in città a seguito di mobilità dal Comune di Piazzola Sul Brenta, provincia di Padova. Gli amministratori recanatesi si sono resi conto che l’uniforme impiegata dalla Polizia Locale della Regione Veneto era molto similare a quella della Regione Marche; per non incidere ulteriormente sul bilancio comunale, è stato deciso di non investire in nuove uniformi ma riciclare, ove possibile, le vecchie o acquistare al 50% divise simili di altri comuni.

Contattato il Comune di provenienza e ottenuta l’autorizzazione, il nuovo agente continuerà ad utilizzare il vestiario che aveva già in dotazione, mentre restituirà quelli non idonei. Per pantaloni, scarpe, berretti, guanti e maglioni si è stabilito che il prezzo scontato del 50% da versare al Comune di Piazzola Sul Brenta sarà di 400 euro circa.

Polizia Locale di Genova primo Comando in Italia ad utilizzare il Bolawrap, il laccio immobilizza- persone

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La Polizia Locale di Genova sarà il primo comando in tutt’Italia a testare l’efficacia del un nuovo strumento in grado di immobilizzare persone pericolose per sé stesse e per gli altri, senza causare loro danni fisici.

Il Bolawrap, non un’arma, ma un dispositivo di contenimento da remoto. È un laccio in kevlar, una fibra sintetica dotata di grande resistenza meccanica alla trazione, che lanciato verso le gambe o il tronco del soggetto garantisce una legatura efficace, che impedisce qualsiasi ulteriore movimento.

Dalla metà del mese di settembre inizierà il periodo di sperimentazione sul campo che coinvolgerà sia agenti del Reparto Sicurezza Urbana sia del Pronto Intervento (la squadra che si occupa anche dei tso). Il personale è stato formato con lezioni teoriche e pratiche dai tecnici dell’azienda che importa i dispositivi, direttamente dagli USA, luogo di produzione.

Il Bolawrap è costituito da due ancorette, collocate alla fine del cavo, che si attaccano agli indumenti, più la persona si dimena più la corda si stringe grazie ai due ganci. Il laccio viene lanciato grazie alla carica di una cartuccia a salve, che garantisce la proiezione del “bola” alla velocità di oltre 150 metri al secondo, a una distanza che varia tra i 3 e i 7 metri. Un laser guida la mira.

L’impiego del Bolawrap consentirà di bloccare con tempestività l’eventuale azione pericolosa del soggetto (se impiega armi da taglio o corpi contundenti) e in altre situazioni, impedirne la fuga se mirato agli arti inferiori.

«L’obiettivo dell’avvio dei test per l’adozione di questo nuovo strumento già in uso negli Stati Uniti – afferma l’assessore comunale alla sicurezza Giorgio Viale – è evitare l’utilizzo del taser che risulta comunque rischioso. Lo scopo del periodo di prova è capire se funziona e se serve alle esigenze di proporzionalità dell’intervento. La politica del Corpo è mantenersi al passo dei più moderni ritrovati tecnologici per aiutare il lavoro degli agenti nel controllo del territorio e, nello stesso tempo, assicurare l’incolumità delle persone».

“Non è un’arma, ma una risorsa in più per i nostri operatori della sicurezza – aggiunge il comandate Gianluca Giurato –. È del tutto evidente come i nostri agenti non possano essere lasciati a gestire scenari complessi privi di idonei strumenti di tutela, propria e altrui. Questa nuova tecnologia è un sistema originale a bassissimo rischio di lesioni per bloccare a distanza soggetti potenzialmente pericolosi. Dopo il periodo di prova ne valuteremo l’efficacia».

Cuneo: è morto l’ex agente di polizia locale che spese la sua vita ad aiutare chi aveva perso tutto dopo alluvioni e terremoti

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È morto questa mattina, il vigile urbano in pensione Francesco Mingione di 71 anni. Da meno di un anno stava lottando contro un tumore.

I colleghi e gli amici della Polizia Locale e della Croce Rossa lo ricordano come un grande uomo. È stato un sindacalista molto attivo per il Silpol (fu uno dei referenti della riforma della polizia locale a livello nazionale) e anche primo ufficiale cerimoniere del gonfalone del capoluogo.

Volontario della Croce rossa per anni; con la polizia locale fu in prima linea a sostegno degli sfollati a seguito di molte calamità naturali: dall’alluvione del 1994 nella Granda agli aiuti post-terremoto in Umbria, Molise, Campania.

Nacque a Caserta, il padre, Eugenio, fu comandante della polizia stradale a Cuneo. Dopo alcuni anni nell’Esercito con il grado di sergente maggiore, Mingione entrò nella polizia locale di Bra e poi fu trasferito a Cuneo, dove rimase fino alla pensione, sei anni fa.

I familiari lo ricordano come: «Solare, carismatico, amante della montagna e della compagnia. Nel tempo libero si rifugiava nella sua seconda casa a Demonte: una baita in mezzo ai boschi della valle Stura per stare con gli amici».

Il comandante della polizia locale, Davide Bernardi, esprime vicinanza alla famiglia «La morte dell’amico Francesco è una perdita per noi e per tutta la comunità. Un ispettore che faceva parte del Nucleo di pronto intervento: disponibile verso tutti, capace, professionale, competente».

I funerali di Mingione si svolgeranno giovedì 2 settembre, presso sala San Giovanni in via Roma a Cune, alle 14:30. Successivamente alla cerimonia laica, seguirà la cremazione.

Comandate della Polizia Locale sospeso e indagato per stalking e minacce all’ex fidanzata

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Il comandante della Polizia locale di Sirmione è stato sospeso dall’incarico a seguito dell’inchiesta che lo vede incriminato di stalking e porto abusivo d’arma. La Procura di Brescia ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex fidanzata, costretta da tempo a trasferirsi in Liguria, a causa degli atteggiamenti morbosi del compagno.

I capi di accusa sono molteplici, infatti secondo la testimonianza della donna, nel mese di maggio, il comandante si presentò a casa armato della pistola di ordinanza (circostanza vietata) minacciando di ucciderla e successivamente di togliersi la vita. L’agente avrebbe piazzato un registratore nel frigorifero dell’abitazione della ex, con l’intento di spiarla. Si segnalano, inoltre, i 592 contatti tra messaggi e telefonate, con i quali il poliziotto avrebbe cercato di contattare la ex.

L’ex agente, assistito dall’avvocato Luca Broli, avrà a disposizione circa venti giorni per decidere se sottoporsi ad un interrogatorio o per depositare una memoria scritta.