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Cinigiano: Polizia Locale completa corso di primo soccorso

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Il personale di Polizia locale del Comune di Cinigiano, provincia di Grosseto, ha terminato il Corso di Formazione di Basic Life Support & Defibrillation (Blsd) organizzato in collaborazione con la Misericordia.

Durante le sessioni teoriche e pratiche di comprensione delle tecniche base di soccorso, gli agenti hanno appreso sia le manovre di primo soccorso, di massaggio cardiaco che di uso del defibrillatore automatico, apparecchio presente in tutte le frazioni del Comune di Cinigiano

“Sono molto soddisfatto di questa collaborazione – attesta il comandante Lorenzo Meloni -. La Polizia Municipale, sempre presente nel territorio, ed in modo particolare nelle realtà locali, rappresenta l’avamposto delle Amministrazioni nel fornire i servizi al cittadino. Per questo motivo è importante che la Polizia Municipale si metta a disposizione per contribuire, in caso di necessità, al primo soccorso, in attesa dell’arrivo del personale medico- infermieristico specializzato. L’Amministrazione Comunale ha dimostrato grande sensibilità per l’iniziativa proposta e voglio ringraziare la Misericordia del nostro Comune, ed in particolare il formatore Guglielmo Bertini, collega in forza al locale Comando Stazione dei Carabinieri”.
“L’ottima iniziativa ci ha permesso di ampliare la fascia di coloro i quali possano fornire un primo soccorso al cittadino – ha affermato Bertini – Ricordo che il nostro è stato il primo Comune della Provincia a essere cardio protetto e che ormai da quattro anni la locale Misericordia ha fatto installare ben 14 defibrillatori Automatici Esterni. È importante che vi siano sempre più persone in grado di poterne fare uso nelle criticità. A causa della pandemia abbiamo dovuto rallentare i corsi, ma adesso siamo ripartiti con ancor più entusiasmo di prima.”

Genova: Per la Polizia Locale divieto di indossare piercing e gioielli.

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Il nuovo regolamento di Polizia Locale sarà votato, martedì 8 giugno, in consiglio comunale a Genova. Tra i tanti veti, gli aspetti più discussi del nuovo regolamento riguardano quelli del codice deontologico ad esempio si precisa il modo di salutare, l’aspetto fisico da tenere (barba e baffi solo curati, poco trucco), viene introdotto il divieto di chiacchierare con cittadini o colleghi, di indossare gioielli che possano ostacolare l’attività lavorativa e piercing visibili.

Il regolamento non veniva aggiornato dal 1956, basti pensare che imponeva agli agenti di saper guidare una bicicletta. L’amministrazione comunale genovese ha fortemente voluto il coinvolgimento delle sigle sindacali per elaborare le nuove norme. Il regolamento che verrà presentato e votato “presenta una lunga serie di differenze tra la stesura odierna e quella precedente, era necessario un aggiornamento, per una serie di trascorsi normativi che bisognava correggere – ha chiarito l’assessore alla Sicurezza Giorgio Viale –viene introdotta per la prima volta la denominazione di polizia locale, mentre nel regolamento precedente si parlava di vigili urbani”.

Le modifiche sostanziali puntano a creare una nuova concezione della polizia. Il nuovo regolamento affronta il tema del porto d’armi e della limitazione della validità al territorio comunale. “Si eliminano alcuni articoli anacronistici come quelli che istituivano la figura del barbiere del corpo– continua l’assessore – e al tempo stesso si introducono alcune strumentazioni neppure immaginabili negli anni Cinquanta come le bodycam, le dashcam, le videocamere installate sulle autovetture, o l’uso di droni”.

Claudio Musicò del Sulpl, sindacato che non è stato presente ai lavori di elaborazione del regolamento, ha dichiarato che: “Quello che viene definito codice deontologico non lo è affatto Chi stabilisce quanto deve essere carico un rossetto o lunga la barba? Il decoro è una prerogativa già stabilita per legge per tutti i dipendenti pubblici. Addirittura si scrive che il saluto deve essere in italiano corretto, questo vuol dire che se si sbaglia un tempo verbale si può andare incontro a provvedimenti disciplinari? “

Saronno: mutande con disegni erotici vendute al mercato; cliente chiama la Polizia Locale.

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Una cliente stava passeggiando tra le bancarelle del mercato di Saronno, quando una serie di immagini replicate su un paio di boxer, attirano la sua attenzione. I disegni e i simboli di sesso hanno convito la cittadina a segnalare l’accaduto agli agenti della polizia locale.

Il venditore ambulante aveva esposto, come al solito, nel proprio stand vari capi di intimo, tra i quali anche alcuni boxer con richiami al Kamasutra e altri con disegni erotici con protagonisti i personaggi dei cartoni animati.

L’acquirente, ritenendole poco adatte al contesto, ha chiesto l’intervento della polizia locale. Gli agenti del comune di Saronno hanno spiegato l’accaduto al venditore, il quale al fine di evitare ulteriori discussioni, ha deciso di riporre la merce incriminata all’interno del furgone, mostrandola solamente agli acquirenti interessati.

Tenai il cane della Polizia Locale in prima linea contro lo spaccio della droga

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Tenai, il pastore tedesco antidroga in servizio da più di 6 mesi, è riuscito a far sequestrare 25 dosi di cocaina, 115 grammi di hashish e 12 grammi di marijuana, occultate nei pressi delle scuole, dei parchi e dei mezzi pubblici di Bergamo. Le droghe sono state rinvenute tra arbusti e infrastrutture del trasporto pubblico.

Questo è solo l’ultimo risultato ottenuto nell’ultima settimana dall’unità cinofila della polizia locale del comune di Bergamo che si inserisce nel progetto “Fight for drugs”, un’iniziativa di repressione e controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti voluta e promossa dal Ministero dell’Interno, in tutte le regioni.

Grazie all’impiego della prima unità cinofila della Polizia Locale, il comune ha raggiunto dei risultati importanti contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree cittadine. Gli agenti della locale di via Coghetti hanno raddoppiato le ispezioni nelle vicinanze delle scuole superiori e nei pressi delle fermate dei tram e dei bus.

Il vicesindaco Sergio Gandi assicura che i controlli nei luoghi frequentati dai giovani proseguiranno oltre la fine dell’anno scolastico. “Vorrei sottolineare come questo tipo di attività – ribadisce Gandi – dimostrino un’attenzione specifica da parte della Polizia Locale sul contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e al disagio giovanile”.

Senza dubbio, l’impiego dell’unità cinofila ha contribuito a migliorare l’efficacia degli interventi della polizia locale nelle aree frequentate dai ragazzi.

Francia: Cadaveri usati nei crash test senza il consenso dei donatori

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Una notizia che sta facendo il giro del mondo. I giornalisti di France 2 hanno potuto esaminare il rapporto dell’Ispettorato delle scienze su un’indagine condotta su uno dei più importanti centri anatomici d’Europa. L’inchiesta ha portato alla luce la vendita dei resti umani, donati per il progresso scientifico, a società private da parte dell’Università Paris-Descartes.

I cadaveri e le parti anatomiche non venivano cedute solo all’industria automobilistica, per condurre crash test, ma i resti venivano utilizzati anche dall’esercito per compiere degli esperimenti.

“Siamo obbligati a utilizzare i resti se vogliamo risultati di ricerca seri”, ha commentato Olivier Gagey, presidente del consiglio scientifico del Centro europeo per gli studi sulla sicurezza e l’analisi dei rischi. “I soldati devono essere addestrati per gli shock gravi. Cosa succede se la loro auto colpisce una mina?”

In Francia, non è illegale la vendita dei corpi delle persone defunte alle società, è permesso, infatti, vendere le spoglie alle aziende, ma a patto che sia i donatori che le famiglie siano informati precedentemente.

L’ex presidente dell’Università (2007-2011), Axel Kahn e genetista ha dichiarato a Canale France 2: “Le persone che donano il corpo alla scienza non sono consapevoli di farlo nell’ambito di una contrattualizzazione privata, e, di conseguenza, c’è l’inganno, indubbiamente”.

L’inchiesta, portata alla luce dall’emittente francese, ha confermato l’esistenza di “Un accordo, legale e unico in Europa, firmato tra l’Università Paris-Descartes e Ceesar (Centro europeo per gli studi sulla sicurezza e l’analisi dei rischi). Questa prevede la fornitura dei corpi, al prezzo di ‘900 euro per un soggetto, 400 per una parte anatomica‘”.

Non si conosce esattamente il numero dei corpi venduti. Ma da quanto emerge dal rapporto si stima che il 37 percento dei ricavi proviene da accordi con società industriali.

Droni e defibrillatori in dotazione per la Polizia Locale di Gallarate

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I fondi garantiti con la partecipazione al bando della Regione Lombardia consentiranno di aumentare la dotazione della polizia locale di Gallarate. Gli agenti potranno acquistare nuovi strumenti: un drone, due defibrillatori da posizionare sulle auto degli agenti e un allarme da installare al comando; questi consentiranno agli operatori di polizia di avere un maggior controllo del territorio.

A portare avanti l’iniziativa è stata Francesca Caruso, vicesindaco con delega alla Sicurezza, in collaborazione con l’assessore Andrea Zibetti, la quale si è occupata del coordinamento dei defibrillatori. Questi sono stati definiti una risorsa importante per l’intero corpo di polizia, da utilizzare nelle situazioni d’emergenza. Il defibrillatore portatile – prosegue il vicesindaco – non costringerà gli agenti a perdere minuti preziosi per tornare al comando e recuperare lo strumento, ma potranno anzi agire tempestivamente per salvare delle vite umane e garantire in ogni circostanza la sicurezza di tutti».

Per quanto riguarda la vittoria del bando e l’acquisto del drone, l’assessore Zibetti li definisce come «una tappa importante di un percorso intrapreso prima della pandemia, che vuole dotare Gallarate di una tecnologia all’avanguardia». Di grande importanza anche la possibilità di installare un allarme presso comando della polizia locale, al fine di garantire la tutela dei documenti e degli atti che vengono custoditi e archiviati all’interno della sede.

L’amministrazione comunale e l’assessorato alla sicurezza nel corso del loro mandato si sono posti l’obiettivo di potenziare la strumentazione della Polizia locale. I risultati sono arrivati grazie alla partecipazione ai vari bandi; già in precedenza, il comando di via Ferraris è riuscito ad acquistare body cam, fototrappole, bici elettriche e l’unità radio mobile. La vittoria del nuovo bando Regione Lombardia porterà in dotazione il drone, i defibrillatori e l’impianto di allarme. La spesa complessiva di 24mila euro, verrà finanziata fino a 17.334€ dal contributo regionale, la restante parte verrà elargita dal Comune.

Nasce il gruppo sicurezza sociale e urbana della Polizia Locale di Roma Capitale

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La polizia locale Roma Capitale ha scelto trenta agenti ciclisti, appartenenti al gruppo sicurezza sociale e urbana (il GSSU) – diretto dal vicecomandante Stefano Napoli – per ispezionare e sorvegliare tutti gli angoli dell’Urbe, soprattutto quelli più difficili da raggiungere. La sicurezza urbana sarà assicurata dagli agenti ciclisti i quali pattuglieranno i giardini, le piste ciclabili, i quartieri della città e le banchine del Tevere mediante biciclette con pedalata assistita, walkie talkie tetra, pistola d’ordinanza e spray urticante.

Inoltre, le forze dell’ordine in servizio contrasteranno i reati predatori in flagranza, l’abusivismo ambientale e commerciale. Gli agenti della locale in bicicletta potranno multare anche i venditori ambulanti ed i musicisti abusivi, verranno pattugliate e monitorate le are maggiormente frequentate dai cittadini.

La sicurezza urbana sostenibile è un progetto voluto fortemente dalla Sindaca Virginia Raggi e dal comandante generale del corpo della polizia Roma Capitale, Ugo Angeloni. Questo progetto innovativo verrà esteso anche ai gruppi territoriali, al fine di riuscire a vigilare le aree di maggiore criticità. Sarà compito degli agenti ciclisti il controllo e contrasto dell’abbandono dei rifiuti ed il monitoraggio costante delle aree ciclabili.

Gli operatori della sicurezza cittadina non sono semplici vigli urbani, ma agenti specializzati e formati per il pattugliamento ed il controllo di tutto il territorio.

Rifiuti abbandonati, maggiori controlli della Polizia Locale grazie all’App “Il Rifiutologo”

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La Polizia Locale Terre Estensi di Ferrara, grazie all’entrata in vigore della nuova app, il Rifiutologo, riuscirà a garantire un maggiore controllo del territorio ed operazioni immediate a tutela del decoro della città. Tramite la geolocalizzazione e le segnalazioni dei cittadini sarà più facile per gli operatori di polizia monitorare, con estrema precisione, le aree soggette all’abbandono dei rifiuti.
Tutti gli agenti di polizia locale, in servizio sul territorio, potranno constatare e inviare in tempo reale le segnalazioni di problematiche di competenza dei servizi ambientali Hera, attraverso una semplice interfaccia utente sullo smartphone di servizio.

“Per migliorare il decoro della città bisogna sfruttare anche i mezzi e le tecnologie a nostra disposizione – ha sottolineato l’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Balboni – in particolare l’applicazione ‘il Rifiutologo’ può diventare un ottimo strumento nelle mani degli agenti di Polizia Locale. L’app è usata quotidianamente da tantissimi ferraresi ed è uno strumento davvero utile, che ora
sarà al servizio anche della Polizia Locale”.

Il vicesindaco Nicola Lodi riconosce l’importanza dell’app: “Implementiamo l’efficienza del servizio della nostra Polizia Locale che percorre e frequenta ogni giorno strade e luoghi non sempre in vista della città e del forese. Rendiamo così un servizio utile sia agli operatori dei settori specifici cui è affidato il compito di intervenire, sia a tutta la collettività”.

Polizia Locale impegnata in prima linea nell’operazione antidegrado nel III Municipio di Roma Capitale

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Gli agenti della Polizia di Stato del III Distretto Fidene Serpentara, diretto da Fabio Germani, con la collaborazione del III Gruppo Polizia Locale Roma Capitale Nomentano e del III Municipio, hanno svolto dei servizi diretti al contrasto del fenomeno del degrado urbano e alla messa in sicurezza nel piazzale della dell’area nei pressi della Stazione Metropolitana linea B, di Piazza Conca d’Oro.

Durante le operazioni di controllo, gli agenti coinvolti hanno individuato un piccolo insediamento abusivo, nei pressi dell’area d’ingresso della stazione metro. All’interno viveva, in precarie condizioni igienico sanitarie, un cittadino nigeriano di 25 anni. Terminate le prime verifiche, l’uomo è stato accompagnato presso il Gabinetto di Polizia Scientifica e successivamente all’Ufficio Immigrazione. A suo carico è stata disposta la sospensiva del provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per cure mediche.

Sul posto il personale dell’AMA, ha provveduto alla disinfestazione dell’area. Le operazioni condotte dal personale della Polizia Locale di Roma Capitale, con la collaborazione degli agenti di polizia e dell’AMA, sono proseguite nei pressi del mercato rionale, in via Giovanni Conti. Qui gli operatori in servizio hanno effettuato un controllo mirato al contrasto dell’antiabusivismo commerciale.

Gli Agenti della Polizia Locale di Roma Capitale III Nomentano, hanno elevato a carico di 3 cittadini di etnia rom e di 1 cittadino di origini nigeriane 4 verbali ex artt. 40-49 e 56 Legge 22/19 e ai sensi dell’art. 20 D.lgs 285/92 con successivi 4 verbali di sequestro di materiale igienicamente non trattabili per un peso di 70 Kg, consegnati al personale dell’AMA.

Inoltre, è stato identificato dagli agenti anche un altro cittadino straniero di 42 anni, sprovvisto di documenti, il quale è stato accompagnato presso gli uffici del Gabinetto di Polizia Scientifica e successivamente all’Immigrazione per gli accertamenti di rito.

Guidava in autostrada con il tablet sul volante. Multato dalla Polizia stradale

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Un 45 enne livornese è stato multato dagli agenti della Polstrada. Mentre percorreva il tratto dell’autostrada Firenze-Mare, faceva Smart working con il tablet appoggiato sul volante.

Gli agenti della polizia stradale di Montecatini Terme (Pistoia), all’altezza di Capannori (Lucca) hanno notato un’auto che procedeva a zig zag. Il conducente era talmente distratto da non accorgersi della pattuglia che gli indicava di fermarsi. Quando i poliziotti si sono avvicinati alla vettura hanno notato che l’automobilista era tutto intento a consultare il tablet che teneva appoggiato sul volante, mentre guidava in autostrada a tutta velocità.

L’uomo ha chiarito agli agenti il motivo per cui stava usando il portatile: era in Smart working e doveva controllare con urgenza la posta elettronica. La spiegazione non ha retto, la pattuglia oltre al verbale ha tolto un punto dalla patente all’automobilista riottoso.