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Auguri alla Polizia di Stato per i suoi 172 anni

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Le celebrazioni per il 172° anniversario di Fondazione della Polizia sono iniziate nel solco della memoria e del ricordo dei caduti.

“Presso la Scuola superiore di Polizia a Roma, all’interno del Sacrario dei caduti della Polizia, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, accompagnato dal capo della Polizia Vittorio Pisani, ha deposto una corona di alloro in ricordo delle oltre 2.500 donne e uomini della Polizia caduti in servizio. Nel Sacrario sono infatti presenti le formelle con i nomi dei poliziotti che hanno dato la vita in difesa dei valori di giustizia e legalità”, si legge sul sito ufficiale della Polizia.

Presenti alla deposizione il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il capo di Gabinetto del Ministro Maria Teresa Sempreviva, i vicecapi della Polizia Vittorio Rizzi, Stefano Gambacurta e Raffaele Grassi, il capo della segreteria del dipartimento, Sergio Bracco, il prefetto ed il questore di Roma, Lamberto Giannini e Carmine Belfiore, ed il direttore della Scuola superiore, Anna Maria Di Paolo.

Un trombettiere della Banda musicale della Polizia di Stato ha scandito le note del Silenzio d’ordinanza a cui è seguito un momento di preghiera e raccoglimento.

Al termine della cerimonia solenne, il ministro Piantedosi ha apposto sul libro d’onore la propria firma e un pensiero dedicato ai poliziotti defunti: “Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato Caduti per proteggere i cittadini e difendere i valori del nostro Paese”.

A Porto San Giorgio una delle prime “vigilesse” della regione Marche

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Il Comando di Polizia Locale, guidato dal Comandante Giovanni Paris, è un baluardo per la sicurezza dei cittadini e dei turisti.

In provincia di Fermo, nella regione Marche, Porto San Giorgio conta oltre quindicimila abitanti, che triplicano nel periodo estivo, con conseguente maggiore bisogno di controllo del territorio, anche per via di una delle più alte densità abitative della regione.

Una città a forte vocazione turistica, con una consistente flotta pescherecci e un importante porto turistico, attraversata da nord a sud dalla Strada Statale 16 e dalla direttrice ferroviaria, con innumerevoli problematiche di mobilità e gestione del territorio.

Fra le sua fila il Corpo di Polizia Locale del Comune di Porto San Giorgio annovera una delle prime “vigilesse”della regione Marche, assunta nel 1975, allorquando questa attività era esclusivamente svolta da uomini. Presenza femminile che, nel tempo, è andata sempre più aumentando, fino ad arrivare all’equiparazione con quella maschile.

Nel corso dell’ultimo decennio il pensionamento e la mobilità di molti operatori, unitamente al blocco del turnover, non hanno scoraggiato il Comando, che conta quattordici unità tra Comandante, Coordinatori e Operatori e che, nel periodo estivo, diventano ventiquattro grazie all’assunzione di dieci unità a tempo determinato.

La dotazione del Comando prevede quattro autoveicoli in dotazione e sei motoveicoli.

Con la collaborazione di Stefania Fanfani

Polizia Provinciale: attività di recupero del patrimonio immobiliare

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La Polizia Provinciale di Cosenza riacquisisce la casa dell’ex custode, ubicata presso la sede dell’Istituto Scolastico di Istruzione Superiore – IPSS “Leonardo da Vinci” – Nitti  

Procede l’attività di recupero del patrimonio immobiliare della Provincia di Cosenza, portata avanti dalla Polizia Provinciale diretta e coordinata dal Comandante Rosario Marano.

“A essere restituito al patrimonio dell’Ente, questa volta, è stata la casa dell’ex custode, ubicata presso la sede dell’Istituto Scolastico di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” – Nitti di Cosenza. Un’operazione portata avanti sinergicamente con l’Ufficio Legale, che ha difeso in Tribunale le ragioni dell’Ente”, si legge in un comunicato stampa dell’Ente.

“Il Tribunale di Cosenza, con Sentenza n. 2014/2023, accogliendo interamente le tesi difensive proposte dall’Avvocatura Provinciale nella causa patrocinata dall’avvocato Elena Massaro, ha ordinato l’immediato rilascio dell’immobile per anni illegittimamente occupato da terzi, sito in Viale Mancini n.311, ex Via Bosco De Nicola – Cosenza, sede dell’Istituto Scolastico di Istruzione Superiore IPSS “Leonardo da Vinci” – Nitti, al fine di destinarlo alle necessarie attività scolastiche. In sinergia con il Comandante della Polizia Provinciale, dottor Rosario Marano, il provvedimento è stato tempestivamente notificato, con consegna immediata dei locali, riportando l’unità immobiliare nella piena disponibilità del patrimonio della Provincia di Cosenza e degli studenti dell’Istituto tecnico Superiore IPSS”.

Sicurezza a Firenze, continuano gli interventi della Polizia Locale

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Il resoconto dell’attività del Reparto di Rifredi nell’ambito del progetto “Firenze più sicura”.

Tredici persone denunciate, sette ordini di allontanamento, più di 300 grammi di droga e 1.200 euro sequestrati, numerosi oggetti rubati recuperati tra cui una bicicletta e un pc portatile. Sono alcuni dei numeri dell’attività svolta dal Reparto di Rifredi della Polizia Locale nella zona di piazza Dalmazia nell’ambito del progetto “Firenze più sicura” avviato a novembre e finalizzato al contrasto al degrado.

Il dettaglio dell’attività è riportato in una nota stampa a sigla m.f. diffusa sul sito del Comune.

“Tre le persone arrestate per spaccio di stupefacenti, tredici quelle denunciate per vari reati come resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere ma tra queste c’è anche un parcheggiatore abusivo recidivo (in caso di reiterazioni scatta la denuncia). E ancora sono state quindici le persone segnalate alla Prefettura per l’uso di sostanze stupefacenti e dodici le violazioni amministrative contestate (per l’inosservanza della normativa sulla conduzione dei cani, per la vendita abusiva, per ubriachezza manifesta e bivacco). Il resoconto continua con i sette ordini di allontanamento per altrettante persone mediante invio di segnalazione al Questore. Poi ci sono i sequestri: 311 grammi di sostanze stupefacenti, due coltelli e due tenaglie da scasso, 1.268 euro derivanti da violazioni amministrative e penali, merce varia messa in vendita abusivamente. Gli agenti hanno inoltre recuperato una trentina di oggetti provento di furto tra cui una bicicletta, dodici telefoni cellulari, un computer portatile e capi di abbigliamento rubati in un negozio di sport. Eseguito infine un ordine di rintraccio di una persona straniera”.

A Seregno uno dei Comandi più antichi d’Italia

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Il Corpo di Polizia Locale di Seregno, città di circa 45mila abitanti in provincia di Monza Brianza, è stato fondato il 10 ottobre 1897.

Il Comando – 42 unità e nove auto in dotazione – garantisce il servizio di pronto intervento 365 giorni all’anno, operando su tre turni. È strutturato in due reparti – ­­Amministrativo e Mobile – ma è dotato anche di alcune unità specialistiche: Polizia amministrativa, Nucleo autoradio e Nucleo di sicurezza urbana. Accanto ai servizi tradizionali di prossimità, gli agenti svolgono servizi specialistici di polizia giudiziaria.

Molte sono state le attività dell’ultimo anno.

Tra queste, degne di nota è stato il sequestro di un presunto centro per prestazioni sessuali a pagamento. Il centro era gestito da un uomo di cittadinanza cinese. Un’attività delicata, avviata a seguito di alcune segnalazioni che hanno dato il via ad approfondimenti amministrativi e a vari e costanti appostamenti. Le donne presenti, di nazionalità cinese, sono state ascoltate tramite l’ausilio di un interprete. Gli agenti hanno sequestrato, tra l’altro, denaro e farmaci orientali. Contestate violazioni amministrative per un importo di quasi 15mila euro. L’intero immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo e sono stati apposti i sigilli.

Con la collaborazione di Stefania Fanfani

Polizia Locale: controlli e sequestri di strutture abusive

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Gli Agenti della Unità Operativa San Lorenzo della Polizia Locale di Napoli hanno effettuato un’operazione di controllo degli esercizi pubblici lungo una importante arteria viaria nei pressi della sede dell’Università Federico II, nel corso dei quali “sono state rilevate alcune gravi irregolarità”.

Lo rende noto il Comune partenopeo attraverso una nota stampa pubblicata sul sito ufficiale.

“I gestori di due attività – si legge – avevano installato strutture fisse di 40 mq ciascuna nello spazio antistante i loro locali”. Queste strutture, ancorate al suolo e chiuse su tutti e quattro i lati, “aumentavano la capacità ricettiva dell’attività. Erano composte da travi di alluminio, circondate da vetrate e dotate di porte scorrevoli o integrate direttamente con l’ingresso dell’attività. All’interno, erano allestite con tavoli, sedie, impianto elettrico per illuminazione, condizionamento e televisori. Poiché i gestori non possedevano i necessari permessi autorizzativi, le strutture sono state sequestrate penalmente e i proprietari deferiti all’Autorità Giudiziaria”.

Inoltre, gli agenti hanno emesso sanzioni amministrativamente “per l’occupazione abusiva di ulteriori 50 mq di area con tavoli e sedie, senza autorizzazione, con ordine di sgombero immediato”. La Polizia Locale procederà alla segnalazione ai competenti uffici del Comune di Napoli “per le attività sorprese ad occupare suolo pubblico in maniera abusiva per il recupero del canone unico patrimoniale per un totale di €70.000”.

Foto tratta dal sito del Comune di Napoli

Nuove assunzioni al Comune di Ravenna, si cercano agenti di Polizia Locale

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C’è tempo fino al 22 aprile per candidarsi alla selezione pubblica promossa dal Comune di Ravenna per l’assunzione a tempo determinato e pieno di “Agente di Polizia Locale” – Area degli Istruttori.

La selezione prevede lo svolgimento di un’unica prova scritta, consistente in quesiti a risposta multipla chiusa, cosiddetto quiz.

Le modalità di iscrizione e partecipazione e i requisiti richiesti sono specificati nel bando integrale pubblicato sul sito del Comune di Ravenna al link https://bit.ly/concorso-agente-pl-ra e reperibile all’ufficio Assunzioni e gestione del personale – piazza del Popolo 1 (tel. 0544.482500 – 482501 – 482566 – 482496 – 482214), allo Sportello polifunzionale (viale Berlinguer 30), agli uffici decentrati del Comune di Ravenna e in municipio (piazza del Popolo 1) chiedendo ai messi.

La domanda di partecipazione deve essere presentata entro il 22 aprile 2024 on-line tramite il Portale Unico del Reclutamento all’indirizzo https://bit.ly/3INs1a1

Successo per il PolDay di Macomer

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Grande partecipazione per la giornata formativa in programma oggi a Macomer (NU) presso il Centro Servizi Culturali U.N.L.A – Ex Caserme Mura di Viale A. Gramsci.

Il professor Ugo Terracciano, docente dell’Università Chieti e Pescara, presidente Criminologia AICIS, davanti a una sala gremita da oltre 150 partecipanti, affronta il tema “La Polizia Giudiziaria nei controlli stradali. L’oltraggio a pubblico ufficiale e il requisito della presenza di più persone”.

La giornata formativa è organizzata dall’editore specializzato Lob&Partners, in collaborazione con l’associazione di Polizia Locale Aspol.

A Roma in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

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Oggi si celebra la XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera.

A Roma associazioni, scuole, realtà sociali, enti locali insieme “in un percorso di continuo cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera”, si legge sul sito. “Il 21 marzo è Memoria, memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie. Persone, rese vittime dalla violenza mafiosa, che rappresentano storie, scelte e impegno. Lo stesso impegno che viene portato avanti dalle centinaia di familiari che camminano con Libera e che ne costituiscono il nucleo più profondo ed essenziale, nella continua ricerca di verità e giustizia”.

La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.

Qui il programma.

Foto sito di Libera.

Strade cittadine: sono tutte pubbliche?

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Mi trovo in una situazione curiosa. Davo per scontato che le strade cittadine fossero tutte comunali, invece ho scoperto che alcune, seppure a tutti gli effetti strade a uso pubblico, risultano a catasto terreni privati seminativi anche se ormai presenti da più di mezzo secolo. Come e chi deve ovviare a tale anomalia e come fare in modo attivare tale procedura di regolarizzazione? Ringrazio per la cortese attenzione. Saluti.

Le strade esterne all’abitato e destinate prevalentemente al servizio dell’agricoltura, sono definite “vicinali” (cfr. A.M. SANDULLI, Manuale di Diritto Amministrativo, Novene, Napoli, II, pag.813). Esse vengono formate mediante conferimento di suolo dai vari proprietari, dando luogo a una comunione per la quale il godimento non è iure servitutis, ma iure proprietatis, in quanto tutti gli utilizzatori hanno contribuito alla loro apertura. Le porzioni di suolo conferito, pertanto, non restano nella proprietà individuale di ciascuno dei proprietari conferenti, ma danno luogo alla formazione di un nuovo bene, oggetto di comunione e goduto da tutti in base a un comune diritto di proprietà. La materia è attualmente regolata dalla Legge 20 marzo 1865 n. 2248, dal Decreto Legislativo Luogotenenziale 1° settembre 1918 n. 1446 e dalla Legge 12 febbraio 1958 n. 126. Ai sensi della Legge 20 marzo 1865 n. 2248 allegato F, la riparazione e la conservazione delle strade vicinali è a carico degli utenti; il municipio può essere tenuto a concorrere alle spese per le strade vicinali più importanti (art. 51).

Le strade vicinali, sempre di proprietà privata, possono essere soggette a uso privato o pubblico; devono ritenersi strade vicinali soggette a uso pubblico le vie agrarie che, originariamente di natura privata, siano state successivamente aperte al pubblico transito, anche se non classificate come tali e non inserite nell’elenco delle strade pubbliche. L’uso pubblico, infatti, non può essere affermato solo sulla base dell’iscrizione della strada nell’elenco formato dalla pubblica amministrazione delle vie gravate di uso pubblico, in quanto lo stesso non ha natura costitutiva, ma meramente dichiarativa.

Affinché una strada vicinale possa considerarsi di uso pubblico devono sussistere:

1) Il passaggio esercitato a seguito di costituzione di servitù pubblica da una collettività di persone qualificate dall’appartenenza ad un gruppo territoriale, quale ad esempio un comune o una frazione;

2) la concreta idoneità della strada a soddisfare esigenze di pubblico interesse quale, ad esempio, il collegamento con la pubblica via;

3) un titolo valido a sorreggere l’affermazione di uso pubblico.  

Si conferma che le strade vicinali aperte al pubblico passaggio, ancorché private e non inserite nell’elenco delle strade pubbliche, sono da considerarsi a tutti gli effetti ad uso pubblico, e pertanto, ai sensi dell’art. 37 c. 1 lett. c) del vigente Codice della Strada (DLg n. 285/1992), e secondo la definizione di cui all’art. 2 c. 5 lett. D), ultimo periodo, del medesimo, al Comune spetta l’apposizione e la manutenzione della relativa segnaletica. (f.d.)