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Sicurezza stradale, come agire. È countdown per il Polday Polesella

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“Sicurezza stradale come agire” è il tema del Pol day in programma il 30 marzo a Polesella. La giornata formativa, promossa dal Comune di Polesella e della Polizia locale associata Medio Polesine , è rivolta ad agenti, comandanti della polizia locale e si svolgerà nella suggestiva Villa Morosini di Polesella.

A fare gli onori di casa Silvio Trevisan, comandante della polizia locale del Comando di Polesella, relatore del Polday Maurizio Marchi, comandante PL di Gambettola (FC).

Ricco il programma della giornata formativa nel corso della quale saranno affrontati diversi argomenti, in particolare le nuove regole per le patenti di guida tra esercitazioni e limitazioni. Un importante spazio di confronto inoltre sarà dedicato alle novità normative sulla mobilità elettrica sia per il trasporto di persone che di merci, al sistema sanzionatorio relativo alle “infrazioni ripetute” e la gestione dell’arresto facoltativo e dell’arresto obbligatorio.

Il comandante Marchi illustrerà anche i vari comportamenti in caso di fuga post incidente e come agire nel controllo su strada in materia di alcol e stupefacenti sia per quanto concerne il codice della strada sia per i sequestri e le attività di polizia giudiziaria.

Infine, ampia discussione sull’attività di PG su strada a seguito della recente Riforma Cartabia.

La giornata formativa non sarà solo una lezione frontale bensì un vero confronto. A conclusione dei lavori è previsto un question time, i partecipanti potranno porre quesiti e dibattere sugli argomenti di particolare interesse.

Per partecipare alla giornata formativa gratuita è necessario iscriversi   entro il 28 marzo 2023 al seguente indirizzo: https://passlab.it/PolDayPolesella/ utilizzando un indirizzo mail istituzionale.

 La Polizia Locale di Sassari a fianco dei bisognosi

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La Polizia Locale di Sassari, guidata dal comandante Gianni Serra, è impegnata in una importante attività di solidarietà: la consegna di doni a vari istituti e famiglie bisognose della città.

“Soltanto nell’ultimo mese, quindici bici e cento giocattoli nuovi, tre tricicli per i più piccini, due valigie, vari capi d’abbigliamento e alimenti, un divano, due culle , tre passeggini, tre materassi, una lavatrice, quattro bombole di gas”.

Il personale della Polizia Locale organizza durante tutto l’anno raccolte di doni da distribuire alle famiglie bisognose della città.

“Chi desidera partecipare alle raccolte – fanno sapere dal Comando – può avvicinarsi alla stazione mobile di piazza Castello o al Comando di via Carlo Felice, dove gli agenti potranno spiegare come sono organizzate le donazioni e cosa occorre con maggiore urgenza. Allo stesso modo, chi ha bisogno di aiuto, di qualsiasi tipo, può rivolgersi alla stazione di piazza Castello, dove troverà personale formato anche per l’ascolto”.

A Reggio Calabria la I edizione della Festa regionale della Polizia Locale calabrese

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L’evento è organizzato congiuntamente dal Comando della Polizia Metropolitana e dal Comando della Polizia Locale di Reggio Calabria.

Anche la Polizia Locale della Calabria avrà, dunque, la sua festa regionale. La prima edizione si terrà il prossimo 20 gennaio a Reggio Calabria. Una festa itinerante, che si muoverà lungo i luoghi più importanti del capoluogo e che ogni anno coinvolgerà nella sua organizzazione un comune capoluogo di provincia.

Tra gli obiettivi della manifestazione far conoscere ai cittadini e valorizzare l’operato a servizio del territorio che viene svolto dalla Polizia Locale senza soluzione di continuità.

Gli operatori della Polizia Locale, provenienti da tutti i Comandi della regione, si incontreranno alle 9 in Piazza Italia. Dopo i saluti istituzionali e il conferimento delle benemerenze regionali presso la sede della Città Metropolitana, sarà deposta una corona al monumento ai caduti di tutte le guerre in memoria dei caduti della Polizia Locale italiana. Successivamente, sfilata su Corso Garibaldi fino a Piazza Duomo e concelebrazione solenne presso la cattedrale di Reggio Calabria presieduta dall’arcivescovo metropolitano di Reggio Calabria-Bova monsignor Fortunato Morrone.

Quella di Reggio Calabria, come detto, è solo la prima edizione. I prossimi appuntamenti si svolgeranno in tutti gli altri capoluoghi di regione.

Il Corpo di Polizia Locale di Saracena nelle scuole contro la violenza e per l’educazione stradale

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Le cittadine e i cittadini consapevoli di domani sono le ragazze e i ragazzi che frequentano la scuola oggi. È a partire da questo assunto che il Corpo di Polizia Municipale di Saracena, in provincia di Cosenza, guidato dal Dott. Simone Biancamano, è stato tra i protagonisti, nelle ultime settimane, di interessanti e partecipate iniziative su temi come l’educazione stradale e la violenza sulle donne, che hanno coinvolto le scuole della cittadina.

Amministratori comunali, rappresentati della Polizia Locale, professionisti, esperti, autori e istruttori hanno sensibilizzato gli alunni su questi argomenti così sentiti e di attualità.

La scelta di proporre alle scuole percorsi di educazione stradale è un modo per promuovere, con linguaggi e attività adatti ai più piccoli, l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. Per avere strade sicure domani, è importante iniziare oggi a diffondere, sin dalla più tenera età, la conoscenza dei comportamenti corretti da tenere sulla strada, per rispettare gli altri e se stessi. Sono numerose le buone prassi che è utile conoscere sin dall’età scolare, anche in un’ottica di sensibilizzazione delle famiglie, a partire dalle più basilari norme di sicurezza: cinture correttamente allacciate, posizionamento dei bambini in automobile negli appositi seggiolini, uso del casco quando si va in moto e in bicicletta, attenzione quando si attraversa la strada e via di questo passo.

Grande importanza, poi, ha il tema della violenza sulle donne: è fondamentale la sensibilizzazione nei luoghi scolastici, anche a fini di prevenzione. Un tema che a scuola si affianca a quello del bullismo e del cyberbullismo. Non a caso, il ministero dell’Istruzione è impegnato da anni sul fronte della prevenzione del fenomeno e, più in generale, di ogni forma di violenza. Diverse sono le strategie di intervento utili ad arginare i comportamenti a rischio. Tra queste, la più importante è proprio il lavoro di sensibilizzazione nelle scuole, che il Comando di Polizia Locale di Saracena ha abbracciato con grande entusiasmo e professionalità.

Con la collaborazione del Comandante
Dott. Simone Biancamano


La Polizia Locale testa sul campo i laBGlasses

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Dal primo dicembre il corpo di Polizia Locale di Arezzo, guidato dal comandante Aldo Poponcini, sperimenterà in città i nuovissimi laBGlasses, occhiali dotati di telecamere per leggere targhe e documenti durante i controlli di polizia.

Il progetto pilota, il primo in Italia, è stato presentato negli uffici del Comune toscano.

Gli agenti della Polizia Locale verificheranno l’efficacia del dispositivo soprattutto in zone a rischio microcriminalità, luoghi e circostanze in cui serve velocità di intervento.

“Si tratta di un progetto innovativo”, ha spiegato Pierluigi Ferraro, direttore commerciale del gruppo laBconsulenze. “Siamo sicuri che lo strumento stravolgerà in senso positivo l’attività della polizia municipale. Il progetto seguirà tre fasi nella sua evoluzione, dal basso fino alla versione più evoluta”.

Il comandante Poponcini ha spiegato come funzionano gli occhiali laBGlasses: “I dati vengono proiettati sul visore dell’agente che controlla e può decidere se multare oppure no”. La piccola stampante bluetooth di cui è dotato lo strumento permette di avere subito la sanzione pronta. Con la versione finale del dispositivo si arriverà alla notifica digitalizzata.

I laBGlasses si propongono di rendere più efficaci i controlli di polizia. Il dispositivo è stato svelato in anteprima a Riccione a metà settembre e riproposto a fine ottobre a Cosenza in occasione della IX edizione di PolMeeting, evento nazionale dedicato alla formazione e all’aggiornamento della Polizia Locale.

Per saperne di più >> https://labconsulenze.it/sul-mercato-i-labglasses-del-gruppo-labconsulenze

“Basterebbe Arezzo alla gloria d’Italia”

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È la celebre definizione che il poeta Giosuè Carducci ha dato della città toscana. A guidare la Polizia Locale è il Comandante Aldo Poponcini.

Il primo regolamento che disciplina l’attività di Polizia Municipale di Arezzo venne approvato con risoluzione del Ministero dell’Interno il 31 maggio 1867, composto da Sette Titoli. Con il passare degli anni cambiano i Regolamenti non solo nella forma italiana, anche nei contenuti. La città trasforma le sue strade sterrate e diventa sempre più urbana con grandi costruzioni pubbliche. La società si trasforma da rurale ad artigianale, poi a industriale.

La Polizia Municipale, come si chiama oggi, è stata sicuramente il filo conduttore di una società che si è trasformata secolarmente. Arezzo è profondamente cambiata nel corso degli anni e il Corpo si è, di volta in volta, adattato al cambiamento, al fine di fornire sempre un servizio improntato su standard di qualità.

Il Comandante Aldo Poponcini dall’inizio del suo mandato ha già realizzato progetti e apportato innovazioni molto importanti, anche se ha ancora grosse ambizioni che vuole realizzare. Progetti che riguarderanno il rinnovamento dei servizi offerti, la strumentazione in dotazione e la figura professionale del personale della Polizia Municipale.

Il primo obiettivo è stato l’acquisto di un autoveicolo adibito a Ufficio mobile, da utilizzare soprattutto in vari punti della città, per servire gli utenti deboli, quali anziani e persone diversamente abili, che così possono, autonomamente, usufruire di tutti i servizi resi dalla Polizia Municipale. Altro impegno è stato migliorare il servizio “Polizia di Prossimità”. Questa speciale figura è stata adeguata alle nuove esigenze dei cittadini:

  • presidio del territorio;
  • azioni di educazione preventiva;
  • soluzione ai problemi proposti dai cittadini;
  • sanzioni dei comportamenti scorretti;
  • approfondimenti per lo studio e la conoscenza dei problemi territoriali;
  • azione continuativa di informazione;
  • mediazione dei conflitti tra i cittadini;
  • intermediazione con i servizi e i referenti della Pubblica Amministrazione;
  • accertamento delle residenze.

Rafforzare le attività di controllo, monitoraggio e sicurezza delle aree più critiche è uno degli scopi principali della PL. A tal fine è stato acquistato un supporto tecnologico, il drone. Non a caso, considerato che il Comandante punta molto sull’innovazione tecnologica. A tal proposito, è stata previstae formata una risorsa interna che si occupa di questa materia specifica.

“L’innovazione tecnologica deve riguardare anche l’Ufficio Sanzioni”, spiega il Comandante. “Questo servizio deve essere tenuto al passo con le nuove procedure hardware e software in modo da migliorare e ridurre i tempi di lavorazione. A tal proposito dovrà analizzare la possibile modifica della procedura dei verbali non pagati passando dalla classica cartella esattoriale all’ingiunzione fiscale.

“Essere un operatore di Polizia Municipale – conclude il Comandante – significa ricoprire un ruolo importante e riconosciuto sul territorio che necessita un continuo aggiornamento. Essere un operatore di Polizia Municipale impone che, le persone impegnate in tale funzione, mettano in atto competenze fondamentali, costituenti una professionalità complessa e socialmente rilevante. In sintesi, essere un poliziotto municipale deve essere uno stile di vita e non semplicemente un lavoro”.

Abbandono scolastico, emergenza da non sottovalutare

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Exam at school with student's taking educational admission test in class, thinking hard, writing answer in university classroom, education and world literacy day concept

L’educazione è un diritto umano fondamentale, universale, inalienabile e indivisibile. Il diritto all’istruzione è definito come tale in diversi trattati e accordi internazionali, in particolare nella nostra Costituzionee nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC, artt. 28 e 29).  La nostra Carta recita, all’articolo 3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. All’articolo 30: “È dovere e diritto dei genitori mantenere istruire ed educare i figli…”. All’art. 34: “La scuola è aperta a tutti”.

In Italia l’obbligo scolastico è previsto per almeno dieci anni e riguarda la fascia di età compresa tra i sei e i sedici anni (articolo 1, c. 622, Legge n. 296/2006). Il tutto ribadito con un D.M. del 2007 (articolo 2, D.M. n. 139/2007) e da una Circolare MIUR del 30 dicembre 2010 (n. 101/2010). Come vedremo, nello stesso mese il Legislatore era già intervenuto cambiando gli equilibri, abolendo una norma del 1962, circa la condotta penalmente rilevante di chi non ottempera all’obbligo scolastico per la scuola media inferiore (secondaria di I grado). Dal Documento di studio e proposta dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, presentato lo scorso giugno 2022, emerge che, alla data del 2021, la percentuale di abbandono complessivo per la scuola secondaria di I grado, è stata dello 0,64% (pari a 10.938 alunni), mentre per la scuola secondaria di II grado questo dato ammonta al 3,79% (pari a 98.787 alunni). In totale, dunque, sono circa 110mila gli alunni che abbandonano annualmente la scuola italiana, oltre a quelli che si perdono nel passaggio dal primo al secondo grado di studi.

Se l’abbandono scolastico è un fenomeno allarmante, appare utile comprendere speditamente anche quando lo stesso si qualifica penalmente rilevante e quando, invece, la scelta di proseguire o meno gli studi è rimessa alla libera determinazione dei ragazzi, senza incorrere in conseguenze giudiziarie.

Abbiamo analizzato la questione con Luigi De Simone, Comandante della Polizia Locale di Caserta.


Occorre premettere che innumerevoli sono i soggetti che devono vigilare sul rispetto di tale diritto/dovere: i genitori, coloro che a qualsiasi titolo ne facciano le veci, il Comune di residenza dei giovani interessati, il dirigente dell’istituzione scolastica o il responsabile dell’istituzione formativa presso la quale sono iscritti ovvero abbiano fatto richiesta di iscrizione gli studenti tenuti ad assolvere al predetto dovere, la Provincia in relazione alle funzioni di competenza a livello territoriale, i soggetti che assumono, con il contratto di apprendistato di cui all’articolo 48 del D.Lgs. n. 276/2003 i giovani tenuti all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione e, infine, il tutore aziendale di cui al comma 4, lettera f), del predetto articolo e i soggetti competenti allo svolgimento delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro, di cui al D.Lgs. n. 124/2004.


In caso di mancato adempimento del dovere di istruzione e formazione si applicano a carico dei responsabili appena citati le sanzioni relative al mancato assolvimento dell’obbligo scolastico previsto dalle norme vigenti.
Nonostante tanta preoccupazione e tanto allarmismo per il dilagare del fenomeno, soprattutto al sud,  solo in un caso e cioè solo a carico dei soggetti a cui la legge riconosce il potere di vigilanza o l’autorità su un minore, è previsto il deferimento all’A.G. per il reato  previsto e punito dall’art. 731 C.p.: inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori “Chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione elementare) è punito con l’ammenda fino a euro 30”.

La norma appena citata ha carattere meramente sanzionatorio e fa parte delle norme penali in bianco, vale a dire quelle il cui precetto è integrato dalle leggi extrapenali, che si susseguono nel tempo. Motivo per cui la norma era da intendersi rivolta anche all’obbligo di istruzione di scuola secondaria di I grado. Alcune sentenze, però, hanno stabilito che l’inosservanza dell’obbligo di frequentare la scuola media inferiore non configura la contravvenzione di cui all’art. 731 c.p. in quanto secondo la normativa vigente a seguito dell’abrogazione dell’art. 8 della Legge n° 1869/62, ad opera del D. Lgs. n° 212/10, tale obbligo permane limitatamente all’istruzione elementare (primaria). Per quanto riguarda i giusti motivi, indicati nella norma incriminatrice, che possono escludere la punibilità, possono essere individuati in tutti quelli che rendono inattuabile la volontà del soggetto agente e, cioè, nella mancanza assoluta di scuole o di insegnanti, nello stato di salute dell’alunno, nella disagiata distanza tra scuola e abitazione e nel rifiuto categorico e insuperabile del minore stesso di recarsi a scuola, nemmeno con l’aiuto dei servizi sociali all’uopo destinati.
La contravvenzione di cui all’articolo 731 c.p. relativa alla inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori da parte dei genitori esercenti la potestà familiare, ha carattere permanente, poiché la condotta omissiva si protrae per tutta la durata dell’anno scolastico e la permanenza può farsi cessare con l’adempimento dell’obbligo e ha natura  plurioffensiva, atteso che tutela non soltanto l’interesse pubblico dello Stato all’ottemperanza all’obbligo scolastico, ma anche il diritto soggettivo del minore a ricevere una adeguata istruzione, diritto costituzionalmente garantito dal già citato articolo 30, come precisato da una recentissima sentenza (Cassazione penale, n. 18144/2021).

A parte tutte le riflessioni appena accennate, appare veramente blanda e priva di ogni forma di deterrenza la pena prevista dal citato articolo 731 C.p. Forse servirebbe uno sforzo in più del Legislatore per scuotere le coscienze e spaventare i potenziali contravventori.

Grandi numeri per la IX edizione di Pol Meeting

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È stata un’edizione dai grandi numeri quella del 2022 per Pol Meeting, evento nazionale di formazione per la Polizia Locale e la Pubblica Amministrazione giunto al nono anno, che si è svolto a Cosenza nel Palazzo della Provincia dal 26 al 28 ottobre. Ai tre giorni di tavole rotonde e workshop hanno partecipato oltre un migliaio di comandanti e agenti di Polizia Locale provenienti da tutta Italia.

Numerosi i temi trattati: PNRR, riforma della giustizia, polizia ambientale, amministrativa, commerciale e giudiziaria, riscossione coattiva, codice della strada e infortunistica stradale. Coinvolte anche le scuole primarie cittadine con il progetto di educazione stradale PolSchool. Ad aprire la tre giorni è stato un emozionante e sentito ricordo del direttore di PolMagazine, il comandante di Polizia Locale Francesco Delvino, di recente scomparso.

Tra i prestigiosi relatori di questa edizione, il senatore Francesco Paolo Sisto, che ha preso parte in collegamento alla tavola rotonda sul tema “La riforma Cartabia: cosa è cambiato nel sistema giustizia”.

A chiudere la tre giorni, venerdì 28 ottobre, il partecipato workshop “La riscossione coattiva: metodologie e procedure” con l’intervento del presidente dell’Associazione nazionale delle aziende concessionarie dei servizi di accertamento e riscossione dei tributi, Pietro Di Benedetto.

Nato da un’idea del Gruppo laBconsulenze e organizzato da Lob&Partners, il meeting si avvale ogni anno della partecipazione delle più autorevoli figure della Polizia Locale nazionale.

“Numeri in crescita per questo meeting, che dimostrano quanto sia importante l’aggiornamento normativo in un settore in continua evoluzione”, ha commentato Pierluigi Ferraro, direttore commerciale del Gruppo laBconsulenze.

Pol Meeting al via con il Premio POL22 – IL PROGRAMMA

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Inizia a Cosenza “Pol 2022 – IX Meeting Nazionale della Polizia Locale”. Cerimonia di apertura mercoledì 26 ottobre, alle ore 16, nella Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia, alla presenza delle autorità politiche, istituzionali, militari e religiose.

Dopo i saluti istituzionali e delle associazioni di categoria, saranno consegnati i premi POL22 che il Comitato organizzativo assegna ogni anno a personalità del mondo della Polizia Locale e non solo. Saranno attribuiti anche due riconoscimenti alla memoria.

A seguire, l’attesissima tavola rotonda sul tema “La Polizia Locale calabrese si confronta: quale futuro possibile”.

Pol Meeting prevede tre giorni di incontri, seminari e workshop. Coinvolte anche le scuole di Cosenza con il progetto di educazione stradale PolSchool.

Il programma è disponibile qui >> https://bit.ly/3zaOidg

Il 26 ottobre a Cosenza il Premio POL2022

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Sarà il Palazzo della Provincia di Cosenza a ospitare “Pol 2022 – IX Meeting Nazionale della Polizia Locale”, consueto evento di formazione per la Polizia Locale e la Pubblica Amministrazione. Dal 26 al 28 ottobre tavole rotonde e workshop con la presenza di relatori d’eccezione e di tutte le più importanti aziende del settore.

In apertura, mercoledì 26 ottobre, saranno consegnati i Premi POL2022 al merito e alla memoria. Riceveranno il prestigioso riconoscimento autorevoli figure della Polizia Locale e dell’imprenditoria. A seguire, attesissimo incontro sul tema “La Polizia Locale calabrese si confronta: quale futuro possibile”.

Nella suggestiva Sala degli Specchi sono previste numerose tavole rotonde tecniche sui temi più importanti del settore: polizia amministrativa, commerciale, edilizia, ambientale e giudiziaria, codice della strada e infortunistica stradale. Nei workshop, che si terranno nella Sala Nova, si parlerà di riscossione, PNRR, nuova piattaforma digitale di notifica per la gestione degli atti, tributi.

Coinvolte anche le scuole cittadine con il progetto di educazione stradale PolSchool.

Da segnalare, infine, l’importante tavola rotonda di venerdì 28 ottobre sul tema “La riforma Cartabia: cosa è cambiato nel sistema Giustizia”, con la partecipazione, tra gli altri, del senatore Francesco Paolo Sisto, Sottosegretario alla Giustizia nel Governo guidato da Mario Draghi.

Pol Meeting, nato da un’idea del gruppo laBconsulenze, è organizzato da Lob&Partners, in collaborazione con diverse associazioni di categoria e con il patrocinio di Enti Locali e Ordini professionali.