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Multe auto in noleggio, il locatore della vettura è co-responsabile con locatario e conducente

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Nel caso di vetture in noleggio il locatore del veicolo è responsabile in solido con il locatario ed il conducente delle sanzioni amministrative pecuniarie relative alle infrazioni stradali, giacché l’art. 196 codice della strada, pur menzionando esclusivamente il locatario, intende assicurare il pagamento di un soggetto agevolmente identificabile, mentre l’identità del locatario, di regola, è nota soltanto al locatore» (Cass.n.1845/2018). 

La ratio della decisione impugnata, e cioè che la società avrebbe dovuto far valere il difetto di legittimazione passiva tramite la tempestiva opposizione del verbale alla stessa notificato, è in linea con tale principio, conseguendone pertanto il rigetto del ricorso.

Cassazione, Sez. SECONDA CIVILE, Ordinanza n.1214 depositata il 17/01/2019 , udienza del 18/05/2018 

Trattiene 120mila euro tassa, polizia locale sanziona albergatore

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VENEZIA – Un albergatore non ha versato al Comune di Venezia 120mila euro a lui consegnati dai turisti quale tassa di soggiorno nella propria struttura ricettiva ed è stato denunciato all’Autorità giudiziaria.

L’illecito è stato scoperto nell’ambito di una serie di controlli congiunti della polizia locale con la Guardia di finanza. Gli accertamenti hanno interessato l’ultimo quinquennio ed hanno permesso di quantificare un danno per le casse del Comune di Venezia pari a 120mila euro pari alle somme versate dai clienti della struttura e indebitamente trattenute dal titolare.

Oltre alla denuncia, il responsabile è stato sanzionato amministrativamente per le violazioni per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018. L’attività si inquadra nella collaborazione in atto tra la polizia locale e la Guardia di finanza lagunare nel contrasto alle forme di abusivismo ed evasione nel settore ricettivo alberghiero della città di Venezia.

Ad Asti è obbligatorio lavare le urine dei cani

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ASTI – Aumentano controlli e sanzioni ad Asti sui proprietari di cani che sporcano il suolo pubblico. Non solo paletta e sacchetto per la raccolta delle deiezioni, “da esibire alla polizia municipale”, ma anche l’acqua per il lavaggio delle urine diventa obbligatoria, altrimenti scattano sanzioni da 25 a 500 euro. Lo prevede l’ordinanza firmata dal sindaco Maurizio Rasero “per preservare igiene e decoro dei luoghi”.

“Tale provvedimento – spiega il primo cittadino – è stato adottato poiché la mancata rimozione delle deiezioni animali e la relativa pulizia del suolo pubblico, in particolare sui marciapiedi destinati ai pedoni, nelle aiuole e nei luoghi destinati alla ricreazione e allo svago dei cittadini, oltre a costituire un atto di maleducazione e di inciviltà, possono comportare rischi per la salute della popolazione, soprattutto per le fasce più esposte”. In diverse zone della città sono stati collocati cestini appositi. 

Agenti risolvono un caso di “Chi l’ha visto”

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RHO – La polizia locale di Rho ha risolto un caso segnalato a “Chi l’ha visto”.

Una pattuglia, costituita da Salvatore Campolongo e Damiano De Luca ha riconosciuto Raul Consolo, di 35 anni. scomparso dal 15 gennaio in provincia di Verbano-Cusio-Ossola.

L’uomo, ritrovato in stato confusionale, è stato portato al pronto soccorso di Rho. La polizia municipale ha immediatamente avvertito la famiglia di Consolo.

Soddisfatto il Comandante della polizia locale Antonino Frisone: “Sono orgoglioso di poter contare su collaboratori, che dimostrano di svolgere il proprio ruolo con professionalità prendendo a cuore le persone, la loro situazione psicofisica per una sicurezza completa”. 

“Questo episodio dimostra nuovamente che i nostri agenti sono sempre attivi sul territorio– commenta il Sindaco di Rho  Pietro Romano – Un caso di una persona scomparsa a lieto fine grazie alla prontezza, alla preparazione e alla continua attenzione della Polizia Locale”.

Spray urticante e tonfa, passa la mozione della Lega

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GENOVA – Nei giorni scorsi, il consiglio comunale di Genova ha votato a maggioranza una mozione che prevede nuovi strumenti in dotazione alla polizia locale.

“Le nostre forze dell’ordine lavorano ogni giorno per garantire l’incolumità dei cittadini, spesso con equipaggiamento e strumenti non adeguati – ha detto Francesca Corso della Lega Nord, prima firmataria della mozione – Ricordiamo, ad esempio, le numerose percosse subite dagli agenti penitenziari all’interno delle carceri, proprio a causa di insufficienti presidi di protezione e di strumenti idonei a esercitare la professione. Dopo anni di immobilismo dei precedenti governi, tuttavia, con il Decreto Salvini potremo finalmente dotare i nostri agenti di equipaggiamento più all’avanguardia. Non solo strumenti, ma soprattutto nuove assunzioni. Infatti, grazie al nostro assessore Stefano Garassino, l’amministrazione ha messo in atto alcune procedure concorsuali dirette proprio a inserire nell’organico della Polizia Locale nuove leve, anche per rinvigorire lo stesso Corpo».

Per Corso si tratta di un documento che “impegna il sindaco e la giunta a iniziare un’opera di aggiornamento in materia di regolamento, equipaggiamento e strumenti a disposizione delle nostre Forze dell’ordine. Più sicurezza per gli agenti significa più sicurezza per i cittadini” dice.

Nello specifico la mozione chiede di “dotare gli agenti di spray urticante non lesivo, di bastone estensibile e di indumenti difensivi come guanti anti taglio e giubbotto anti taglio.
“Dotare le nostre Forze dell’ordine di strumenti difensivi non lesivi, inoltre, funzionerebbe – ha concluso Corso – da deterrente all’uso di armi di cui già sono in possesso. Come Lega siamo sempre in prima linea per difendere i diritti di coloro che ogni giorno si impegnano a fare rispettare la legge”.

Stalking ai danni di un carabiniere, agente condannato

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BUSSOLENGO – Giancarlo Veneri, vigile urbano di Bussolengo, è stato condannato a due anni di pena per stalking e a 20mila euro di provvisionale per risarcire l’ex comandante dei carabinieri di Bussolengo Roberto Varriale e la moglie.

A darne notizia, il quotidiano on line L’Arena. Veneri riteneva responsabile dei suoi precedenti guai giudiziari il maresciallo Varriale, che svolse le indagini sul suo conto nel 2007 (il vigile urbano è stato processato per favoreggiamento della prostituzione, e condannato in primo grado ma nel 2017 è stato prosciolto per intervenuta prescrizione, ndr).

Due anni di pedinamenti, di appostamenti sotto casa e di passaggi frequenti nella via di residenza dei Varriale, spesso si trovava vicino alla scuola della figlia minore in attesa che il papà andasse a prenderla, deridendolo ogni volta che lo incontrava; mentre la moglie lo trovava nella scuola dove insegna o al supermercato. 
A farlo desistere nemmeno il richiamo del comandante della polizia locale di Bussolengo.

Sindaco contro giudice di pace, multe legittime

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MONTELUPO FIORENTINO – Presa pubblica di posizione del sindaco di Montelupo Fiorentino (Firenze) Paolo Masetti, nei confronti del giudice di pace di Empoli (Firenze) relativamente ai contenziosi legati alle contravvenzioni per eccesso di velocità rilevate da un autovelox collocato lungo la strada statale 67 ‘Tosco Romagnola’.

L’amministrazione municipale, in una nota, spiega che “il problema nasce dall’accoglimento da parte del giudice di pace di Empoli dei ricorsi fatti da alcuni cittadini: la mancanza delle distanze previste dal codice della strada per la collocazione della segnaletica sono all’origine di questa decisione.

In realtà ogni qual volta il Comune è ricorso in appello, il tribunale ordinario di Firenze lo ha accolto, respinto l’opposizione in primo grado e quindi confermato la validità della collocazione del rilevatore di velocità”.

“Mi permetto di invitare il giudice di pace di Empoli a valutare con attenzione gli annullamenti delle sanzioni – ha detto il sindaco Masetti – che hanno come risultato un ritardo nei tempi di riscossione delle multe, un aggravio sul sistema giudiziario e, in ultima analisi, un danno sia all’ente che ai cittadini”.

Congresso Sulpl: la polizia locale deve dipendere dai sindaci

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 RICCIONE – “La Lega non ha le idee ben chiare, in quanto non ha compreso che noi chiediamo un contratto di natura pubblica e non di entrare nella Legge 121. 

La Polizia Locale deve dipendere dai sindaci e non dal Viminale. Questo esecutivo deve smettere di dare ascolto al Ministero dell’interno e non deve permettere alle “manine” di continuare ad intervenire sulle Leggi relative alla Polizia Locale”.

Diretto e fulmineo, Mario Assirelli, segretario generala e Sulpl, in occasione della 23°edizione del convegno nazionale del sindacato degli agenti della polizia locale, svoltosi a Riccione lo scorso fine settimana.

Messaggio forte e chiaro quello inviato al ministro degli Interni Matteo Salvini: giù le mani dalla polizia locale.

Grande la partecipazione alla tre giorni, più di 2000 gli agenti provenienti da tutta Italia.

Corsi di formazione professionale gratuita, formazione sindacali e dibattiti politici hanno registrato il tutto esaurito.

Durante la tavola rotonda,  moderata dal Luca Branda sindaco di Sant’Agata d’Esaro, hanno partecipato il sottosegretario alla Giustizia Morrone, il Consigliere di Palazzo Chigi, nonché assessore alla Sicurezza del Comune di Sesto San Giovanni Claudio D’Amico, l’assessore alla Sicurezza di Monza Federico Arena, la senatrice Mantovani, l’assessore alla Sicurezza di Napoli Carmine Sgambati e l’onorevole Francesca Galizia. 

Nel corso di tutti gli interventi è emerso il  ruolo di protagonista indiscusso della Polizia Locale nell’ambito della sicurezza e la valenza del Sulpl, riconosciuto quale unico interlocutore ideale in quanto “aperto al confronto con tutte le parti politiche e agisce nell’interesse esclusivo della categoria, per il bene della stessa e dei cittadini”.

D’Amico ha ribadito come: “Gli agenti della polizia locale devono essere dotati di tutti gli strumenti di difesa e  i diritti di tutele delle forze dell’ordine”. Anche Arena ha sottolineato la necessità di dotare la polizia locale di strumenti di difesa e autotutela nonché dell’accesso a Sdi e Afis.

Anche Francesca Galiza, parlamentare del M5S  si è soffermata sulla capillarità con cui è radicata nei territori la Polizia Locale e questo la rende unica Polizia di prossimità ecco perché la “riforma è urgente”. 

A farle eco, la senatrice Mantovani: nel contratto di Governo sono stati inseriti i punti precisi come l’accesso alle banche dati, la migliore definizione dei compiti della polizia locale, le dotazioni strumentali minime, i tavoli regionali per coordinare la polizia locale e i contratti collettivi. 

“Alcuni aspetti, come le armi a impulsi elettrici e le assunzioni a tempo indeterminato, sono stati introdotti già dal Decreto Sicurezza. Ricordo che  ha specificato la senatrice – è stato predisposto un fondo ministeriale di due milioni per il 2018 e di cinque milioni per il 2019 e il 2020 per assunzioni a tempo determinato nella polizia locale”. 

“Sulla videosorveglianza,  quest’anno arriveranno 10 milioni di euro. Diciassette ne saranno stanziati nel 2020, 27 nel 2021 e 36 nel 2022. In sei mesi di lavoro abbiamo risposto ad annose questioni per le forze dell’ordine. In Prima Commissione  – ha concluso Mantovani – siamo disponibili alle audizioni, una volta conclusa la sperimentazione. Nella legge quadro istituiremo poi meccanismi importanti, come l’estensione delle tutele previste per altri tipi di forze dell’ordine anche alla polizia locale. Così rispondiamo al bisogno di sicurezza dei cittadini, rimuovendo gli ostacoli che intralciano il percorso degli agenti”. 

Di certo il Sulpl starà a vigilare.

Se a tappare le buche e a spargere il sale ci pensa la municipale

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ROMA – L’emergenza buche nel Comune di Roma è un affare della polizia municipale. Strade chiuse, transennate e circolazione in tilt per detriti e macchie d’olio lasciati dopo incidenti stradali. Zero manutenzione e circolazione in tilt.

 A denunciare la situazione, ad dir poco paradossale, è l’Ugl romana. Spesso gli agenti della polizia municipale della Capitale è costretta a tappare da sola le buche stradali con sacchetti di bitume e presa rapida o a spargere il sale sulle strade ghiacciate.

“Tutta colpa di appalti e accordi scaduti con le ditte specializzate nella manutenzione e nella pulizia”. Tuona il sindacato.  «In attesa di nuovi appalti per la manutenzione stradale o dell’improbabile intervento dell’Esercito, già paventato, i colleghi suppliscono di iniziativa propria da una settimana a chiudere buche pericolose o a rimuovere i detriti di incidenti stradali sulla carreggiata o ad asciugare macchie d’olio perse dai veicoli», conferma Sergio Fabrizi, segretario provinciale Ugl polizia locale. «L’Ama – spiega il vigile-sindacalista – non interviene perchè non è previsto dal contratto di servizio con il campidoglio (finchè la giunta 5 Stelle non ha emanato il provvedimento ad hoc, ndr); la Protezione civile soltanto per ingombro della carreggiata, come nei casi di caduta rami. Così per le altre situazioni la palla rimane in mano ai vigili urbani, che non hanno obblighi contrattuali in tal senso ma responsabilità civili e penali in relazione alle funzioni di sicurezza derivanti dalle qualifiche di legge». 

Ma quello che sorprende, visto che la stessa situazione si è verificata nel 2017, è come sia possibile che nessuno si accorga per tempo della scadenza di accordi e appalti prima che subentri una situazione di emergenza. «È la stessa cosa che riguarda la rimozione dei veicoli scaduta da quattro anni oppure gli spaventosi buchi nelle forniture di cancelleria, ricambi auto e moto oppure ancora del vestiario, senza che mai qualche responsabile sia chiamato a risponderne. La misura è colma – conclude Fabrizi -, ora non possiamo accollarci anche responsabilità e mansioni per la copertura delle buche stradali».

Olimpiadi dei corpi di Polizia, per la prima volta in Italia

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SESTO SAN GIOVANNI (MILANO) –  A settembre 2019 la Lombardia ospiterà la terza edizione degli “USIP World Police Games”, le Olimpiadi della Polizia municipale, per la prima volta in un Paese europeo. L’evento vedrà coinvolti circa 800 atleti provenienti da 60 Paesi diversi che si sfideranno nelle seguenti discipline: tiro dinamico/shooting, podismo, nuoto, ciclismo, arti marziali. 

Tra le sedi dell’evento, oltre ai capoluoghi Lodi e Monza, ci sarà anche Sesto San Giovanni che, oltre alle gare di arti marziali al Palasesto, ospiterà la cerimonia di chiusura dell’evento, fa sapere la stessa amministrazione sestese. 

“E’ motivo di orgoglio essere una delle sedi di questa importante manifestazione sportiva – commenta il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano – che intende promuovere e incoraggiare lo sport all’interno di tutte le forze di polizia in tutti i continenti del mondo, approfondendo la conoscenza della cultura dei diversi paesi. L’obiettivo è anche quello di far comprendere, ancora di più, il contributo quotidiano delle forze dell’ordine sul territorio”.

“Vista la rilevanza di questo evento – commenta Maurizio Torresani, Assessore al Marketing Territoriale – abbiamo pensato di aggiungere una serie di iniziative coinvolgendo la nostra Polizia Locale e le altre forze dell’ordine. Sarà una settimana in cui Sesto San Giovanni sarà protagonista nello sport insieme alle forze di polizia. Sesto continua a dimostrare la sua caratura internazionale”. 

Le gare a Sesto San Giovanni partiranno il 22 settembre mentre la chiusura dei giochi si terrà il 25 settembre. A Sesto San Giovanni da domenica 22 settembre a giovedì 26 settembre saranno presentati una serie di eventi correlati alla manifestazione, che coinvolgeranno i cittadini in svariate attività. Ci saranno mostre di veicoli storici, sfilate di pattuglie cinofili e cavalli delle forze di polizia, dimostrazioni di arti marziali e di difesa personale. Saranno inoltre promossi corsi di sicurezza stradale per i ragazzi e verrà organizzata una fiera espositiva di strumentazioni e attrezzature per le forze di polizia oltre a meeting e conferenze legate agli operatori