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Polizia locale, assunzioni “solo” dopo 9 anni

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NAPOLI – Il Comune di Napoli ha dato il via alle assunzioni nel corpo della Polizia Locale, peccato che con nove anni di distanza dal concorso. La vicenda sembrerebbe paradossale ma ha una spiegazione.

Solo quest’anno la manovra finanziaria ha dato il via libera allo scorrimento della graduatoria quasi decennale.

Su 96 posti disponibili di vigile urbano appena 53 hanno accettato. Evidentemente, molti dei corsisti hanno trovato un altro impiego.

C’è infatti da dire che l’assunzione proposta dal Municipio è per soli 24 mesi. Dei 53 che hanno accettato l’incarico, 45 entreranno in servizio di questi 36 vigili urbani saranno destinati alla periferia, gli altri entreranno in ufficio. Nonostante i nuovi innesti, resta ancora esiguo il numero degli agenti di polizia locale presente nel comando di Napoli.

Polizia locale trova bomba a mano

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Bomba a mano comune milano

MILANO – La Polizia locale di Milano ha ritrovato, in seguito a una segnalazione per detenzione di droga e di armi, una bomba a mano M52P di fabbricazione jugoslava, prodotta fino al 1959, nel corso di una perquisizione di una cantina in via Noale.

L’intervento è stato eseguito da quattro agenti e un ufficiale della Polizia locale che hanno allertato gli artificieri della Polizia di Stato e messo in sicurezza l’area.

Il detentore, un italiano di 56 anni con precedenti, proprietario della cantina in cui è avvenuta la perquisizione che ha portato al ritrovamento della bomba, è stato arrestato.

Sull’ordigno è stata poi effettuata una perizia, come spiega il Comune, da cui è emersa la piena funzionalità del detonatore e la presenza di tritolo: una volta innescata, la bomba sarebbe esplosa dopo otto secondi e i frammenti di metallo avrebbero raggiunto un raggio di 15 metri.

La bomba a mano è stata poi fatta brillare dagli artificieri della Polizia di Stato nel pomeriggio del 18 gennaio.

Cirio (FI): dare più tutele alla polizia locale

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BRUXELLES – Trova il sostegno dell’eurodeputato Alberto Cirio (FI) la battaglia degli agenti di polizia locale che chiedono di essere equiparati in termini di mezzi, formazione e tutele alle altre forze dell’ordine italiane. Ieri la commissione Petizioni del Parlamento Ue ha accolto una delegazione di agenti che aveva presentato agli eurodeputati – fra il 2016 e il 2017 – tre diverse petizioni sul tema.

“Quando nei quartieri delle nostre città un criminale si trova di fronte a un agente di polizia non guarda la divisa che indossa – sottolinea Cirio in una nota – che si tratti di un carabiniere, poliziotto, finanziere o agente di polizia locale non fa differenza, i rischi sono i medesimi e spesso la Polizia municipale è la prima che si ritrova a intervenire soprattutto sugli episodi che riguardano la sicurezza urbana. Bisogna garantire maggiore tutela a un Corpo che spesso rappresenta il primo presidio sul nostro territorio”.

La commissione Petizioni, di cui Cirio fa parte, ha deciso di scrivere una lettera al governo e al Parlamento italiano chiedendo di porre fine alla disparità di trattamento fra corpi di polizia, e valuterà se effettuare nei prossimi mesi una visita sul campo per raccogliere ulteriori informazioni. Cirio ha sottolineato anche il sostegno alla causa degli agenti espresso dal presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani, che ieri aveva twittato: “Forza Italia dalla parte della polizia locale. In difesa dei diritti di chi garantisce la nostra sicurezza”.

Pressing dell’Ue all’Italia per dare più tutele a polizia locale

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BRUXELLES – Resta alta la pressione del Parlamento europeo sul governo italiano per chiedere che i corpi della polizia municipale siano equiparati alle altre forze dell’ordine in termini di contratto, tutele e formazione.

La commissione Petizioni dell’Eurocamera, secondo quanto reso noto oggi dalla sua presidente Cecilia Wikstroem, invierà nelle prossime settimane una lettera “molto franca” al governo e al Parlamento italiano chiedendo di porre rimedio alla “discrepanza” di trattamento attualmente esistente fra le forze di polizia ed esaminerà anche la possibilità d’inviare una delegazione in Italia per indagare sulla questione.

Si tratta della seconda lettera spedita da Bruxelles a Roma nell’ultimo anno in seguito alle petizioni depositate fra il 2016 e il 2017 da CSA Dipartimento di polizia locale-Ospol e dall’assistente scelto della polizia locale di Viadana (Mantova) Piero Boldrini, ferito mentre era in servizio e trovatosi, come ha denunciato luji stesso, “senza tutele”.

A questi si è aggiunta a fine 2017 anche la sigla Sulpl con una terza petizione. “Dobbiamo chiedere di ridare i diritti ai 60mila poliziotti locali italiani che sono trattati ingiustamente”, ha detto Wikstroem che si è impegnata a parlare personalmente del tema anche al presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani. “Il contratto di governo cita espressamente il tema della polizia locale”, ha ricordato l’eurodeputata Eleonora Evi (M5S), riconoscendo però che finora “è stato fatto poco”. A favore della causa della polizia locale si sono espressi anche gli eurodeputati Alberto Cirio (FI) e Patrizia Toia (Pd).

(ansa)

Riforma polizia locale, il Viminale convoca i sindacati

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Buone notizie per la polizia locale, il Ministero dell’Intero ha convocato le organizzazioni sindacali  per definire le proposte di legge  sulla riforma della polizia locale.

A darne notizia il Sulpl che trionfante annuncia: “Sarete tempestivamente informati sulla prosecuzione delle trattative. Uniti si vince, crederci sempre e mai mollare”.

Fermo e sequestro amministrativo, la nuova circolare

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Il Ministero dell’Interno ha divulgato attraverso la circolare del 21 gennaio 2019, le nuove procedure per l’applicazione della misura cautelare del sequestro amministrativo e della sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo.

Circolare prot. n. 300/A/559/19/101/20/21/4 del 21/01/2019 Ministero dell’Interno Articoli 213, 214. 214-bis e 215-bis Codice della Strada

Un uomo può cambiare le proprie stelle

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Ero quasi in panico per non sapere cosa scrivere alla ricorrenza di San Sebastiano: come potevo, con a Me le Guardie, fan finta di non ricordarmi del Santo Patrono degli allora Vigili Urbani, nominato tale da Papa Pio XII con le parole “custode di coloro che garantiscono la pubblica sicurezza nelle città, in italia chiamati Vigili Urbani”? E come potevo parlarne senza ripetere essenzialmente le stesse cose dette negli anni scorsi?

Fortunatamente mi è venuta in aiuto Rai Movie ed in particolare il film Il Destino di un Cavaliere, pellicola che, e lo dico con grande orgoglio, rimane e resterà sempre una delle mie preferite, con buona pace di Leone, Chaplin, Kurosawa, Spielberg, Lucas, Kubert, Ford e di tutti gli altri registi ed attori che amo, è proprio ne Il Destino di un Cavaliere, nelle sue musiche rock, nei suoi costumi esasperati, nelle sue armature totalmente anti storiche, nei suoi personaggi pure così stereotipati, che mi rispecchio e in cui rispecchio molti ideali ed idealismi della mia vita. 

Per i pochi che non lo conoscessero, narra di un bambino di origini povere che,affidato dal padre come servo ad un cavaliere, riesce a farsi passare a sua volta per nobile ed a partecipare a diverse giostre, emergendo spesso vincitore e, nel frattempo, a conquistare il cuore di una bellissima – ma davvero – dama (dalle extension viola), e diventare amico dell’erede al trono di Inghilterra, ad avere un nemico giurato e un gruppo di amici fedeli a guidarlo ed aiutarlo, tra cui spiccano un Geoffrey Chaucer magistralmente interpretato da Paul Bettany ed una donna fabbro che marchia le proprie armature con lo stemma della nike.

Inutile dire che l’eroe alla fine riuscirà a diventare nobile, sconfiggere il cattivo, sposare la principessa e “cambiare le proprie stelle” coronando quella morale un po’ stereotipata che vuole che rimanendo se stessi, coraggiosi, coerenti e retti prima o poi si troverà “l’erede al trono” che ci metterà alla pari di chi alla ricchezza o alla nobiltà è arrivato con raggiri, disonestà o per nascita.

Una storia che, a ben vedere, è l’opposto di quella del nostro Santo Protettore: ufficiale della Guardia Pretoriana, prediletto dall’imperatore Diocleziano, scelse di proteggere i cristiani perseguitati e fu per questo condannato a morte, dapprima colpito dalle frecce dei suoi ex commilitoni, poi, miracolosamente sopravvissuto, fustigato a morte. Poteva andargli peggio, visto che ad una nobildonna che lui stesso aveva convertito toccò di finire arrostita viva appesa per i capelli.

Tanto un protagonista era ricco e servo dei potenti, per poi essere da loro scacciato e dai suoi stessi compagni ammazzato, tanto l’altro è povero, con i compagni sempre a fianco ed in grado di elevarsi a potente. 

A pensarci bene, ad immaginarci tutti San Sebastiano,pur essendoci un qualche richiamo alla nostra situazione di eterni capri espiatori di ogni problema sociale, fa ben triste pensare che saremmo ammazzati dai nostri commilitoni: ammettiamolo,San Sebastiano di colleganza ne ha vista poca. Noi, invece, alla faccia dei potenti che ci vogliono disuniti, abbiamo proprio quest’anno intitolato due comandi ad altrettanti colleghi caduti in servizio e ci siamo anche inventati il nostro simbolo, il Pegaso, sotto cui tutti ci riconosciamo anche se non è segnato in alcun documento ufficiale, un po’ come i giovani schiavi che riconoscono in un simbolo l’ ormai sconfitta resistenza nell’ultimo film di Star Wars.

Quello che stiamo facendo, noi Guardie Cittadine, è proprio cambiare le nostre stelle. Le stelle le cambieremo col nostro lavoro, adempiendo al nostro dovere, rimanendo ciò che siamo e forgiando quel che saremo in quanto consapevoli che per questo, e non per il 27 del mese o le multine del sindaco di turno, che abbiamo scelto di indossare la nostra divisa. Una divisa non è solo un abito con cui far rispettare la legge, è soprattutto un simbolo con cui fare ciò che è giusto, anche quando sarebbe più facile obbedire ad un ordine, e questo è proprio San Sebastiano ad insegnarcelo. Troppo facile dire “eh si siamo come lui perché ci tirano le frecce”, “eh si san Sebastiano patrono del vigile urbano hehe”, eh no, la lezione si San Sebastiano è la differenza tra SBIRRO e GUARDIA, tra BRAVO  e POLIZIOTTO, tra un uomo GIUSTO ed un mero esecutore. 

Stiamo forgiando da noi lo spirito che dovrà portarci a diventare quel che meritiamo di essere e questo spirito dovremo forgiarlo continuamente, perché è giusto essere così, e non sperando che prima o poi incontreremo il principe che ci nominerà cavalieri: William, nel Destino di un Cavaliere, combatte perché è se stesso a spingersi a farlo, non perché sa che un giorno avrà occasione di incrociare le lame e guadagnare così la stima del Principe Nero. Non dobbiamo continuare ad essere quello che siamo, a riconoscerci nel pegaso, ad onorare i nostri caduti, a fare il nostro dovere, perché riteniamo che un giorno o l’altro qualcuno si sentirà in debito con noi e ci riformerà, ma perché è giusto essere questo, ed è doveroso voler cambiare le nostre stelle senza pretendere però che qualcuno le cambi per noi. 

Continuiamo quindi a forgiare una nostra storia, un nostro orgoglio, un nostro spirito, alla faccia di chi ci vuole divisi, egoisti, campanilisti, servi sciocchi del politico di turno. Cambiamo le nostre stelle. Cambiamo le Guardie Cittadine e facciamole cambiare. Forgiamoci, senza dimenticare di essere quelli cui è dedicato come protettore un uomo giusto, e di essere in contempo dei poveri che vogliono far capire ai nobili che non è nella ricchezza né nel blasone che si possono dividere gli uomini, le Guardie, i Corpi di Polizia Locale da quelli dello Stato. 

fonte: https://ameleguardie.wordpress.com/

Salvato dal defibrillatore dei vigili urbani

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MOSCUFO (PESCARA) – Un operaio del Comune di Moscufo viene colpito da un malore mentre è a lavoro e viene salvato dai vigili urbani e da alcuni dipendenti dell’ente, che utilizzano il defibrillatore semiautomatico in dotazione alla Polizia municipale. Il fatto è avvenuto stamani.

I colleghi hanno visto l’uomo, 58 anni, accasciarsi a terra ed hanno lanciato l’allarme. In attesa dell’arrivo dell’equipaggio del 118, partito da Pianella (Pescara), sull’uomo è stato praticato il massaggio cardiaco ed è stato applicato il defibrillatore. Poi l’ambulanza medicalizzata lo ha trasportato in ospedale.
   

   

   

Nuova legge regionale su sicurezza e polizia locale in Liguria

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LIGNANO (UDINE) – “Nel 2019 vareremo la nuova legge regionale sulla sicurezza e sulla Polizia locale, la quale prevedrà una riorganizzazione completa dell’attuale sistema e riscriverà il concetto di sicurezza nelle nostre comunità”.

E’ quanto assicura l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, intervenuto oggi a Lignano Sabbiadoro in occasione della cerimonia per la decima giornata regionale della Polizia locale, durante la quale sono stati consegnati 59 riconoscimenti (19 encomi solenni e 40 onorificenze) agli agenti distintisi in servizio.

L’auspicio, ha aggiunto Roberti, “è che anche il legislatore nazionale lo faccia con le stesse tempistiche, superando gli ostacoli di una norma quadro ormai anacronistica. In tale senso pur non essendo una strada semplice, le aperture già avvenute con il cosiddetto decreto sicurezza non possono che far ben sperare”.

Il tema della sicurezza e della Polizia locale, ha sottolineato l’assessore, resta centrale per l’Amministrazione regionale.

Sicurezza urbana, ecco il decreto di accesso al Fondo per il potenziamento delle iniziative dei Comuni

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Si pubblica il decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, relativo alle modalità di accesso al Fondo per il potenziamento delle iniziative di sicurezza urbana da parte dei Comuni istituito dall’art. 35 quater del D.L. 113/2018.

Il decreto prevede una ripartizione di risorse destinate ai comuni capoluogo metropolitano per il triennio 2018-2020 e per gli anni 2019 e 2020 anche ai Comuni litoranei per il progetto c.d. “spiagge sicure” e ai Comuni selezionati in base ai dati ISTAT della popolazione residente per il progetto c.d. “scuole sicure”. 

Le domande di accesso al Fondo vanno presentate alla Prefettura territorialmente competente entro i seguenti termini: per le iniziative sul progetto c.d. scuole sicure le domande vanno presentate entro il 31 maggio di ciascun anno (2019 e 2020) mentre per le altre iniziative il termine è il 15 aprile di ciascun anno (2019 e 2020). 

Si segnala che la dotazione iniziale prevista per il Fondo pari a 2 milioni di euro per il 2018 e 5 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020, è stata incrementata dall’art. 1 comma 920 della Legge di bilancio per il 2019 con 25 milioni di euro per l’anno 2019, 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e 25 milioni di euro a decorrere dal 2022.

Secondo le ultime indicazioni del Ministero dell’Interno, tali nuove risorse saranno ripartite con le modalità ed i criteri già stabiliti dal decreto interministeriale.

I Comuni che hanno prodotto domanda a valere sulle risorse relative agli anni 2019 e 2020 potranno modificarla o integrarla entro i termini e l’iter istruttorio stabiliti dal decreto interministeriale. 

Qui per il decreto interministeriale