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Non paga 24 multe e le rimuovono la macchina. Donna fa causa al Comune

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VENTIMIGLIA – Oltre il danno, la beffa per l’amministrazione comunale di Ventimiglia. E’ fissata per mercoledì 9 gennaio l’udienza di comparizione presso il tribunale di Imperia relativa al processo che vede da una parte l’intestataria dell’auto Caterina G., residente in Francia, e dall’altra il Comune di Ventimiglia.

LA STORIA

Nel 2018, gli agenti della polizia locale hanno multato ben 24 volte una la Fiat 500, immatricolata in Francia e di proprietà della donna, perché veniva posteggiata all’interno delle strisce blu senza mai effettuare il pagamento del ticket. Dopo alcuni giorni, visto che l’auto non era ancora stata rimossa dal parcheggio, i vigili di Ventimiglia hanno applicato quanto previsto dal codice della strada per i veicoli immatricolati all’estero che, in casi come quello della Cinquecento, possono essere sottoposti a fermo amministrativo fino a sessanta giorni.

A quel punto, il figlio della proprietaria dell’auto (l’utilizzatore principale del veicolo ) si è presentato presso il comando della polizia locale contestando la rimozione dell’auto.

L’uomo non aveva alcuna intenzione di pagare 500 euro di sanzioni accumulate per il mancato pagamento del ticket del parcheggio.

Dopo alcuni giorni, la polizia locale ha inviato una raccomandata all’indirizzo di Caterina G., spiegando la procedura applicata e avvisandola che, per riavere l’auto dopo i sessanta giorni di fermo, non avrebbe dovuto necessariamente pagare le multe, ma solo gli oneri di custodia e rimozione, così come previsto dalla legge.

Se non dovesse essere ritirata entro un dato termine (non ancora scaduto), saranno avviate le procedure per la demolizione dell’auto.

Per tutta risposta, la signora ha fatto causa al Comune chiedendo 26mila euro come risarcimento danni.

Reato di falso per chi espone la riproduzione del pass invalidi

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ROMA – Fotocopiare il permesso di parcheggio riservato agli invalidi concesso a un parente ed esporlo sul cruscotto della propria auto integra un comportamento tale da configurare il reato di falsità materiale commessa dal privato in autorizzazioni amministrative. 

Proprio per tale reato un uomo, colpevole di aver riprodotto il pass rilasciato alla madre, è stato infatti di recente condannato in via definitiva con la sentenza numero 32366/2018 della Corte di cassazione qui sotto allegata. 

In base all’orientamento ormai consolidato della giurisprudenza di legittimità, affinché si configuri il reato è necessario che il documento esposto sul proprio cruscotto “abbia l’apparenza e sia utilizzato come originale, non presentandosi come mera riproduzione fotostatica”. 

La vicenda 

Nel caso di specie, nel corso del giudizio di merito era emerso che l’imputato aveva esposto sul cruscotto della propria auto una riproduzione plastificata e a colori del pass originale rilasciato alla madre e non una semplice fotocopia. 

Si è quindi in presenza di tutti gli elementi necessari perché possa dirsi configurato il reato di falsità materiale commessa dal privato in autorizzazioni amministrative, contestato all’imputato e per il quale gli era già stata inflitta una condanna in sede di merito. 

A confutarla non è valso nemmeno il tentativo dell’uomo di far rilevare che, in realtà, i giudici del merito non avevano adeguatamente considerato le dichiarazioni del testimone di polizia giudiziaria che, nel corso del dibattimento, aveva riferito che il permesso era palesemente contraffatto. Nella sentenza impugnata si afferma infatti chiaramente, con riferimento al pass contraffatto, che “la qualità decettiva è ictu oculi verificabile”.

fonte: studiocataldi.it

Multe, più risorse per i vigili urbani

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BATTIPAGLIA – L’esecutivo della sindaca Francese ha approvato il “Progetto operativo programmatico 2019 per la Polizia Municipale – ex art. 208 del codice della strada”.

In pratica la Giunta ha destinato 30mila euro da erogare ai vigili urbani battipagliesi che si occuperanno maggiormente della sicurezza urbana nel periodo estivo e natalizio.

I 30mila euro, a lordo degli oneri riflessi, verranno recuperati dalle contravvenzioni che saranno elevate nei confronti dei trasgressori del codice della strada.

Sarà compito del comandate della Polizia Municipale, Gerardo Iuliano, di redigere delle schede valutative con apposita determinazione disciplinante, anche, l’aspetto esecutivo dettagliato del progetto. Ventimila Euro saranno destinate per l’estate sicura mentre 10mila per i servizi di sicurezza  nel periodo delle festività natalizie.

Oltre alla valutazione dei servizi da parte del Comandante è prevista anche una contrattazione decentrata con i rappresentanti sindacali del corpo di polizia municipale.

Finti vigili urbani cercano di entrare in abitazioni a Reggio Emilia

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REGGIO EMILIA – Nel week end appena trascorso due persone ancora non identificate e in abiti borghesi hanno bussato alla porta di alcune abitazioni di via Gorizia spacciandosi per “vigili di quartiere” e chiedendo di poter “ispezionare l’abitazione”.

A tal proposito il Comando di Polizia locale di Reggio Emilia rende noto che gli agenti agiscono secondo la legge quando si tratta di effettuare verifiche inerenti alle abitazioni private o di prendere contatto con i cittadini.

Tutti gli agenti operano utilizzando la divisa completa oppure mostrando il tesserino che certifica l’appartenenza al Corpo.

In assenza di tali condizioni il Comando di via Brigata Reggio invita la popolazione, prima di aprire la porta a estranei sedicenti agenti di Polizia locale, a effettuare una preventiva verifica contattando la Centrale operativa di via Brigata Reggio al numero 0522/4000.

Come evitare le truffe “porta a porta”, i consigli della polizia locale

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VIESTE – Il Comando Polizia Locale di Vieste, con una nota a firma del Comandante vicario, Dimauro Gaetano, a seguito di alcuni episodi che si sono verificati in questi giorni di festa, mette in guardia i concittadini contro le potenziali truffe “porta a porta”.

Ecco alcuni consigli che potrebbero rilevarsi di grande utilità.

E’ bene capire che potremmo trovarci davanti falsi promoter o promoter veri che però adottano pratiche commerciali scorrette, finalizzate a trarre in inganno il potenziale cliente.

Come dobbiamo comportarci quando qualcuno suona al nostro campanello e ci propone risparmi sulla bolletta?

1)La prima cosa che dobbiamo fare è chiedere al rappresentante di mostrarci un tesserino identificativo e se vogliamo essere ancora più cauti chiediamo anche di mostrarci il suo documento così possiamo verificare se i dati sul tesserino corrispondono ai dati riportati
documento di riconoscimento;

2)Altra cosa importantissima da sapere è che: non vi fidate di chi vi prospetta la cosa come un cambio obbligatorio , poiché spetta a Voi e soltanto a Voi scegliere se passare ad altro operatore o meno;

3)Non mostriamo le nostre bollette a nessuno!

4)Nessun rappresentante passerà da casa nostra a chiedere il pagamento di bollette!

5)Non dobbiamo avere fretta di firmare contratti. Se non siamo veramente sicuri di quello che stiamo facendo, diciamo che abbiamo bisogno di un po’ di tempo per pensarci. Chiediamo sempre consiglio a chi è più esperto di noi;

6)Preferiamo sempre i canali ufficiali per chiedere informazioni su contratti ed altro;

7)Se abbiamo il sentore che sia in corso una truffa non esitiamo a contattare le Forze di Polizia operanti sul territorio (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Locale).

La Polizia Locale di Vieste sta ponendo particolare attenzione a questo fenomeno, grazie alla preziosissima collaborazione dei cittadini.

Per maggiori informazioni contattare il Comando Polizia Locale di Vieste – tel. 0884708014 – ricordiamo che “la prevenzione è la miglior difesa”

Polizia Locale di Vieste

Tutto pronto per la Befana del vigile

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Tutto è pronto a Rende per la quarta edizione della Befana del Vigile, la manifestazione di solidarietà voluta dall’amministrazione comunale guidata da Marcello Manna.

Il 6 gennaio in piazza San Carlo Borromeo dalle 10 alle 13 sulla classica pedana del vigile, ubicata davanti alla chiesa Borromeo, i cittadini potranno lasciare un dono, mostrare un segno di attenzione verso chi versa in difficoltà economiche.

Potranno essere donati giochi e generi alimentari di prima necessità, che nei giorni successivi saranno poi distribuiti dai vigili urbani alle famiglie rendesi meno abbienti.

La Befana del Vigile è una tradizione ancora viva in molte città del Nord, ma quasi scomparsa altrove ed è stata ripresa dall’amministrazione Manna.

“Voglio ringraziare, a nome di tutta l’amministrazione comunale, la polizia municipale di Rende per l’impegno e la passione con cui ogni anno si dedica alla Befana del Vigile. Abbiamo fortemente voluto riprendere questa tradizione, che era andata persa negli anni, perché siamo convinti che anche attraverso questi gesti di solidarietà, si rinsaldi il legame tra istituzioni e cittadini. Il traffico della solidarietà è cresciuto in queste 4 edizioni – sottolinea ancora il sindaco – siamo sicuri che anche quest’anno i cittadini e le aziende del territorio, sempre molto sensibili ai temi della solidarietà, contribuiranno a rendere indimenticabile questo giornata con la quale chiudiamo le attività delle festività natalizie.”

Furto nel comando della polizia municipale

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CASTROLIBERO – I carabinieri stanno indagando sul furto di circa 5000 euro, che erano conservati in un armadio metallico nel Comando della polizia municipale di Castrolibero (Cosenza).

Il furto sarebbe stato perpetrato prima di Natale e denunciato dal sindaco, Giovanni Greco. I militari stanno visionando le immagini dei sistemi di videosorveglianza. Sul luogo non sono state rilevate effrazioni.

Petardo ferisce comandante della polizia locale

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ALBANELLA  – Perdita parziale dell’udito, lesione all’inguine ed escoriazioni ad un piede. Questo l’esito dell’incidente avvenuto al comandante dei vigili urbani di Albanella in seguito allo scoppio di un petardo inesploso.  

Durante le operazioni di raccolta dei rifiuti in Piazza Sant’Anna, il luogotenente Luigi Guarracino ha rinvenuto  un petardo inesploso che gli sarebbe scoppiato a distanza ravvicinata ferendolo. 

Il petardo è stato rinvenuto dagli operai comunale. Il comandante della polizia locale si era avvicinato per verificare e improvvisamente si è verificato lo scoppio.   Il comandante è stato trasferito subito in ambulanza all’ospedale di Battipaglia.

Un secondo petardo è stato sempre individuato tra i rifiuti, ma fortunatamente è rimasto inesploso. A notarlo sono stati gli stessi operatori ecologici dopo averlo raccolto. Si tratterebbe di un botto di fabbricazione artigianale pertanto ancora più pericoloso.

Guarracino è stato accompagnato dal sindaco Renato Josca, che, tra l’altro, proprio in occasione del Capodanno, aveva emanato un’apposita ordinanza per vietare l’uso dei botti.

Sull’episodio indagano i carabinieri della locale Stazione, coordinati dalla Compagnia di Agropoli, agl’ordini del cap. Francesco Manna. 

Sgomberato campo rom abusivo

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(ANSA) - ACERRA (NAPOLI), 30 DIC - Campo Rom abusivo sgomberato questa mattina ad Acerra, nel Napoletano, dove sono state anche avviate le operazioni per l'abbattimento delle baracche utilizzare dai nomadi. Una ventina le baracche realizzate dai Rom in un terreno privato in 'area di Settembre', dove stamattina è stata avviata l'operazione di sgombero e abbattimento in ottemperanza ad un'ordinanza emessa circa tre mesi fa dal comune. Sul posto gli agenti della polizia municipale, e personale della ditta Tekra, affidataria del servizio di igiene urbana, alla presenza del sindaco di Acerra Raffaele Lettieri. All'approssimarsi dello scadere dell'Ordinanza, infatti, alcuni rom che abitavano abusivamente si erano già allontanati dal campo, gli ultimi sono andati via questa mattina all'arrivo degli agenti di polizia municipale. In corso anche la demolizione delle baracche, che erano in condizioni fatiscenti, senza alcun rispetto delle norme sanitarie. "Questo è un primo passo - ha commentato Lettieri - In questo modo ripristiniamo le condizioni di legalità, di sicurezza sul nostro territorio".

ACERRA – Campo Rom abusivo sgomberato questa mattina ad Acerra, nel Napoletano, dove sono state anche avviate le operazioni per l’abbattimento delle baracche utilizzate dai nomadi.

Una ventina le baracche realizzate in un terreno privato in ‘area di Settembre’, dove stamattina è stato avviato lo sgombero e abbattimento dopo un’ordinanza emessa circa tre mesi fa dal Comune. Sul posto gli agenti della polizia municipale, personale della ditta Tekra affidataria del servizio di igiene urbana, alla presenza del sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri.

All’approssimarsi dello scadere dell’Ordinanza, infatti, alcuni rom si erano già allontanati dal campo, gli ultimi sono andati via questa mattina all’arrivo degli agenti di polizia municipale.

In corso anche la demolizione delle baracche, che erano in condizioni fatiscenti, senza alcun rispetto delle norme sanitarie. “Questo è un primo passo – ha commentato Lettieri – In questo modo ripristiniamo le condizioni di legalità, di sicurezza sul nostro territorio”.

Mette il guinzaglio alla compagna, arrestato dai vigili

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NAPOLI – Ha messo al collo della sua compagna, che lo voleva lasciare, il guinzaglio del cane ma è stato arrestato dagli agenti della polizia locale.

Giudicato per direttissima è stato condannato. Il fatto è avvenuto a Napoli, nei pressi dei Gradoni di Chiaia. La donna, che aveva deciso di lasciare il suo compagno, è stata raggiunta dall’uomo che dapprima l’ha colpita a pugni e schiaffi e poi ha messo al collo il guinzaglio del cane della donna, che è svenuta. Portata in ospedale, sono stati riscontrati traumi guaribili in 21 giorni.

Quando gli agenti sono giunti sul posto l’uomo ha detto che la donna era svenuta per un malore e che lui stava tentando di farla rinvenire ma le persone presenti sul posto continuavano a inveire contro di lui. Sul posto sono giunti i soccorritori del “118” che hanno prestato le prime cure alla vittima per poi portarla in ospedale.

L’uomo, invece, è stato dapprima portato in un vicino locale pubblico anche per sottrarlo all’ira della folla e poi negli uffici della polizia locale dove è stato identificato. In ospedale, la donna agli agenti ha detto che il suo compagno per gelosia era solito reagire in modo violento. E l’ultimo episodio era la reazione alla decisione di lasciarlo.

La vittima è stata raggiunta in strada dove era in attesa di un taxi. Quindi, secondo quanto ricostruito, è stata strattonata e colpita con pugni e schiaffi. Poi l’aggressore ha preso il guinzaglio del cane e lo ha messo al collo della donna.

Arrestato su disposizione del pm di turno l’uomo è stato giudicato per direttissima e condannato a un anno e quattro mesi (pena sospesa) oltre alla applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.

(Ansa)