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Mette il guinzaglio alla compagna, arrestato dai vigili

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NAPOLI – Ha messo al collo della sua compagna, che lo voleva lasciare, il guinzaglio del cane ma è stato arrestato dagli agenti della polizia locale.

Giudicato per direttissima è stato condannato. Il fatto è avvenuto a Napoli, nei pressi dei Gradoni di Chiaia. La donna, che aveva deciso di lasciare il suo compagno, è stata raggiunta dall’uomo che dapprima l’ha colpita a pugni e schiaffi e poi ha messo al collo il guinzaglio del cane della donna, che è svenuta. Portata in ospedale, sono stati riscontrati traumi guaribili in 21 giorni.

Quando gli agenti sono giunti sul posto l’uomo ha detto che la donna era svenuta per un malore e che lui stava tentando di farla rinvenire ma le persone presenti sul posto continuavano a inveire contro di lui. Sul posto sono giunti i soccorritori del “118” che hanno prestato le prime cure alla vittima per poi portarla in ospedale.

L’uomo, invece, è stato dapprima portato in un vicino locale pubblico anche per sottrarlo all’ira della folla e poi negli uffici della polizia locale dove è stato identificato. In ospedale, la donna agli agenti ha detto che il suo compagno per gelosia era solito reagire in modo violento. E l’ultimo episodio era la reazione alla decisione di lasciarlo.

La vittima è stata raggiunta in strada dove era in attesa di un taxi. Quindi, secondo quanto ricostruito, è stata strattonata e colpita con pugni e schiaffi. Poi l’aggressore ha preso il guinzaglio del cane e lo ha messo al collo della donna.

Arrestato su disposizione del pm di turno l’uomo è stato giudicato per direttissima e condannato a un anno e quattro mesi (pena sospesa) oltre alla applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.

(Ansa)

Polizia locale, i numeri del 2018

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Servizi di prossimità davanti alle scuole, nei parchi, nelle classi per insegnare ai bambini il rispetto delle regole, per strada a rilevare incidenti, a tutelare i consumatori, a intervenire in emergenza per rispondere alle 140 richieste che in media arrivano ogni giorno alla Centrale Radio Operativa.

Ecco alcuni numeri sull’attività del 2018 della Polizia Locale di Bologna: un anno decisivo non solo per il cambio di nome, con la legge regionale che ha mandato in soffitta la parola “municipale”, ma anche per lo sbarco su Twitter, dove il profilo @PLBologna si è affermato con autorevolezza ed è fonte ogni giorno di preziose informazioni per tutte le persone che vivono e lavorano sotto le Due Torri.

Ecco alcuni dati relativi all’attività della Polizia Locale nel 2018: Alla Centrale Radio Operativa di via Ferrari sono arrivate 47.302 richieste di intervento (al 30 novembre 2018), con una media di 140 chiamate al giorno. All’Urp di via Ferrari sono stati ricevuti 44.780 cittadini, che sommati ai 27.690 dei reparti territoriali fanno sì che ogni giorno in media più di 200 persone si rivolgono alla Polizia Locale. Nel 2018 sono stati 17.383 i servizi di prossimità, per quasi 105.000 ore di lavoro impiegate soprattutto nel presidio davanti alle scuole e nei servizi di controllo parchi.

Nelle scuole poi si svolge molto lavoro da parte del nucleo di educazione stradale che nel 2018 è entrato per spiegare il rispetto delle regole per strada in 102 scuole, 522 classi, incontrando circa 12.000 bambini per un totale di 2.300 ore di attività sia in aula che fuori. Le scuole coinvolte vanno dall’infanzia (41 plessi) alle primarie (50) alle secondarie di primo grado (11).

Sulle strade i servizi programmati nel 2018 hanno impegnato gli agenti per più di 17.000 ore. Sono 10.987 i veicoli fermati e controllati, tra cui 46 pullman in partenza per le gite scolastiche, una verifica preventiva a tutela degli alunni.

La Polizia Locale continua inoltre il suo impegno nei servizi a tutela dei consumatori: sono state controllate nel 2018 3.768 attività economiche.

Sul fronte del contrasto all’abusivismo commerciale, sono stati sequestrati, tra gli altri: 4.108 bottiglie di birra, 7.520 capi di abbigliamento, 5.995 giocattoli non a norma, 200 chili di prodotti alimentari.

Grande attività anche per i servizi di pronto intervento (5.436) e per la polizia giudiziaria, che ha gestito quasi 1.200 notizie di reato, con un migliaio di persone identificate e 163 sequestri penali. Tra questi, sono stati sequestrati nel 2018 poco più di otto chili di sostanze stupefacenti (6,3 di marijuana e 1,6 di hashish), grazie soprattutto all’attività del nucleo dei cinofili della Polizia Locale. “

Pistola taser alla Polizia Locale, Antigone si appella ai sindaci

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Il recente DL Salvini ha introdotto la possibilità per i comuni italiani oltre i 100.000 abitanti di dotare gli agenti di polizia locale di pistole Taser. Un provvedimento contro il quale Antigone si sta opponendo. L’associazione ha infatti scritto ai consigli comunali e i sindaci delle città più grandi proponendo un ordine del giorno con il quale le stesse si impegnino a non adottare quest’arma.

Da settembre in dodici città italiane era partita la sperimentazione dell’arma che oggi anche i corpi di polizia locale dei comuni potranno utilizzare. Un’arma pericolosa – sottolinea Patrizio Gonnella, presidente di Antigone – soprattutto su quei soggetti affetti da problemi cardiaci e/o disturbi neurologici e su donne in stato di gravidanza, e che nella pratica viene utilizzata al posto dei manganelli e non delle armi da fuoco”.

Secondo un’indagine della Reuters il taser ha provocato oltre mille morti nei soli Stati Uniti. La stessa azienda americana che la produce – la Taser International Incorporation, da cui deriva il nome dell’arma – chiamata in causa sulla potenziale pericolosità, ha dichiarato che esisterebbe un rischio di mortalità pari allo 0,25%. Ciò significa che se il taser venisse usato su 400 persone una di queste potrebbe morire.

Alcuni organismi internazionali, tra cui la Corte Europea dei Diritti Dell’uomo ed il Comitato ONU per la prevenzione della tortura – dichiara ancora Gonnella – si sono espressi relativamente alle pericolosità di quest’arma e il rischio di abusi che l’utilizzo può comportare. Per questo – conclude il presidente di Antigone – abbiamo chiesto ai comuni di discutere e approvare l’ordine del giorno che abbiamo proposto, scongiurando la possibilità che anche agenti della polizia locale possano avere in dotazione quest’arma potenzialmente letale”.

Ecco il testo integrale dell’ordine del giorno presentato

Mondragone, bufera sulla nomina del nuovo comandante

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Raffaele Cantone

MONDRAGONE –  E’ finita sulla scrivania del  Presidente dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) Raffaele Cantone la nomina del nuovo comandante dei vigili urbano di  David Bonuglia.

Messi in discussione le modalità che hanno portato alla scelta di Bonuglia, proveniente da Roma Capitale e che dovrebbe restare in comando per un biennio.

La segnalazione evidenza i tratti di una presunta procedura non regolarissima e che, soprattutto, aprirebbe la strada a ipotesi di assunzione a tempo indeterminato senza concorso. Si parte da una valutazione sul Regolamento comunale sugli uffici e servizi di Mondragone che prevede per l’attribuzione della posizione organizzativa, il possesso dei requisiti culturali previsti dalla normativa, che è quella dell’articolo 8 del ccnl enti locali del 1999. Attribuire la posizione organizzativa ad una persona proveniente dall’esterno, quindi fuori organico, anche se di categoria D, significa in effetti cambiargli profilo, da addetto al coordinamento e controllo a comandante dei vigili urbani, ai sensi della legge 65/86. Quindi aggirare la norma in questo modo, sarebbe artificioso ed illegittimo. Per reperire all’esterno un responsabile del servizio (comandante), la normativa attuale prevede il requisito della laurea.

Per cui, obietta l’autore dell’esposto all’Anac, consentendo ciò che e’ accaduto a Mondragone, significa porre le condizioni, ai sensi dell’art. 30, per il quale il comandante potrebbe essere stabilizzato nel ruolo, a tempo indeterminato. Ciò, senza bandire alcun concorso per comandante dei vigili urbani che necessiterebbe (sarebbe questa la manovra di aggiramento della norma) del requisito della laurea.

Qualora invece il comandante fosse stato scelto all’interno dell’organico comunale, questa la tesi contenuta nell’esposto, la giurisprudenza sarebbe chiara nel sancire l’assenza del cambio di mansione con l’attribuzione della posizione organizzativa.

Il comando di polizia locale del comune di Mondragone, è dotato di personale di categoria D, non provvisto di laurea.

Non resta che attendere la determinazione dell’Anca.

Codice della strada, multe biennio 2019-2021

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Codice della strada, ecco l’aumento biennale “multe” a partire da gennaio 2019

Le tabelle delle sanzioni 2019

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Ecco l’aggiornamento delle sanzioni ai sensi dell’art 195 del Codice della Strada in ragione dell’aumento percentuale del 2,4% e riduzione del 30% per pagamenti eseguiti entro il 5° giorno della contestazione o dalla notificazione. Così, come diffuso in anteprima da “polizialocale-mase.blogspot”. Si attende l’ufficialità che arriverà solo con la pubblicazione del decreto ministeriale in Gazzetta Ufficiale.

Costa cara la mancanza dell’Rc auto

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 Inasprimento delle sanzioni per chi viene beccato  senza Rc Auto.

Il ministero dell’interno con la circolare del 24 dicembre 2018 sulle novità in materia stradale introdotte dalla legge 136/2018 di conversione del dl 119/2018 (decreto fiscale) introduce le seguenti novità sostanziali: la decurtazione di punti sulla patente e un aumento degli importi delle sanzioni da pagare in caso di circolazione con veicolo privo di copertura assicurativa e in caso di recidiva nel biennio, infine, tempi più lunghi per la restituzione del veicolo, anche se viene corrisposto il premio assicurativo per almeno sei mesi.

Ad analizzare punto per punto Italia Oggi.

Cambia l’entità della riduzione della sanzione di cui all’art. 193, comma 2, del codice della strada, che deve essere pagata quando, in caso di mancanza di copertura assicurativa del veicolo, questa venga resa operante nei 15 giorni successivi alla scadenza oppure l’interessato provveda alla demolizione e alla radiazione del veicolo. La modifica prevede in questo caso che  l’importo della sanzione non è ridotto di tre quarti, ma solo della metà.

Se in un periodo di due anni uno stesso soggetto viola per almeno due volte l’obbligo di copertura Rc auto la legge 136 introduce la sanzione amministrazione pecuniaria da 1.698 a 6.792 euro e della sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a due mesi.

E qualora venga effettuato il pagamento della sanzione in misura ridotta ai sensi dell’art. 202 del codice della strada e venga corrisposto il premio di assicurazione per almeno sei mesi, il veicolo con il quale è stata commessa la violazione è sottoposto a fermo amministrativo per 45 giorni, che decorrono dal giorno del pagamento della sanzione. 

Infine è introdotta la previsione della decurtazione di cinque punti sulla patente di chi viola l’obbligo della copertura assicurativa.

Infermiere in divisa blu

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Il blog  A me le guardie attraverso la storia di un assistente scelto della Polizia locale di Trieste apre il dibattito sulla necessità che la polizia locale sia in grado di prestare le manovre basilari del primo soccorso poiché molto spesso sono proprio le forze di polizia le prime ad intervenire sul luogo di un incidente, un malore, un’aggressione.

Riportiamo anche noi, la storia di Fulvio Musso l’ assistente di polizia locale che per   scelta ha intrapreso gli studi e poi la carriera di infermiere, con tanto di iscrizione all’albo ed attività di pronto soccorso – quale volontario – per il 118. 

Una dualità di competenze che ha permesso a Musso di operare manovre di primo intervento su un uomo colto da arresto cardiaco in strada. Ecco la storia

“Sono un assistente scelto della Pl a Trieste, in servizio dal 2000. Attualmente in servizio al pronto intervento che da noi si chiama Reparto Motorizzato. 

Nel 2012 mi sono iscritto all’università alla facoltà di infermieristica, che ho frequentato lavorando e con una bimba che, all’epoca, aveva sei mesi. Ho sfruttato le ore studio, i congedi parentali e ho frequentato anche un paio di corsi per un totale di due mesi alla UCLA (University of California Los Angeles) laureandomi in regola con 110/110 e lode, superando quindi l’esame di stato e iscrivendomi all’albo. Ho usufruito di un periodo di aspettativa dopo la laurea durante il quale sono andato a lavorare per 8 mesi come infermiere in Pronto Soccorso, poi ho fatto ritorno al mio comando. Ho diverse certificazioni (bls-d, pbls, acls ecc) e continuo a lavorare saltuariamente come infermiere(attività extra istituzionale autorizzata) su ambulanze convenzionate 118/112 della mia regione. 

Ero in pattuglia e ho sentito dei colleghi chiamare per radio richiedendo in ambulanza per persona in arresto cardiaco in strada. Loro avevano già iniziato il massaggio (bravissimi). 

Io ero vicino e, d’iniziativa, mi sono recato sul posto. Ho coordinato i colleghi e, nell’attesa del soccorso avanzato, ho posizionato un accesso venoso (manovra infermieristica) per guadagnare tempo in modo da essere pronti a iniziare con i farmaci una volta raggiunti dal medico. 

Ho assistito il medico nel soccorso avanzato, il paziente ha ripreso polso ed è stato portato in ospedale, ancorchè in condizioni molto critiche (era molto anziano, è morto dopo pochi giorni purtroppo). 

Al mio rientro in Reparto ho spiegato -e compiutamente relazionato- al mio ufficiale che ho eseguito manovre nei limiti delle competenze e di ciò che prevede il codice deontologico, che peraltro nel caso degli infermieri è una Legge dello Stato ed è mio dovere applicare. 

Dopo qualche imbarazzo, ad ogni modo, alla annuale festa del Corpo in occasione del l’anniversario della Fondazione io e i colleghi coinvolti abbiamo ricevuto un encomio per il nostro operato”. 

Spacciatore arrestato in Municipio a Mestre mentre era al matrimonio dell’amico

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MESTRE – Nella giornata del 21 dicembre, la Polizia Locale di Mestre ha arrestato un giovane di 25 anni per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nel corso della celebrazione di un matrimonio civile nella sede del Municipio di Mestre in via Palazzo. 

Una pattuglia a piedi della Sezione di Mestre, composta da due operatori di recente nomina, ha notato una persona che si aggirava con fare sospetto nell’area pedonale di via Palazzo. 

Chiesti rinforzi, i due agenti sono stati raggiunti da altri colleghi del Servizio Sicurezza Urbana e dall’unità cinofila antidroga. Il sospettato, visibilmente innervosito, si è recato in Calle del Gambero, uscendovi poco dopo, per raggiungere altri conoscenti ed entrare con loro nella sede del Municipio. La Calle del Gambero è stata quindi ispezionata con cura dall’unità cinofila e gli agenti hanno rinvenuto, nascosto all’interno di una aiuola, parzialmente interrato, un involucro contenente circa sette grammi di eroina in sasso, l’equivalente di 17 dosi, per un controvalore al dettaglio di circa euro 500 euro. 

Le pattuglie di Polizia Locale hanno quindi fatto irruzione nella sala matrimoni e arrestato lo spacciatore, per poi trasferirlo nella cella di sicurezza del Servizio Sicurezza Urbana a Piazzale Roma. 

E’ risultato poi che l’arrestato ha precedenti di polizia per rapina e detenzione ai fini di spaccio. Nel corso della mattinata odierna è stato condotto innanzi al giudice per la convalida dell’arresto e il processo per direttissima.

Ufficio Stampa Polizia Municipale Mestre

Blitz della municipale nel campo rom, trovate auto rubate

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QUALIANO (NAPOLI)- Operazione della Polizia Municipale di Qualiano al campo rom sulla circumvallazione esterna.

Gli uomini dei caschi bianchi qualianesi, guidati dal comandante Angelo D’Onofrio, hanno scoperto nei terreni sul territorio di Qualiano occupati abusivamente dai rom provenienti dal “campo Schiattarella” di Giugliano, decine di carcasse di auto rubate e rifiuti di ogni genere pronti per essere incendiati.

Alcune delle vetture erano in fase di smontaggio, probabilmente per rivenderne i pezzi sul mercato illegale e poi dare alle fiamme le parti in cui si evidenziava la matricola delle auto provento di furto. Grazie alla tempestiva azione degli uomini dei vigili urbani si sono evitati altri roghi tossici.

Nel giorno di Natale erano stati segnalati degli incendi proprio nell’area dell’operazione odierna.

Sui terreni, infatti, sono stati, ritrovati parti metalliche e meccaniche di vetture parzialmente bruciati. Le carcasse delle auto cannibalizzate sono state subito rimosse dal terreno e l’area è stata ripulita dai rifiuti. Su tutta l’area sono in corso altri accertamenti volti a scoprire i responsabili dell’abbandono dei veicoli.

«Quell’area sulla circumvallazione è sotto nostra stretta osservazione, interveniamo per difendere la salute dei nostri cittadini – dichiara il sindaco Raffaele De LeonardisLa pratica di incendiare ogni cosa arrivi in quel campo rom è un’abitudine conclamata. Abbiamo segnalato più volte l’illegalità diffusa agli organi competenti e più volte i vigili urbani e i carabinieri di Qualiano sono prontamente intervenuti in zona. Ora, siamo in attesa di provvedimenti risolutivi da parte della Procura della Repubblica».