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A Roma 80 mila multe da autovelox nel 2018

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ROMA – “Sicurezza stradale e rispetto delle regole: gli autovelox servono a questo e nel 2018 hanno registrato circa 80mila sanzioni per eccesso di velocità. Questo vuol dire maggior controllo delle arterie più trafficate di Roma, risorse da investire per la manutenzione delle nostre strade e interventi dedicati alla sicurezza”. Così su Fb l’assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo.
    “Il record delle multe emesse dalla Polizia Locale riguarda le strade a maggiore scorrimento come via Cristoforo Colombo, dove i dispositivi hanno fotografato circa 13mila violazioni del limite consentito. Seguono la via del Mare con più di 11mila sanzioni e viale Marco Polo con circa 10mila.
    Nostro obiettivo è aumentare i controlli: per questo a breve arriveranno sette nuovi autovelox di ultimissima generazione.
    Parliamo di strumentazioni in grado di offrire una visuale più ampia sulla carreggiata, in particolare sulle strade a doppia corsia. Un altro strumento per garantire la sicurezza di tutti”, conclude.

Capri: controlli sulle residenze comodo

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Una nave da crociera passa tra i Faraglioni di Capri in una foto d'archivio. ANSA / GIUSEPPE CATUOGNO

CAPRI (NAPOLI) – La posizione di circa 2000 residenti a Capri e Anacapri è al vaglio delle forze dell’ordine, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale. Nel mirino degli investigatori le abitazioni dei vacanzieri che risultano residenti nei due comuni isolani.
    Sono circa duemila le residenze rilasciate dagli uffici municipali nel corso degli anni oggi al vaglio degli investigatori che intendono verificarne la regolarità visto che appartamenti e ville di proprietà sono quasi sempre vuoti tranne che nei mesi estivi.
    Essere residenti a Capri comporta una serie di vantaggi, dall’esenzione dell’Imu alle agevolazioni per la Tari, allo sconto su aliscafi e trasporti fino a poter sbarcare e circolare con l’auto nelle strade dell’isola, cosa che è vietata ai non residenti.

Traffico rifiuti a Roma, 23 misure cautelari

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ROMA – Ventitre persone accusate a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, corruzione, furto aggravato e peculato nell’ambito di indagini sul Centro di raccolta Ama di Mostacciano (Roma) sono state raggiunte martedì mattina da misura cautelare: 13 arresti domiciliari e 10 obblighi di presentazione quotidiana all’autorità giudiziaria.

Le misure cautelari sono state emesse dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia e vengono eseguite in queste ore dai Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Roma, da quelli forestali di Roma e Latina e dagli agenti della Polizia locale di Roma Capitale.

“Bene maxioperazione contro traffico illecito dei rifiuti. Ringrazio i Carabinieri, la polizia locale di Roma e la Direzione distrettuale antimafia. Continua lotta contro malaffare e corruzione”, così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.

fonte: Ansa.it

Polizia locale, sciopero nazionale il 13 maggio

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ROMA – Il consiglio nazionale dell’Ospol-Csa, il sindacato dei vigili urbani, ha deliberato lo sciopero nazionale dei 60mila caschi bianchi per il 13 maggio con una manifestazione a Roma.

Venerdì, infatti, al ministero del Lavoro, è fallito il tentativo di conciliazione con il governo sulle richieste da parte dei rappresentanti di categoria che denunciano – tra l’altro – l’esclusione dagli 80 euro riservati alle forze di polizia statali.

Autovelox “spara multe” bocciato dalla Cassazione

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PRATO –  Le strade urbane di scorrimento, per essere classificate come tali, devono avere requisiti precisi. In particolare: banchina pavimentata a destra e marciapiede. Sono necessari. Non eventuali. Ne consegue che le multe tramite autovelox sono valide solo se i dispositivi di controllo a distanza sono installati su strade che effettivamente presentino tali “caratteristiche minime”.

L’ha ribadito la Cassazione-II sezione (presidente Stefano Petitti, relatore Elisa Picaroni) con due ultime sentenze, la 4090 pubblicata il 12 febbraio e la 4451 pubblicata ieri. La Suprema Corte ha accolto nel primo caso il ricorso di una automobilista multata nel 2011 in viale Leonardo da Vinci, a Prato. Ricorso dei legali Marco Barbaro e Stefania Guercini contro la sentenza del Tribunale di Prato che, il 22 settembre 2014, aveva dato torto alla signora. Come pure, in primo grado, il giudice di pace. La Suprema Corte ha cassato con rinvio ad altro magistrato del Tribunale di Prato, anche per le spese di giudizio. Questo procedimento, come altri, trae origine dal braccio di ferro tra Comune e automobilisti sull’interpretazione del Codice della strada sulla Strada urbana di scorrimento: “Carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia; una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici; banchina pavimentata a destra e marciapiede; eventuali intersezioni a raso semaforizzate”. Il Comune, che nel corso del lungo iter processuale ha ammesso l’assenza di banchina pavimentata e marciapiede in viale da Vinci, e ha ‘oscurato’ gli autovelox, sostiene che il termine ‘eventuale’ sia riferibile anche alla ‘banchina pavimentata e marciapiede’’. Se ci sono, bene. Ma non sono indispensabili. E quindi gli autovelox si possono installare.

Polizia municipale di Firenze, la Cgil scrive al sindaco: “Molti problemi”

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FIRENZE – A circa un anno dalla riorganizzazione voluta dal Comandante Casale, i lavoratori della Polizia Municipale traggono un primo bilancio dei risultati: “Una situazione densa di problemi, che crediamo abbia bisogno di essere affrontata senza ritardo. In assenza di risposta e di apertura di un serio confronto al fine di individuare adeguate soluzioni, sarà convocata un’assemblea generale dove verranno decise le ulteriori azioni da compiere”, si legge nella lettera che la Rsu di Palazzo Vecchio ha inviato al sindaco Nardella, all’assessore Gianassi e a Casale stesso. La Fp Cgil Firenze: “I problemi legati alla sicurezza e all’impiego della Polizia municipale sono molteplici e gravi come denunciato dagli stessi vigili urbani, nel documento redatto dalle loro rappresentanze sindacali e consegnato.

La nota della Rsu 

I lavoratori, riuniti in assemblea qualche tempo fa, hanno criticato ”il cambiamento in atto relativamente all’indirizzo dell’attività della Polizia Municipale che pone in primo piano non più la sicurezza della circolazione, il rilievo riguarda le competenze dei sinistri, il rispetto dei regolamenti comunali e delle normative vigenti in materia ambientale, edilizia e commerciale, ma la sicurezza in senso stretto, intesa come controllo delle normative sull’immigrazione, la repressione dell’accattonaggio, lo spaccio di droga ­ si legge nella lettera a Nardella, Gianassi e Casale ­. È stato considerato come ciò comporti l’abbandono di fatto di attività proprie della Polizia Municipale, comunemente svolte e apprezzate, rispetto ad altre istituzionalmente proprie di altre forze dell’ordine, per le quali per i vigili urbani mancano formazione e strumentazione adeguate, con la conseguenza di essere esposti a notevoli rischi”, senza contare i “mezzi vetusti e l’abbigliamento non sostituito da tempo”. Oltre a ciò, “vengono lanciate di volta in volta campagne tematiche sull’argomento di moda: risciò, oppure bus turistici o consumatori di panini in via dei Neri, senza che sia riconoscibile una programmazione organica che individui obiettivi o una prospettiva diretta ad impattare positivamente sulla qualità del vivere a Firenze, si procede per spot e non riuscendo, oltretutto, a capitalizzare neanche a livello di raccolta dati, il lavoro svolto”. Nella lettera, seguono altre osservazioni: intanto, “la non proficua ed equa distribuzione dei carichi di lavoro”, così come “il reparto Infortunistica stradale patisce un pesante sotto organico”. Inoltre, “altro grave elemento da sottolineare è che non è stata data nessun forma di risposta all’indagine sullo stress da lavoro correlato condotta da una società indipendente per conto dell’Amministrazione nel corso del 2016. Indagine che nella Polizia Municipale evidenziava in ben sei gruppi omogenei su dieci un rischio riferito come alto e pertanto classificato dalle linee guida Inail come necessariamente oggetto di immediati interventi. Si è invece aggravato, a partire dalle procedure del precedente Comandante relative al lavoro notturno per arrivare ai presenti atti qui descritti, il rischio specifico, probabilmente in attesa di qualche grave evento sentinella che tutti vogliono scongiurare”. In tutto questo, l’Autoreparto, presentato in più occasioni come uno dei fiori all’occhiello del comando, “lamenta lo svilimento delle proprie professionalità, con un sostanziale disinteresse per la sicurezza stradale, in favore di servizi di mera presenza e visibilità come quelli presso i giardini della Fortezza e della Catena”. Nella lettera c’è anche un allarme sulla Centrale Operativa: “La Centrale Operativa, che dovrebbe essere il cervello del Corpo, sembra del tutto abbandonata a se stessa, senza linee guida credibili e spesso priva di pattuglie in grado di svolgere gli interventi. A titolo esemplificativo, per tutto il Quartiere 1 non è infrequente la presenza di una sola pattuglia per evadere tutti i reclami, con passi carrabili, spazi per disabili ed anche incidenti stradali che spesso sforano i limiti posti dalla carta dei servizi del Corpo. Tutto ciò stride con la scelta di aumentare di una unità il personale del centralino che risponde al cittadino. Risulta pertanto evidente una sperequazione insanabile tra gli interventi in entrata e quelli effettivamente effettuati. Ciò comporta l’inevitabile difficoltà degli operatori di centrale a rispondere ai cittadini che lamentano spesso vivacemente la scarsa presenza o le attese per gli interventi che normalmente venivano evasi e che oggi con la riduzione del personale destinato al pronto intervento non è più possibile fare”.

 Fonte: Cgil Toscana e Firenze ­ Ufficio stampa

Nuovo regolamento per la polizia locale di Andria

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ANDRIA – Il Corpo di Polizia Locale ha il suo nuovo regolamento organizzativo interno, approvato il 13 febbraio dalla Giunta Municipale, su proposta dell’assessore al ramo, Pierpaolo Matera.

Il regolamento detta – in 54 articoli – una serie di norme alcune delle quali contenenti novità significative: dalla istituzione dell’Unità di Protezione Civile a quella di Polizia Sociale, all’Unità Cinofila, per finire alla decisione di istituire, previa autorizzazione regionale, la Scuola permanente di Formazione della Polizia Municipale con l’ambizione, attraverso collaborazioni e convenzioni con altri Enti e Comuni, di diventare una scuola di formazione utile per tutti i corpi di Polizia Locale della Bat. 

Il regolamento, adottato a seguito della legge regionale 37/2011 che ha stabilito nuove norme in tema di ordinamento della Polizia Locale ed approvato dalla Giunta entro il 31 gennaio, come previsto dal successivo regolamento regionale n. 11/2017, definisce le funzioni del Corpo e le distingue tra funzioni di Polizia locale, Polizia giudiziaria, Polizia di sicurezza; pone obblighi di intervento a carico degli agenti, definisce le attribuzioni e le funzioni di tutto l’organigramma- dal Comandante al Vice Comandante, ai Commissari, agli Ispettori, agli Agenti.

Particolare interessante, quest’ultimo, perché il regolamento regionale n. 11/2017, riclassifica così la denominazione degli appartenenti al Corpo per renderla aderente al dettato della legge regionale 37/2011. 

Vi sono poi norme sulla organizzazione del servizio, la reperibilità, gli strumenti di autotutela, le prove di selezione, l’addestramento fisico e la pratica sportiva, gli obblighi di riservatezza ed il segreto di ufficio, le modalità relative a istanze e reclami, i sistemi di valutazione del personale e così via. 

Il regolamento detta anche norme sullo spirito di corpo, il saluto tra gli appartenenti e verso il cittadino, le caratteristiche delle uniformi, il comportamento da tenere in pubblico, encomi ed elogi. 

Vi è anche, in linea con analoghe prescrizioni in vigore nella Pubblica Amministrazione, una norma che attribuisce al Comandante del Corpo la responsabilità e titolarità delle comunicazioni ed informazioni destinate all’esterno e che vanno diffuse attraverso il solo Ufficio Stampa dell’Ente. Dunque interviste e dichiarazioni ai media devono essere autorizzate dal Comandante. 

“Con questo regolamento organizzativo, che abroga quello adottato nel 2011, definiamo un quadro organico di norme -spiega l’assessore alla Polizia Locale, avv. Pierpaolo Matera- per rendere ancora più moderni ed efficaci gli strumenti a disposizione del Corpo. Il nuovo regolamento ci consente di organizzare al meglio le attività e le funzioni del Corpo di cui abbiamo ammodernato i servizi introducendo altre unità come per la Protezione Civile, la Polizia Sociale, l’Unità Cinofila. Procediamo dunque, con l’ausilio degli agenti e dei quadri del Corpo, a questo grande sforzo di riorganizzazione che passa anche attraverso nuove regole, più aderenti alla realtà quotidiana, ed un rinnovato spirito di squadra e senso di appartenenza”. 

“Adeguare il Regolamento alle esigenze intervenute negli ultimi anni era necessario – spiega il Vice Comandante, dott. Riccardo Zingaro – per rendere il nostro Corpo ancor più funzionale e moderno rispetto alle criticità presenti ed alle richieste dei cittadini. Abbiamo anche svolto una fase di confronto con i sindacati per addivenire alle soluzioni più idonee per il lavoro quotidiano della Polizia Locale”. 

Una volta approvato dalla Regione, il nuovo regolamento consentirà l’accesso a finanziamenti utili per allestire corsi, acquisire strumentazioni  attrezzature, etc.

Lancia sassi contro auto dei vigili e scappa

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IVREA – Un’auto della polizia locale di Ivrea è stata colpita da due massi, lanciati da un uomo di 45 anni residente in città, in Canton Gabriel.

L’uomo dopo il gesto si è asserragliato in casa ed è poi scappato nei boschi approfittando della complicità della madre. Da chiarire le motivazioni del gesto.

I due agenti di pattuglia sono rimasti illesi.

Due bimbi “fuggono” da asilo, in salvo

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PIACENZA – Due bambini piccoli, di circa due anni, sono fuggiti da un asilo nido comunale di Piacenza, ma fortunatamente sono stati ‘recuperati’ e messi in salvo dagli agenti della polizia locale.

Pare che i due bimbi, ieri mattina, abbiano approfittato di un cancello dimenticato aperto, ma le indagini sono ancora in corso. Dopo essere usciti, hanno vagato per un po’ tra i giardinetti e la strada, fino a quando due passanti li hanno notati e hanno subito chiamato gli agenti.

Alla fine sono stati riportati all’asilo sani e salvi, ma l’assessore comunale Federica Sgorbati annuncia di voler ora fare chiarezza sull’accaduto per valutare eventuali provvedimenti.

Gli ispettori dei bus possono multare soltanto nelle corsie riservate ai mezzi pubblici

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La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che fa luce sugli accertamenti delle violazioni delle norme del codice della strada effettuate dai dipendenti di aziende del trasporto pubblico con funzioni ispettive, ai sensi dell’art. 17 comma 132 della l. n.127 del 1997.

La Corte ha sancito che gli ispettori/controllori possono accertare le violazioni in materia di circolazione e sosta limitatamente alle corsie riservate al trasporto pubblico, ex art. 6, comma 4, lett. c), del d.lgs. n. 285 del 1992, con esclusione, quindi, dell’esercizio di tali funzioni relativamente ad ogni altra area del territorio cittadino.

Ecco la sentenza
Cassazione, Sez. SECONDA CIVILE, Sentenza n.3494 del 06/02/2019 (ECLI:IT:CASS:2019:3494CIV), udienza del 27/06/2018, Presidente ORICCHIO ANTONIO Relatore COSENTINO ANTONELLO