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“L’analisi della scena del sinistro”

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In caso di incidente è bene conoscere i propri doveri e i propri diritti e cosa fare per ottenere il risarcimento. E’ questo l’obiettivo degli automobilisti ma come si deve comportare un agente della polizia locale chiamato a constatare un avvenuto sinistro? Tanti e diversi sono i protocolli amministrativi e le normative da applicare nella stesura di un verbale. Di questo e di molto altro si parlerà il 10 dicembre al Chiostro San Domenico di Cosenza nel corso della giornata di studio Anvu destinata alla polizia locale. L’evento si svolgerà con il patrocinio di Enti Pubblici e di aziende di settore,tra cui laBconsulenze main sponsor degli eventi POL ITALIA.

Alla giornata di studio prenderanno parte Adriana Tarsitano, presidente regionale e segretario nazionale Anvu, Gaetano Barione, segretario generale Anvu. I lavori saranno coordinati da Maurizio Tarantino, nucleo infortunistica della polizia provinciale di Cosenza. Relazioneranno il professore Ugo Terracciano e Vincenzo Manzo funzionario della polizia locale di Potenza.

Chi è interessato potrà iscriversi direttamente sul sito Anvu.

Gradita è la presenza in uniforme.

PROGRAMMA COMPLETO

Ore 9,00
Accreditamento partecipanti

Ore 9,30
Apertura lavori Indirizzo di saluto delle Autorità:
D.ssa Rosaria Succurro – Assessore Città di Cosenza
Ten . Dssa Adriana Tarsitano – Presidente Regionale e Segretario Nazionale ANVU
Dott. Gaetano Barione – Segretario Generale ANVU

Modera:
Ass. Capo MAURIZIO TARANTINO ( Nucleo Infortunistica  Stradale Polizia Provinciale di Cosenza )

Ore 9,45
Dr Ugo Terracciano – Responsabile del “Laboratorio Terrorismo” presso l’università di Chieti-Pescara
“ANALISI DELLA SCENA DEL SINISTRO : “ ISTITUTI GIURIDICI, PENALI E PROCESSUALI”

Ore 11,15
Coffee break

Ore 11,30
Dr Vincenzo Manzo  – Funzionario Comando di Polizia Locale – Potenza : Scena del sinistro -Protocolli operativi di intervento

Ore 13,30
Fine lavori

A seguire, pranzo conviviale per scambio auguri di Natale
Sarà consegnato attestato di partecipazione e gadget da parte della segreteria promotrice

Guidava da 50 anni senza patente

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Una automobile della polizia locale nei pressi del punto in cui un uomo è stato travolto con la sua automobile sulla statale tra i comuni di Noto e Rosolini, 26 ottobre 2019. ANSA/ FRANCESCO RUTA

Guidava da 50 anni senza patente. Per questa ragione una anziana, di 77 anni, di Pravisdomini, in provincia di Pordenone, è stata multata dalla polizia locale con una contravvenzione di 5.110 euro, oltre al fermo del veicolo.
    E’ stato scoperto soltanto dopo un tamponamento di lieve entità nel quale la donna è rimasta coinvolta insieme con altre due auto. Lo riporta il Messaggero Veneto. La donna si è difesa sostenendo di aver smarrito tanto tempo fa il documento. Lunedì mattina a Longhere (Treviso) è intervenuta la polizia locale in seguito a un tamponamento tra tre auto, una delle quali era una Suzuki sw di una signora di 77 anni la quale, alla richiesta della patente, avrebbe tentato di guadagnare tempo. I vigili però, per il Messaggero Veneto, avrebbero accertato che del permesso di guida della donna non ci sarebbe traccia.
    Intervistata dal quotidiano l’anziana ha detto: “Non capisco questo clamore, chiarirò”, ha detto. “Ma non è vero che non ce l’ho! Ora andrò a Udine a dimostrarlo”.

Usavano WhatsApp per avvertire su presenza autovelox e forze dell’ordine

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“Interrompevano e turbavano i servizi di controllo delle forze dell’ordine” attraverso lo scambio di informazioni, in maniera costante e coordinata, circa la presenza di posti di blocco sulle strade. Il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Agrigento, Paola Vetro, ha notificato nelle scorse ore un avviso di fine inchiesta a 62 indagati, quasi tutti di Canicattì, iscritti e partecipanti a un gruppo WhatsApp, denominato “Uomini immiezzu a via”, che si sarebbero avvisati a vicenda, facendo veicolare le informazioni a terze persone, della presenza di uomini delle forze dell’ordine sparsi per il territorio e di autovelox.

L’indagine è scaturita dal ritrovamento casuale del telefono cellulare di uno degli iscritti al gruppo. Nella lista degli indagati, nei cui confronti si profila la richiesta di rinvio a giudizio o la citazione diretta, anche autisti di ambulanze o di mezzi di soccorso e camionisti. Con l’avviso di conclusione delle indagini, i difensori (fra gli altri gli avvocati Calogero Lo Giudice, Luigi Troja, Calogero Meli, Paolo Ingrao e Giovanni Salvaggio) potranno provare a evitare il processo producendo memorie difensive o chiedendo un interrogatorio dei propri assistiti.  

L’addio a Rocky

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“Due occhi grandi e tanta professionalità e dolcezza. Ecco il ritratto di Rocky, il collega a 4 zampe nonché Agente Scelto in forza al Consorzio Nordest Vicentino e già protagonista di tante operazioni antidroga che purtroppo è venuto a mancare tra il dispiacere e le lacrime dei suoi conduttori e di tanti colleghi veneti e non. Aveva un gran fiuto il nostro Rocky ed era amato e benvoluto da tutti, tanto dai colleghi che hanno lavorato con lui, quanto dai pusher che in una inaspettata lettera diciamo di “condoglianze ” e nonostante Rocky abbia dato loro filo da torcere e messo loro i cosiddetti “bastoni fra le ruote”, hanno manifestato la loro solidarietà ai colleghi del consorzio vicentino, colpiti nei sentimenti di affetto per il loro bellissimo pastore tedesco ucciso da una malattia. Anche noi del Fuori Coro vogliamo rendere omaggio a questo collega a quattro zampe, questo campione di bellezza senza vanità, di forza senza arroganza e di coraggio senza crudeltà ; un campione che dell’uomo aveva tutte virtù senza averne però i vizi. Allora ciao Rocky, ormai lontano ed assente, ma mai così presente”.

A scrivere questo ricordo gli ufficiali ed agenti della Polizia Locale del “Fuori coro”, una compagine di ufficiali ed agenti della Polizia Locale appartenenti a vari Comuni d’Italia. Non siamo un gruppo politicizzato né facciamo attività sindacale, siamo solo uniti dalla passione per il nostro lavoro per il quale promuoviamo iniziative ed attività volte al riconoscimento della nostra categoria spesso sottostimata e poco apprezzata.  Abbiamo appreso da alcuni quotidiani on line della dipartita del “collega a quattro zampe “. Speriamo che queste poche parole possano farvi piacere.

Gestiva compravendita di loculi, sindaco in manette

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Il sindaco di Serracapriola (FOGGIA), Giuseppe D’Onofrio, è stato arrestato e messo ai domiciliari con le accuse di tentata concussione, concussione e abuso d’ufficio sulla base di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Foggia nell’ambito di una indagine su un sistema illecito di compravendita di loculi al cimitero.

    E’ indagato anche un imprenditore accusato di truffa aggravata e continuata che è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nelle stesse indagini due figure apicali dell’Amministrazione comunale risultano indagate. I

Il sindaco D’Onofrio, in carica dal 2016, è accusato anche di aver costretto, minacciandolo di licenziamento o di non corrispondergli indennità dovute, il Comandante della Polizia Locale ad ottenere dai carabinieri informazioni coperte da segreto investigativo, su acquisizioni documentali disposte dal P.M. presso il Comune. Avrebbe anche costretto un cittadino, destinatario di una contestazione di abusivismo edilizio, a revocare il mandato dato al proprio tecnico di fiducia e rivolgersi ad un professionista di sua fiducia.

“Il controllo su strada dei veicoli, procedure operative”. Il PolDay fa tappa ad Arnesano

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Dopo il successo di presenze del POL Meeting 2019, continuano le attività di formazione gratuite dedicate agli operatori della pubblica amministrazione e della polizia locale a firma POL ITALIA e a cura de laBconsulenze.

Il prossimo 11 dicembre, il Comune di Arnesano (Lecce) ospiterà nell’incantevole palazzo Marchesale l’incontro di formazione “Il controllo su strada dei veicoli – procedure operative”.

I saluti istituzionali saranno affidati al sindaco di Arnesano Emanuele Sollazzo e al comandante del comando provinciale dei Carabinieri Flavio Pioroni

A introdurre i lavori il commissario superiore nonché presidente IPA Bari – IPA Puglia Francesca Pierchiazzi.

Moderatore della giornata di studio Gabriele Podo, comandante della polizia locale di Arnesano.

Si entrerà nel vivo della sessione di studio con la relazione del comandante di Cimitile (Na). Luigi del Giudice approfondirà con la sua relazione il tema “La circolazione dei veicoli immatricolati all’estero: controlli e sanzioni. Gli art. 93 e 132 cds, alla luce della nuova normativa, prassi e giurisprudenza”.

“Autotrasporto nei centri abitati, ruolo delle polizie locali nel controllo. Cronotachigrafo digitale: come analizzare i dati e prove pratiche”, sarà invece l’oggetto dell’intervento di Paolo Pecorella, funzionario della polizia locale di Arezzo.

L’evento di formazione è stato curato nella fase logistica da Stefania Fanfani e dal comando della polizia locale di Arnesano, in collaborazione con IPA e Soprov.it.

Ad oggi, sponsor della giornata di studio sono le aziende Aufieri, Antonio Pellè, Sicurezza Ambiente, Selea(distribuzione TAV).

E’ possibile iscriversi alla giornata di formazione sul sito www.pol-italia.it o inviando una mail a [email protected]

Venezia sommersa vista dagli occhi di una Guardia

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E’ difficile spiegare cos’è stata la notte scorsa. Doveva essere una marea straordinaria nella sua normalità: una cosa con cui i veneziani convivono da sempre. Ai piani terreni e nei negozi si tratta di alzare i macchinari, posizionare paratie, sperare che gli impianti elettrici e gli elettrodomestici industriali siano abbastanza alti da evitare il peggio. Il Comune sa quante Guardie, Operatori Ecologici e di Protezione Civile servono per i punti più critici, le Sale Operative conoscono i ponti bassi dove i mezzi di soccorso possono avere difficoltà a passare.

Ieri non è stato così. O meglio, lo è stato fino alle 22 circa, quando un vento spaventoso, ad oltre 100 km orari, si è abbattuto sulla città già alle prese con una marea che sfiorava i 170 cm sul livello del mare- per i profani, significa quasi un metro d’acqua a San Marco e l’80% della città coperta di circa 25 cm –  ed è stato il delirio. L’acqua ha sorpassato le paratie ed invaso negozi ed appartamenti, si è abbattuta sulle strade come un fiume sradicando edicole, ombrelloni, tavoli, arredi urbani. I natanti in mezzo la laguna sono diventati marionette nelle mani del dio Nettuno, che ha pensato bene di spedirne qualcuno sulla terraferma, in piena Riva degli Schiavoni, e di sferzare le Zattere ed il lato cittadino esposto al mare con onde in grado di abbattere pontili ed ormeggi.

Nei negozi e nelle case, le pompe, si, le pompe, come sulle navi in procinto di affondare, hanno cercato di respingere l’acqua fino a quando gli impianti elettrici non sono stati raggiunti dagli schizzi ed i salvavita, attivatisi, hanno staccato la corrente, sia pubblica che privata. Al buio, con la merce che navigava all’interno, i negozianti hanno con i secchi tentato di proteggere frigoriferi ed altri impianti dal sale marino, mentre nelle strade l’acqua, ormai arrivata oltre il mezzo metro, rendeva difficile muoversi a chi tentava di raggiungere conoscenti nei guai. Non dimenticherò mai quel mio amico che, vedendomi arrivare ad aiutarlo in mezzo a tutto questo, mi si è gettato in lacrime per un abbraccio durato il tempo di una pacca sulla spalla prima di metterci assieme a spalare secchiate d’acqua fuori dalla sua attività. Per tacere dell’inquilino del pianterreno del mio palazzo, risvegliatosi con l’acqua al livello del letto, che io e mia madre abbiamo portato da noi per una doccia ed un materasso asciutto, prima di scendere, con la luce del giorno, a constatare i danni in casa.

Stamani, ancora sommersa da una nuova marea eccezionale- fermatasi a quota 140 cm, per fortuna – Venezia era l’allucinante spettacolo di una città senza locali, senza scuole, senza uffici, senza supermercati, senza negozi: ovunque, con scope e secchi,  proprietari ed affittuari erano impegnati a rimuovere l’acqua stagnante e riempire sacchi di materiale, merce e beni ormai resi inutilizzabili dall’acqua. Non c’è ristorante o albergo che non abbia avuto migliaia di danni in frigoriferi, cucine e prodotti. Non c’è negozio che non abbia impianti elettrici da sistemare. Molti dovranno rifare arredamenti ed infissi.

L’impresa più difficile, stamani, non era cacciare fuori l’acqua da un appartamento o collegare con lo scotch i fili per ridare la linea telefonica ad un albergo, ma trovare un caffè ed un tramezzino, o una tanica di candeggina per pulire i pavimenti fradici.

Ed in tutto questo, le Guardie Cittadine ed i Vigili del Fuoco, coadiuvati dalla Protezione Civile e dagli Operatori VESTA, fin dall’alba impegnati nella raccolta dei sacchi di merce danneggiata, non hanno smesso per un solo minuto di gettare l’anima nel dare soccorso alla popolazione delle zone più colpite, quelle in cui, l’acqua in casa, o nel negozio, o i danni ad attività, non erano il rischio più grave che è stato corso.

Nei prossimi giorni sono previsti altri picchi, ma nessuno come quello della notte scorsa, per fortuna.

Sono convinto che, a breve, la mia Serenissima tornerà a ruggire vittoriosa guardando dall’alto dei palazzi la sua Laguna, quella laguna che, dopo mille anni di convivenza, ieri ha voluto farci capire chi comanda.

fonte: https://ameleguardie.wordpress.com

La selezione per la polizia locale? La fa una gara di corsa

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Troppi candidati al concorso di polizia locale? Una bella corsa può fare selezione… Soprattutto tra chi non è in grado di correre i mille in almeno 4’25 secondi.

E’ accaduto qualche giorno fa a Padova, dove per accaparrarsi uno dei 22 posti da agente semplice di polizia locale, si erano candidati in più di 600, tutti di età inferiore ai 36 anni. A fare da filtro non è stato né un test di logica, né di competenze giuridiche, piuttosto la prova fisica che consisteva proprio in una corsa da mille metri in pista.

Come ha raccontato il Corriere del Veneto, l’altra mattina, quando i candidati sono stati chiamati a presentarsi in pista, quasi il 60 per cento di loro ha rinunciato.

In realtà non sappiamo bene se è stato per il timore di non riuscire a correre o perché avevano già trovato un altro lavoro. Comunque al via della prova erano solamente in 251 e oltre il 20% di loro ha fallito la prova. Il limite richiesto era di correre 2 giri e mezzo di pista in almeno 4’25”, un tempo che ogni buon runner è in grado di aggredire senza grandissima fatica, soprattutto se si tratta di correre solamente 1000 metri.

In 59 hanno fallito, così che alla fine gli ammessi alle prove scritte e orali sono stati solamente 192. Che sia stato un espediente per fare selezione? Non lo sappiamo. Ciò che il comandante Lorenzo Fontolan ha confessato al giornalista del Corriere Davide D’Attino è che il corpo di polizia locale padovano necessita di essere ringiovanito e una delle prime qualità che devono avere i giovani agenti di polizia locale è la sana e robusta costituzione… oltre alla capacità di poter correre anche in servizio se necessario. Senza contare che uno sportivo è sicuramente meno cagionevole di un sedentario… un buon insegnamento sia per i manager che per chi cerca lavoro.

Ricci è il nuovo comandante della polizia municipale

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Sarà vacante, a partire dal 1° dicembre 2019, il posto di Funzionario Responsabile del Settore Polizia Municipale a causa del pensionamento del Comandante Magg. Gianvito Vavallo.

Per tale ragione, valutati come idonei il titolo di studio posseduto e l’esperienza maturata nell’Ambito delle attività di Polizia Locale del dott. Giuseppe Ricci, il Sindaco ha provveduto, questa mattina, 12 novembre, a nominare lo stesso quale Responsabile del Settore Polizia Municipale a decorrere dalla data del 1° dicembre 2019.

Lombardia, 2,6 milioni per le polizie locali

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, ha deliberato lo stanziamento di 2,6 milioni di euro ed ha approvato i criteri per l’assegnazione di cofinanziamenti per l’acquisto di dotazione tecnico strumentale e rinnovo parco veicoli da destinare alle polizie locali.

COSA È POSSIBILE ACQUISTARE – Con il bando della Regione sarà possibile acquistare: biciclette elettriche, droni, radio portatili e veicolari, Dash cam (telecamera da cruscotto), bodycam o telecamere indossabili, defibrillatori semiautomatici portatili, metal detector portatili, fototrappole, laser scanner, simulatori auto, moto e bici professionali, materiale didattico per insegnamento della sicurezza stradale nelle scuole, autovetture ecologiche, moto e scooter destinati alle polizie locali, moto d’acqua, gommoni, motoslitte, colonnine SOS, armadi blindati per custodia armi.

PRESIDENTE FONTANA: AL FIANCO DEI NOSTRI COMUNI – “Prosegue così – ha commentato il presidente della Regione, Attilio Fontana – il nostro impegno mirato a sostenere l’azione delle Amministrazioni locali, in particolare, quelle più piccole, per aumentare ulteriormente il livello della sicurezza e, più in generale, per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Tutto ciò grazie all’importante e quotidiano lavoro messo in campo dalle donne e dagli uomini della polizia locale”

DE CORATO: A BREVE PUBBLICHEREMO BANDO – “Così come stabilito – ha detto l’assessore De Corato – abbiamo rispettato la tabella di marcia, approvando i criteri ed il finanziamento per potenziare le dotazioni strumentali delle polizie locali. Siamo ben consci dei loro sacrifici quotidiani, Regione Lombardia è sempre attenta alle loro istanze e la delibera di oggi è una ulteriore testimonianza. A breve daremo notizia del relativo avviso con le indicazioni temporali. Inviteremo i Comuni a non perdere tempo ed attivarsi per rispondere al bando”.

CRITERI – Lo stanziamento delle Regione Lombardia è così suddiviso:

500.000 euro destinati a progetti presentati dai Comuni in forma singola, con popolazione fino a 15.000 abitanti;

500.000 euro per progetti presentati dai Comuni in forma singola con popolazione oltre i 15.000 abitanti;

800.000 euro destinati a progetti presentati da 2 a 5 Enti associati (compreso il capofila), Comunità Montane e Unioni di Comuni composti da 2 a 5 Comuni;

800.000 euro destinati a progetti presentati da 6 o più Enti associati (compreso il capofila), da Comunità Montane e Unioni di Comuni composti da almeno 6 Comuni.

Il cofinanziamento è assegnato tenendo conto dei seguenti massimali:

80% del costo del progetto validato, fino ad un massimo di 20.000 euro per i Comuni singoli, dotati di un corpo o servizio di polizia locale, in organico con contratto a tempo indeterminato;

80% del costo del progetto validato, fino ad un massimo di 30.000 euro per gli Enti associati, le Comunità Montane e le Unioni di Comuni, associati per tutte le funzioni di polizia locale per un periodo non inferiore a 5 anni dotati di un corpo o di un servizio di polizia locale, in organico con contratto a tempo indeterminato.