Anci auspica la revisione del sistema di riscossione degli enti locali

“L’Anci ritiene cruciale che l’intero percorso di attuazione della riforma fiscale si svolga attraverso un’efficace concertazione. Solo in questo modo si potranno prevenire possibili squilibri e effetti indesiderati nella fiscalità dei diversi livelli di governo”.

Lo ha detto il sindaco di Novara e delegato Anci alla Finanza locale, Alessandro Canelli, ascoltato nei giorni scorsi, in rappresentanza dell’Anci, dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato in merito alla legge di delega al governo per la riforma fiscale.

In una nota diffusa sul sito ufficiale, l’Anci comunica di aver consegnato alla Commissione un documento dove in dettaglio si chiede di ripristinare l’articolo sulla fiscalità degli enti locali, stralciato nel testo ora in esame, con alcune modifiche concordate in Conferenza Unificata, indispensabili per avviare un nuovo sistema fiscale per Comuni, Città metropolitane e Province. In particolare, per le Città metropolitane si ribadisce, come chiesto da tempo, la necessità di dare attuazione ad un loro sistema di fiscalità autonomo e specifico.


L’Associazione “concorda sull’esigenza di modernizzare il sistema di rilevazione dei dati, per ridurre i fenomeni di evasione ed elusione fiscale e aumentare la capacità fiscale degli enti locali. Così come è condivisa l’opportunità che la delega offre di razionalizzare e riordinare i singoli tributi locali e di introdurre per gli enti locali la facoltà di prevedere direttamente tipologie di definizione agevolata delle proprie entrate”.

Sempre nel documento, “Anci auspica la revisione del sistema della riscossione delle entrate degli enti locali e del sistema sanzionatorio, la razionalizzazione delle entrate di carattere patrimoniale e la semplificazione degli adempimenti dichiarativi a carico dei contribuenti”.


Chiede, inoltre, “un supplemento di attenzione sull’opportunità di rivedere gli schemi di riparto del Fondo di solidarietà comunale, assicurando anche attraverso la riforma fiscale maggiori margini finanziari per i Comuni, nonché sul tema della debolezza della riscossione locale e del peso che ha il Fondo crediti di dubbia esigibilità, che ha superato i 5,5 miliardi di euro e grava soprattutto sulle grandi città e sui comuni del Centro-Sud”.

Commenta

spot_imgspot_img

Articoli correlati

Seguici

1,171FansLike

Ultimi Post