Sequestri di beni per oltre 93 milioni di euro e confische per quasi 160 milioni.
Presentata stamattina a Roma la Relazione sull’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel 2024 relativa all’analisi dei fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso.
A Palazzo Grazioli, nella sede della stampa estera, il Direttore della DIA Michele Carbone ha illustrato agli organi di stampa l’edizione appena pubblicata che, si legge in una nota stampa, “si connota per la significativa riduzione del gap temporale con il periodo di riferimento – in passato arrivato ad oltre un anno – per poter rendere disponibile un resoconto sull’andamento dell’azione antimafia “ravvicinato”, nonché relativo ad un arco diacronico maggiormente significativo, essendo adesso riferita all’intero 2024″.
Un’attenzione particolare “è stata riservata anche alle risultanze tratte dalle interdittive antimafia emesse dalle Prefetture, unitamente ai più recenti istituti giuridici rivolti al reinserimento delle aziende “contaminate” nel circuito imprenditoriale sano, graduando così l’intervento nell’ottica di un giusto bilanciamento con le regole del libero mercato e dell’occupazione”.