Violenza contro le donne, formare per prevenire

Webinar dell'Anvu per la giornata contro la violenza sulle donne. Il presidente Paci: stalking sia punibile d'ufficio. E il Sulpl (Sindacato Unitario lavoratori Polizia Locale) attiva la mail [email protected].

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In Italia ogni 72 ore una donna viene uccisa da un uomo.  Tre casi di femmincidio su quattro sono compiuti da un familiare della vittima; un parente, il partner o l’ex partner. A questa infinita strage si aggiungono – piĆ¹ o meno denunciati –   i maltrattamenti, lo stalking, le pressioni psicologiche che sono tutte violenze di genere.

ā€œCondanna della violenza di genere ma della violenza in genere perchĆ© qualunque forma di violenza ĆØ criminaleā€. A dirlo ĆØ il presidente nazionale ANVU, Silvana Paci, che ha introdotto i lavori del webinar “Chiamarlo amore non si puĆ²” organizzato in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.

ā€œDobbiamo prendere atto ā€“ ha detto Silvana Paci in apertura del suo intervento – che stiamo parlando di un’amara realtĆ , i cui numeri sono andati crescendo a seguito della forzata convivenza durante il lockdown. Solo lo scorso anno, come si evince da un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa, abbiamo avuto 91 donne morte.

Nel corpo della Polizia locale ci sono donne e uomini che hanno il preciso obbligo giuridico di intervenire quando gli episodi vengono portati alla luce e, su questo, lā€™Anvu interviene non solo sulla formazione specifica degli agenti ma anche sulla sensibilizzazione dellā€™opinione pubblica e delle forze di polizia ad ordinamento locale affinchĆ© si lavori tutti nella stessa direzione e la prevenzione divenga una dei fattori chiave per diminuire il dato numerico degli episodi di violenza contro le donne.

“In questo senso ā€“ ha dichiarato Paci ā€“, e con questi eventi, la nostra associazione non ĆØ solo vicina alla polizia locale ma vuole dimostrare vicinanza e prossimitĆ  a tutti i cittadini per rimarcare i principi cardine di una convivenza ordinata e civile. Negli anni abbiamo intrapreso percorsi diversi ed eterogenei su fenomeni gravissimi e spesso sottovalutati come il bullismo e le violenze perpetrati tramite i social network, abbiamo ricordato che vittime di violenza sono non solo le donne ma troppo spesso anche i loro figli bambini, abbiamo sollecitato le istituzioni affinchĆ© si proceda dā€™ufficio alla denuncia nei casi di stalking senza che siano le vittime a dovere sporgere formale querela e questo nonostante le tutele del Codice rosso che ha esteso i termini per la presentazione della denuncia a sei mesi. La polizia locale ā€“ ĆØ lā€™auspicio della presidente di Anvu ā€“ deve essere sempre piĆ¹ in grado di dare alle vittime di violenza un percorso di tutela e cura che dia alla donna la possibilitĆ  di difendersi e di vincere la paura di denunciare il proprio compagno, marito, convivente per timore di ripercussioni. Non ci sono solo violenze di natura fisica ma anche coercizioni psicologiche attraverso cui si vorrebbe offendere la dignitĆ  delle donne che lavorano, anche delle donne in divisa ancora oggi troppo spesso apostrofate con insulti sessisti che non hanno alcuna motivazione se non il tentativo di umiliare le donne”.
“Lā€™Anvu ā€“ ĆØ la conclusione della presidente Paci ā€“ ĆØ impegnata sul fronte della formazione e della sensibilizzazione volta sia alla prevenzione che alla repressione dei reati nella consapevolezza di quanto sia necessario unire tutta la societĆ  civile contro queste assurde e anacronistiche forme di criminiā€.


A seguire i qualificati interventi di esperti in materia. Sabrina Camera  (Criminologa ā€“ Esperta Ex Art. 80 Ord. Penitenziario) si ĆØ soffermata su  ā€œAutori, vittime ed operatori nella violenza di genereā€, l’avvocato Antonio Maria La Scala  (Presidente Nazionale Associazione di volontariato Gens Nova), Mentre di  ā€œLockdown: implicazioni psicosociali nella crisi di coppia e nei casi di violenza domestica. Strumenti di intervento e prevenzioneā€ parlato Laura Volpini  (psicologa Giuridica, Criminologa e Psicoterapeuta. Docente presso ā€œLa Sapienzaā€ UniversitĆ  di Roma) e Gianandrea Serafin(Vice Commissario di PL e Criminologo) con  ā€œVizi privati e pubbliche virtĆ¹: violenza domestica e maltrattamenti in famigliaā€.


Codice Rosso
Dal 9 agosto 2019 ĆØ in vigore “Codice Rossoā€, legge 19 luglio 2019, n.69, che ha introdotto nuovi reati e ha perfezionato i meccanismi di tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti che vede coinvolte tutte le forze dell’ordine.
In occasione della Giornata internazionale per lā€™eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, la Polizia di Stato attraverso una pubblicazione traccia il bilancio dell’applicazione della nuova normativa.

I reati piĆ¹ frequenti.
Dei quattro delitti di nuova introduzione, quello che ha fatto registrare piĆ¹ trasgressioni (1.741 dal 9 agosto 2019 allā€™8 agosto 2020), spesso sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime, ĆØ la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare (art. 282-bis cpp) o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (282-ter cpp) o la misura precautelare dellā€™allontanamento dā€™urgenza dalla casa familiare (ar. 384-bis cpp). Le regioni dove si sono registrate piĆ¹ violazioni sono la Sicilia, il Lazio ed il Piemonte. 11 reati in un anno relativi al delitto di costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis cp), altra figura introdotta dalla legge 69/2019 e volta a contrastare il fenomeno dei cosiddetti matrimoni forzati e delle spose bambine: il 36% delle vittime ĆØ risultato minorenne.


Revenge porn.
Il reato di deformazioni dellā€™aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso di nuova introduzione (art. 583-quinquies cp) prevede lā€™ergastolo se dal fatto consegua un omicidio. Dei 56 casi denunciati, il 76% hanno riguardato vittime di sesso maschile e gli autori sono al 92% uomini: segno che tali fattispecie si riferiscono ad ipotesi di reato prima inquadrate nel delitto di lesioni personali gravissime di cui allā€™art. 583, comma 2, n.4 (abrogato dalla l. 69/2019) e non riconducibili alle dinamiche uomo/donna. Ultimo reato introdotto dalla l. 69/2019 ĆØ la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, cosiddetto revenge porn (art. 612-ter cp). Dei 718 reati denunciati, lā€™81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per lā€™83% maggiorenni e per lā€™89% italiane), episodi distribuiti nellā€™anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 fattispecie. La regione che registra piĆ¹ denunce ĆØ la Lombardia, seguita da Sicilia e Campania.

DifficoltĆ  a denunciare durante il lockdown.
Nella pubblicazione presentata si  prosegue con unā€™analisi dei cosiddetti reati spia, vale a dire di tutti quei delitti che sono indicatori di violenza di genere (come lo stalking, i maltrattamenti in famiglia e le violenze sessuali). Nel periodo gennaio-settembre di questā€™anno, confrontato con lo stesso periodo del 2019, si registrano numeri inferiori rispetto a quelli dello scorso anno, che risentono evidentemente anche della difficoltĆ  di denunciare del periodo del lockdown, dove tutte e tre le fattispecie fanno registrare un calo. La fascia dā€™etĆ  piĆ¹ colpita ĆØ quella che va da 31 a 44 anni, le vittime sono italiane nellā€™80% dei casi (81% nel 2019), mentre, tra le vittime straniere, predominano quelle di nazionalitĆ  romena, anche in relazione alla maggior presenza sul territorio nazionale. Anche gli autori di tali reati hanno unā€™etĆ  compresa tra 31 e 44 anni (39%), in prevalenza sono italiani (74%) e solo il 2% sono minorenni (1% nel 2019).

Stalking e violenza domestica.
Quanto ai provvedimenti amministrativi in materia di violenza di genere, nel periodo 1Ā° gennaio-19 novembre 2020, i questori hanno emanato 1.055 ammonimenti per stalking, 956 per violenza domestica e 352 provvedimenti di allontanamento dā€™urgenza dalla casa familiare. Se il trend ĆØ in diminuzione per gli omicidi di donne nel 2019 (111) rispetto al 2018 (141), in linea con la diminuzione generale degli omicidi, una controtendenza si registra nei primi nove mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dellā€™anno scorso con un aumento del 7, 3% (88 donne uccise nel 2020 a fronte di 82 del 2019). Stesso trend in aumento se analizziamo le vittime in ambito familiare/affettivo che passano dal 68 a 77 (con un aumento del 13,2%), uccise in prevalenza da partner o ex partner (e solo per il 28% nel 2020 per mano di genitori o figli).

Liti e motivi passionali i moventi piĆ¹ frequenti.
I moventi piĆ¹ frequenti dei femminicidi sono la lite e i motivi passionali. Sia nei primi nove mesi del 2020 che nello stesso periodo del 2019, lā€™omicida ha fatto in prevalenza uso di unā€™arma impropria, come un coltello o un utensile da lavoro (martello, cacciavite, ecc.), seguono lā€™uso di unā€™arma da fuoco, lā€™asfissia/soffocamento/strangolamento, le percosse e lā€™avvelenamento. Come per i reati spia, anche per gli omicidi volontari di donne, la fascia di etĆ  piĆ¹ colpita nei primi 9 mesi del 2019 ĆØ quella tra i 31 e 44 anni, che ĆØ la stessa piĆ¹ frequente anche per gli autori. Mentre nei primi nove mesi del 2020 la fascia piĆ¹ colpita ĆØ quella delle donne over 65 che rappresentano il 30% del totale delle vittime. La parte dedicata ai femminicidi si conclude con un breve racconto delle storie riportate dalla cronaca nera di questā€™anno, perchĆ© venga conservata memoria del dolore che le morti di queste donne (e spesso dei loro figli) provocano in tutta la comunitĆ , oltre che allā€™interno delle famiglie.


Nuova app in arrivo per le forze di polizia.
Considerato che la Direzione centrale della polizia criminale, guidata dal prefetto Vittorio Rizzi, rappresenta il polo operativo per la cooperazione internazionale di polizia, il report offre anche uno spaccato sulla violenza di genere nellā€™anno del lockdown, con tendenze registrate in vari Paesi europei ed extraeuropei. La raccolta e il monitoraggio dei dati, indispensabili per tracciare le strategie di prevenzione e contrasto, richiede evidentemente un ampio ricorso alla tecnologia e la pubblicazione si chiude con lā€™anticipazione di un app, chiamata Scudo, in fase di ultima sperimentazione, di cui saranno dotate tutte le forze di polizia e che consentirĆ  di possedere tutte le informazioni utili sui precedenti interventi effettuati presso il medesimo indirizzo (presenza di minori o di soggetti con malattie psichiatriche o dipendenti da droghe o alcol, disponibilitĆ  di armi, lesioni personali subite in passato dalla vittima) e di calibrare cosƬ nel modo migliore lā€™operativitĆ .


ā€œQuesto non ĆØ amoreā€.
La campagna permanente di prevenzione ā€œQuesto non ĆØ amoreā€ e finalizzata a fornire informazioni alle donne in situazione di rischio, ĆØ giunta alla quarta edizione. Con il coordinamento nazionale della Direzione Centrale Anticrimine diretta dal Prefetto Francesco Messina, il personale della Polizia di Stato a bordo dei camper dedicati al progetto, ha incontrato negli anni migliaia di persone nelle piazze di italiane fornendo informazioni, aiuto, supporto operativo. Questā€™anno le restrizioni Covid non consentono la stessa diffusione capillare sul territorio, ma ĆØ stata ugualmente preparata la brochure del progetto e, per facilitare la diffusione in rete degli stessi messaggi di vicinanza della Polizia di Stato, ĆØ stato realizzato un video messaggio al quale ha preso parte anche il capo della Polizia ā€“ direttore generale della Pubblica sicurezza prefetto Franco Gabrielli.

App YouPol.
Come si ricorderĆ , infine, dallo scorso lockdown la app YouPol, scaricata negli anni da tantissimi cittadini sui propri smartphone, ĆØ stata estesa alle segnalazioni di violenza domestica. Ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, lā€™app ĆØ caratterizzata dalla possibilitĆ  di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato. Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma ĆØ possibile per lā€™utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. ƈ inoltre possibile dallā€™app chiamare direttamente il 113. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala operativa della Questura competente per territorio. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, ĆØ prevista la possibilitĆ  di segnalare in forma anonima.

UNO SPORTELLO AD HOC DELLA POLIZIA LOCALE
Durante il lockdown  le violenze domestiche in Italia sono aumentante. I dati del numero verde 1522 hanno evidenziato come tra marzo e giugno le violenze domestiche sono raddoppiate  rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
” La convivenza forzata – denuncia il Sulpl – ha ridotto drasticamente la possibilitĆ  da parte delle vittime di chiede aiuto per la costante presenza del partner violento all’interno dell’abitazione.
Ecco perchĆ© il Sindacato Unitario lavoratori Polizia Locale ha attivato una mail [email protected]. condividendo il seguente appello: “Se siete in difficoltĆ  a recarvi presso i Comandi, potete utilizzare altri mezzi per chiedere aiuto, rivolgevi alla polizia locale”.

vev