Home Blog Page 60

Cardinale Sepe: “I vigili urbani sono i nostri angeli custodi”

0
Napoli 21 ottobre 2017 Cerimonia di consegna del “Premio Sepe” Ph: Stefano Renna

NAPOLI – “I poliziotti municipali sono gli angeli custodi della città perché vigilano e cercano di favorire una migliore qualità di vita per i cittadini di cui c’e’ bisogno”. Lo ha detto l’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, in occasione della celebrazione per la festa del Corpo della polizia municipale. Sepe ha sottolineato come i vigili urbani di Napoli “sull’esempio di San Sebastiano, loro protettore, si aprono alla solidarietà verso gli altri e verso i poveri”. Un Corpo, quello della polizia municipale, a cui la normativa vigente affida sempre di più compiti di sicurezza.

“E’ una funzione che svolgiamo con piacere e con competenza – ha evidenziato il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito – motivo per cui ci stiamo attrezzando con strumentazioni tecnologiche allo scopo di poter meglio fronteggiare queste sfide. Siamo pronti a fare del nostro meglio per la città”. Entro la primavera – come annunciato – il corpo avrà in dotazione auto nuove dotate di strumentazioni tecnologiche per rilevare infrazioni di automobili attraverso l’impiego di telecamere. Al termine della funzione religiosa, il sindaco Luigi de Magistris, l’assessore Alessandra Clemente e il comandante Esposito hanno conferito riconoscimenti a personale della polizia municipale che, nel corso dell’anno, si e’ contraddistinto nello svolgimento del proprio lavoro. “I poliziotti municipali – ha ricordato l’assessore Clemente – sono figure a servizio della cittadinanza, dei più deboli e a servizio del diritto e delle regole. Siamo impegnati – ha aggiunto – a dare loro più strumenti legati all’organico, con la necessita’ di un concorso, e strumenti di lavoro ma oggi e’ l’occasione per ringraziarli per il lavoro che svolgono in strada e non solo, un lavoro molto difficile e teso a essere al servizio degli altri”. Alla celebrazione hanno partecipato anche il Prefetto, Carmela Pagano, i vertici delle forze dell’ordine, esponenti della magistratura e le famiglie del capitano Bruner e del tenente Cinque che hanno perso la vita il 15 maggio 2015 a Miano e a cui sarà intitolata la caserma del Comando della Polizia municipale.

Sì alla Camera per il dl semplificazione, ecco cosa cambia per la polizia locale

0

Con 310 sì, 245 no e un’astensione la Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal governo sull’articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto legge semplificazioni. 

Domani dovrebbe arrivare il via libera definitivo.

La novità più saliente che interessa la polizia locale è presente all’articolo 6

SISTRI: Viene soppresso il Sistri, Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, che sarebbe scattato il primo gennaio di quest’anno. Al suo posto arriva il nuovo sistema di tracciabilità, organizzato e gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente. Fino all’entrata in vigore del nuovo strumento è prevista l’applicazione dei meccanismi di tracciabilità tradizionali (registri di carico e scarico, formulari di trasporto e Mud).

Riforma Polizia Locale, la proposta di “A me le Guardie”

0

“A me le Guardie” ha emendato le normative proposte dal Governo in relazione alla Riforma della Polizia Locale.

A me le Guardie, nella consapevolezza che non sarà possibile discostarsi da quanto è stato presentato, ha amalgamato al meglio i punti salienti di entrambe le proposte puntualizzando quanto è di maggior interesse per la categoria : contrattazione nazionale, equipaggiamento, formazione, dignità delle qualifiche ed autonomia dal comune.

Come base hanno usato la proposta 2406 d’iniziativa dell’Onorevole  Lombardi integrata con articoli della proposta 451 dell’Onorevole  Bordonali.

MODIFICHE

IN TUTTO IL DOCUMENTO sostituire la stringa “Della Polizia Locale con le Forze di Polizia dello Stato” con “Delle Forze di Polizia dello Stato e Locali”

ART 11 COMMA 3 dopo “su indicazione del Sindaco o del Presidente della Provincia”sostituire “la qualità di pubblica sicurezza” con la “qualifica di pubblica sicurezza” ed aggiungere, prima di “entro sessanta giorni”: “con funzione limitata al territorio di competenza e validità nazionale ai fini della qualità di pubblico ufficiale in capo al singolo operatore ed al porto dell’arma in dotazione quale Agente di Pubblica Sicurezza”

ALL’ARTICOLO 11 AGGIUNGERE “COMMA 10: gli agenti ed i sovrintendenti di cui al comma 1 sono Agenti di Polizia Giudiziaria ai sensi dell’articolo 57 Cpp. Gli ispettori, i commissari ed i comandanti sono Ufficiali di Polizia Giudiziaria ai sensi del medesimo articolo. Le regioni possono prevedere con la Legge Regionale di cui all’art 14 la nomina eccezionale di Ufficiali di Polizia Giudiziaria tra il personale del ruolo Sovrintendenti”(prevedere quindi relativa modifica dell’articolo 57 con la cancellazione della dicitura “guardie di province e comuni” e l’inserimento del “personale di polizia locale” quali agenti e “ispettori, commissari e comandanti di polizia locale” quali ufficiali).

  1. ALL’ARTICOLO 11 AGGIUNGERE “COMMA 11: le qualifiche di Polizia Giudiziaria del personale di Polizia Locale hanno validità nel territorio di appartenenza. Sono prorogabili a tutto il territorio necessario per la conclusione delle operazioni di polizia iniziate nel medesimo territorio, quando, in flagranza od a seguito di indagine susseguenti un fatto costituente reato, emerga la necessità di approfondimenti od attività di cui all’articolo 55 cpp da effettuarsi nei confronti di cose o persone individuate al di fuori del territorio, in collaborazione con la Polizia Locale competente. Le qualifiche sono inoltre considerate in capo ad un appartenente che fuori territorio dovesse imbattersi nella flagranza di fatti costituenti reato.

ALL’ARTICOLO 11 AGGIUNGERE “COMMA 12”: di polizia stradale ai sensi dell’art. 12 del Codice della Strada nel territorio di competenza che deve essere equivalente al Settore di Polizia Locale  come da art. 15 comma 4 della presente legge.

ALL’ARTICOLO 12 CANCELLARE IL COMMA 7.

ALL’ARTICOLO 8 AGGIUNGERE: lettera D: su delega della competente Autorità Giudiziaria.

ALL’ARTICOLO 14 COMMA 1 AGGIUNGERE “con Legge Regionale”

ALL’ARTICOLO 14 COMMA 1 LETTERA C AGGIUNGERE “e 19 bis”

ALL’ARTICOLO 14 LETTERA F AGGIUNGERE: con particolare riguardo, anche tramite lo studio di protocolli interregionali, alla formazione tecnico-operativa degli operatori all’uso delle armi e degli strumenti di autotutela di cui agli articoli 19 e 19 bis della presente legge, nonché alla guida operativa dei veicoli in dotazione.

ALL’ARTICOLO 14 AGGIUNGERE: g) l’individuazione di apposite aree formate da comuni limitrofi e/o contigui ai fini dell’istituzione di accordi per la copertura associata degli interventi serali e notturni con almeno una pattuglia per area formata da operatori  anche appartenenti ai diversi comuni.

ALL’ARTICOLO 15 AGGIUNGERE: 4: sulla base delle aree rilevate dalla Legge Regionale di cui all’art 14, i comuni si accordano per garantire almeno la copertura del servizio nelle 24 ore ed il mutuo soccorso tra i diversi Corpi di Polizia Locale, nonché per organizzare un’unica Centrale Operativa per l’intera area, dividendosi in maniera equa le spese per il mantenimento della stessa.

ALL’ARTICOLO 17 AGGIUNGERE: 4- Il Sindaco o il presidente dell’unione eventualmente costituita o il presidente della provincia, ha una funzione di indirizzo nei confronti dell’attività del corpo. Il Comandante ha la funzione di gestione operativa al fine di attuare l’indirizzo dell’organo amministrativo. Il Comandante di Polizia Locale non può essere arbitrariamente rimosso dal suo incarico per il rilievo di una mera discrepanza tra l’indirizzo politico ed il risultato operativo. La rimozione del Comandante dal suo ruolo può avvenire solo alla luce di evidenti carenze di carattere tecnico, logistico, amministrativo e deve essere approvata dal Prefetto competente per territorio previo presa d’atto delle suindicate mancanze.

ALL’ARTICOLO 18 AGGIUNGERE: 3- sexties “ausiliari del traffico e della sosta”aggiungere l’articolo 15 della proposta Bordonali così modificato (in grassetto le modifiche): (Ausiliari del traffico e della sosta). 1. Il personale individuato ai sensi dei commi 132 e 133 dell’articolo 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127, dipende operativamente dal comando della polizia locale territorialmente competente. 2. Il personale di cui al comma 132 dell’articolo 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127, appartenente a società di gestione dei parcheggi, procede all’accertamento e alla contestazione delle violazioni di cui agli articoli 6, 7, 157 e 158 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.2. Al fine di migliorare la circolazione stradale nei centri abitati e di ottimizzare i tempi di percorrenza del trasporto pubblico locale, garantendo la libera disponibilità di vie e corsie ad esso riservate, il personale di cui al comma 1 dispone la sanzione accessoria della rimozione del veicolo del trasgressore ai sensi dell’articolo 159 del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285. Il suddetto personale accerta e contesta violazioni relative alla circolazione lungo le vie e corsie riservate a determinate categorie di utenti, nonché alle fermate e alla sosta in aree riservate a particolari categorie di utenti come disciplinate dai regolamenti comunali in tema di occupazione di spazi e aree pubbliche e collabora con il personale di Polizia Locale nella direzione del traffico all’uscita ed all’ingresso delle scuole e delle manifestazioni pubbliche. Al presente servizio possono essere adibiti previo formazione specifica i Volontari del Servizio Civile Nazionale.

ALL’ARTICOLO 19 AGGIUNGERE 1 bis il personale di polizia locale è dotato come arma individuale ed in via continuativa di pistola semiautomatica il cui modello deve essere scelto fra quelli iscritti nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo di cui all’art. 7 della legge 18 aprile 1975, n. 110, e successive modificazioni e, come arma di reparto, di arma lunga comune da sparo per i soli servizi di polizia rurale e zoofila, di sicurezza stradale ed eventuali altri servizi individuati dalla Prefettura in sede di comitato provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica (mutuato dall’attuale dm 145/87).

2 bis Con regolamento adottato dal Ministro dell’interno, da emanarsi, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988 n. 400 entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti: a) i requisiti fisici, psichici ed attitudinali richiesti per l’affidamento delle armi; b) il numero e la tipologia delle armi in dotazione; c) le modalità di tenuta e custodia delle armi di riserva ed in deposito presso i Comandi;

AGGIUNGERE L’ARTICOLO 19 BIS “STRUMENTI DI AUTOTUTELA” come da Articoli 17 e 18 della proposta Bordonali così modificati

1 Il personale della polizia locale, nello svolgimento del servizio, oltre all’arma, deve essere dotato di strumenti utili alla tutela della propria incolumità personale.

2. Le modalità di assegnazione degli strumenti di tutela e il numero minimo di ore dedicate all’addestramento sono stabiliti dalla Legge Regionale di cui all’art. 14.

  1. La Legge Regionale prevede come dotazione individuale strumenti di autotutela quali: dispositivi di contenzione per bloccare i polsi di un individuo, spray O.C., bastoni distanziatori, e come dotazione individuale o di reparto pistole ad impulsi elettrici giubbotti antitaglio, giubbotti antiproiettile,cuscini per il trattamento sanitario obbligatorio, caschi e scudi di protezione e altri dispositivi utili all’autotutela dell’integrità fisica degli operatori.
  2. Tutto il personale della polizia locale svolge il servizio in uniforme. Sull’uniforme, avente le caratteristiche previste dall’articolo 11, comma 2, lettera d), è apposto un codice identificativo univoco finalizzato a consentire la successiva e non immediata identificazione dell’operatore.
  3. L’esenzione da tale obbligo è stabilita su ordine di servizio solo in caso di svolgimento di compiti la cui specificità renda inopportuno l’uso dell’uniforme.
  4. L’uso dell’uniforme è sempre previsto per lo svolgimento di compiti istituzionali e di rappresentanza.
  5. Gli operatori della polizia locale che svolgono servizi esterni sono dotati di strumentazioni utili alla loro immediata geolocalizzazione, sono collegati permanentemente alla centrale radio per eventuale assistenza e portano indosso una telecamera per la registrazione delle operazioni in caso di svolgimento di particolari servizi.
  6. Gli operatori di Polizia Locale svolgono servizio almeno in coppia.

SOSTITUIRE L’ARTICOLO 21 CON IL MEDESIMO ARTICOLO DELLA PROPOSTA BORDONALI: (Numero unico di emergenza 112). 1. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, è disposto e disciplinato il collegamento tra il numero unico d’emergenza 112 e le sale operative dei corpi di polizia locale. 2. Entro un anno dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 1, i gestori dei servizi di telefonia adottano le misure tecniche occorrenti al trasferimento delle chiamate dirette al numero unico d’emergenza 112, provenienti dalle reti telefoniche fisse e mobili, ai centralini dei comuni sul cui territorio hanno origine, per l’inoltro delle chiamate medesime, con le necessarie informazioni, alle sale operative dei corpi di polizia locale competenti per territorio o a punti equivalenti, definiti dalle regioni. 3. Le regioni, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, adottano i provvedimenti necessari affinché tutti i corpi di polizia locale siano collegati con sale operative di cui all’art. 15 c. 4, destinate a ricevere le richieste di intervento e a coordinare il personale impiegato in servizio esterno.

ARTICOLO 22: lascio a chi è più esperto di me l’analisi del contratto che DEVE essere 1) Di diritto pubblico 2) prevedere che l’assunzione di personale con qualifica di PS e PG debba essere a tempo indeterminato, dando la possibilità di assumere quali tempi determinati i soli ausiliari. La legge già prevede la possibilità di accordi tra enti per il distacco temporaneo di agenti in caso di necessità temporanee.

ARTICOLO 23: parlano entrambi di assicurazione e tutela di vittime del dovere,anche qui, lascio la parola a chi è più esperto ma va da sé che debbano essere le stesse delle Forze di Polizia nazionali.

ARTICOLO 26 abrogare anche il dm 145/87, modificare l’articolo 57 cpp  per attuare le modifiche alle qualifiche di polizia giudiziaria in capo al personale di polizia locale.

“Siamo solo in 5 ma copriamo l’intero territorio”

0

CHERASCO – «La nostra prima missione è quella di educare le persone al rispetto delle regole, aspetto che viene prima delle sanzioni. Per questo cerchiamo di parlare con i cittadini, essere vicini e punto di riferimento»: parole di Livio Perano, comandante della Polizia municipale di Cherasco della quale il Comune ha diffuso un bilancio dell’attività 2018.

I controlli su strada hanno portato a elevare 2.761 contravvenzioni. Di queste 2.196 per superamento dei limiti di velocità, 146 per soste irregolari, 387 per mancato uso delle cinture di sicurezza, cellulari alla guida, sorpassi ove non consentito, mancanza di revisioni e assicurazione dei veicoli.

Sono state contestate anche 32 violazioni a conducenti di camion i quali, incuranti del divieto, provenienti da Pollenzo hanno percorso la provinciale del Bergoglio verso Roreto. Rispetto agli anni precedenti queste multe si sono ridotte perché la tratta è rimasta chiusa al transito in salita per lavori tra maggio e dicembre.

I vigili hanno inoltre monitorato la raccolta differenziata dei rifiuti su tutto il territorio. Otto verbali sono stati elevati ad altrettanti cittadini che non avevano pulito le deiezioni dei cani portati a passeggio. Dodici persone sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria per abusi edilizi, oltraggio, mancate autorizzazioni paesaggistiche, per aver circolato con veicoli con targa contraffatta.

«Abbiamo un organico di soli 5 effettivi – prosegue Perano –, ma cerchiamo comunque di fornire quel servizio essenziale che è la sicurezza, sia questa su strada sia rivolta alla prevenzione di reati». L’assessore delegato Massimo Rosso: «Per un territorio vasto ed eterogeneo come quello di Cherasco, oltre 82 Km quadrati, la Polizia locale necessiterebbe di molte più unità. Tuttavia, il grande impegno quotidiano dei civich e del comandante Perano permettono un controllo capillare, grazie anche alla collaborazione con le altre forze dell’ordine».

Il Tar reintegra l’ex comandante Porta

0

ROMA – Accolto dal Tribunale del lavoro il ricorso presentato dall’ex comandante generale della Polizia locale di Roma Capitale, Diego Porta, contro l’ordinanza con la quale nel marzo dello scorso anno gli veniva revocato l’incarico anticipatamente.

Il Tribunale ha inoltre disposto il reintegro di Porta allo stesso incarico o a ruolo equivalente nonché il risarcimento del danno patrimoniale.

Il giudice, si legge in una nota dell’Associazione nazionale tra comandanti ed ufficiali dei corpi di polizia municipale, ha riconosciuto in sostanza l’illegittimità della revoca anticipata di un incarico che ha durata triennale.

Ztl, Mit: accesso solo a elettriche, norma verrà cambiata

0

 Rimane ferma intenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti modificare la norma della legge di Bilancio 2019 sull’accesso alle Zone a traffico limitato delle città, per far sì che il transito sia riferito alle sole vetture elettriche e non anche a quelle ibride.

I tecnici del Mit hanno già approntato la modifica normativa necessaria che, per motivi puramente tecnici, non è potuta entrare nel decreto Semplificazioni. Il ritocco sarà comunque inserito nel primo provvedimento utile.

Si ribadisce con forza, ad ogni modo, che la misura non consente in ogni caso l’accesso di mezzi di locomozione a due o quattro ruote nelle aree pedonali dove, come stabilito dall’articolo 3 del Codice della Strada, è interdetto l’accesso a qualsiasi mezzo a motore che non sia di soccorso o per il trasporto di persone disabili.

Aci Catena, corto circuito a fuoco comando della polizia locale

0

A causa di un corto circuito di una presa elettrica, un incendio è divampato ai piani bassi della caserma di polizia municipale di Aci Catena

I due vigili urbani presenti in sede in quel momento hanno provato a staccare l’impianto elettrico e sedare le fiamme senza riuscirci, nonostante l’uso di estintori

I due agenti sono riusciti ad uscire dall’uscita di servizio perché quella principale era rimasta bloccata. Non si sono registrati feriti, la palazzina è stata evacuata.

Due proiettili per il comandante di Alghero

0

Nei giorni scorsi, due cartucce inesplose calibro 7,62 avvolte in alcuni fazzoletti di carta sono state lasciate sul parabrezza di un’auto di servizio al corpo di polizia locale di Alghero, insieme ad un biglietto che riporta i nomi del comandante Guido Calzia e del suo assistente capo Alessandro Corrias. 

Un evidente atto intimidatorio che è stato  prontamente  denunciato. Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso un uomo, con l’ombrello, che si è introdotto nell’area esterna del comando di via Mazzini per lasciare il suo biglietto di morte. 

“Un atto vile, estraneo ad ogni forma di democrazia e civile convivenza, che la città condanna con estrema fermezza”, il commento del sindaco Mario Bruno. 

Solidarietà e vicinanza al corpo della Polizia Locale è stata espressa dal  dal comitato direttivo e di tutte le delegazioni regionali dell’associazione Ancupm  “nella speranza che gli autori di questo spregevole gesto siano prontamente individuati”.

Presentato il Progetto di legge in materia di polizia locale e politiche di sicurezza

0

VENEZIA – Incardinato oggi nella Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Alessandro Montagnoli (Lega Nord), vicepresidente Claudio Sinigaglia (Partito Democratico), il progetto di legge n. 409 di iniziativa della Giunta regionale “Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza”, illustrato ai Commissari dall’Assessore regionale Cristiano Corazzari.

In estrema sintesi, tre sono gli assi portanti di questa ‘legge-quadro’. Il primo asse della riforma attiene all’organizzazione territoriale della polizia locale, e quindi alla possibilità di ridisegnare gli ambiti territoriali ottimali per l’esercizio associato delle funzioni di polizia locale e delle politiche integrate di sicurezza (distretti), adeguando e consolidando la sperimentazione dei distretti di polizia locale. È prevista anche la costituzione di presìdi tecnico-operativi nei quali convergono e da cui si diramano i flussi informativi e di comando per l’esercizio associato e coordinato delle funzioni di polizia locale, denominati Centro Operativo Distrettuale (COD) e Centro Operativo dì Area (COA). Il secondo asse riguarda l’organizzazione funzionale della polizia locale, come la ridefinizioni dei gradi e delle uniformi, nonché l’aspetto della formazione della polizia locale, tema sul quale la Commissione si è particolarmente soffermata. Il terzo asse, infine, affronta la questione del sistema regionale di politiche integrate per la sicurezza.

“Sicurezza e polizia locale sono tematiche che stanno a cuore al territorio, alla Regione e ai Sindaci – ha dichiarato a margine dei lavori della Commissione il Presidente Montagnoli – e a distanza di anni dall’avvio della sperimentazione dei distretti di polizia locale è necessario rivisitare il sistema tenendo conto di quello che è successo fino a oggi, delle esperienze positive con le associazioni di volontariato, e facendo le opportune valutazioni, anche economiche, lavorando d’intesa con il ministero dell’Interno e le forze di polizia. La fase delle audizioni sarà un momento fondamentale per l’iter approvativo di questa legge: vogliamo che il testo sia condiviso per dare risposte ai bisogni di sicurezza dei nostri cittadini coordinandoci con tutte le forze di polizia, pensando in particolare al ruolo fondamentale della nostra polizia locale. Dovremo considerare con attenzione le diverse realtà delle grandi città e dei piccoli comuni che hanno pochi vigili, e in alcuni casi nemmeno uno, e con altrettanta attenzione l’aspetto della tecnologia: la videosorveglianza, ad esempio, ha ricevuto finanziamenti, ed altri interventi possono essere finanziati dal ministro dell’interno Salvini, ma è necessario mettere in rete le diverse tecnologie per monitorare al meglio le nostre città e dare una soluzione ai problemi legati alla microcriminalità”.

“La proposta di legge presentata oggi in Commissione – ha rilevato il Vicepresidente Sinigaglia – unisce la riorganizzazione del corpo di polizia locale con il tema della sicurezza, due funzioni che andrebbero distinte, tenuto conto peraltro che la competenza regionale in materia di polizia locale riguarda la formazione, i gradi e le divise. Sul tema, inoltre, la maggioranza sta proponendo due percorsi, compreso quello del Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti sulla sicurezza integrata e controllo di vicinato: sarebbe opportuno quindi chiarire questa impostazione che rischia di ingenerare confusione. Anche nel testo della Giunta sono contenuti elementi in merito alla collaborazione con il privato sul tema della sicurezza e della formazione che vanno approfonditi. Fondamentali quindi saranno le audizioni dei portatori di interesse e dei comuni affinché si possa fare tesoro delle esperienze migliori in questo settore, un tema di fondamentale importanza, oggi, e altrettanto delicato da affrontare”.

Di seguito, sono stati approvati a maggioranza il parere alla Terza Commissione sul Pdl n. 424 di iniziativa della Giunta regionale relativo a: “Rideterminazione del termine di validità del Piano Faunistico-Venatorio regionale approvato con legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1”  e il Pdl n. 420 di iniziativa della Giunta relativo a: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante dall’acquisizione di beni e servizi per il potenziamento della rete telematica regionale”; relatore in Aula del Pdl n. 420 Il Vicecapogruppo della Lega Nord Riccardo Barbisan, correlatore la Consigliera Giovanna Negro di Veneto Cuore Autonomo.

Illustrati, infine, i Progetti di legge n. 417 (primo firmatario, il Consigliere Andrea Bassi di Centro Destra Veneto) e n. 418 (primo firmatario, il Consigliere della Lega Nord Maurizio Colman), contenenti disposizioni in materia di tutela delle prestazioni professionali, proposte che saranno riunite in un unico testo e affrontate nel corso delle prossime sedute della Commissione.

(Ansa)

Auto fantasma: in Italia sono 43mila e non pagano bollo, multe e pedaggi

0

Sulle nostre strade ci sono le cosiddette vetture fantasma, quelle che fanno quello che vogliono senza pagare nulla.

Nessuna di loro si preoccupa dei pedaggi in autostrada, delle multe e delle cartelle esattoriali, arrivando a valori di circa 120 milioni di euro all’anno. Oltretutto di tratta di evasori al 100%, che non sanno nemmeno cosa significhi essere in regola con il bollo auto e la copertura assicurativa.

Sono tutte macchine che sono intestate ai prestanome, le Forze dell’Ordine in Italia oggi sono già arrivate a quota 43mila e chissà quante ancora non sono state scoperte. Si pensa che siano almeno il doppio e che quindi anche il danno economico dovrebbe avere due volte il valore dichiarato.

Insomma, per approfondire la questione, pare che tutte le 43mila macchine che sono state beccate siano intestate solo a 300 presone, tra quelle fisiche e le società. E i prestanome che si sono dovuti presentare in Tribunale hanno lasciato a bocca aperta anche i giudici che chiedevano loro dei chiarimenti. Alcuni dei quali hanno davvero confermato di aver effettuato i passaggi di proprietà per conto di altri, cittadini italiani e stranieri, per ottenere denaro, ma somme davvero irrisorie, pari a 20 o 30 euro. Ridicoli.

I prestanome ormai svolgono quest’attività illegale praticamente come un lavoro, la loro professione. Al momento quello che si può fare non è molto. Si può impedire che questi individui continuino con le loro pratiche illecite.

Alcune procure si stanno muovendo proprio per evitare che i prestanome noti alle Forze dell’Ordine si intestino altri veicoli. Ad oggi i mezzi giuridici per riuscire a scovare e eliminare questo mare di soggetti sono veramente pochi e limitati, ma gli stessi fanno dei danni enormi. In effetti queste macchine fantasma fanno praticamente tutto quello che vogliono sulle nostre strade.

E fosse “solo” non pagare le tasse o i pedaggi. Vengono usate perrapine e furti, per trasportare droghe o persone irregolari, insomma tutto ciò che è legato alla criminalità. Purtroppo quello dei prestanome è un fenomeno che continua a dilagare, diventato come abbiamo detto una vera e propria professione.

Anche sequestrare queste macchine serve a poco, si tratta praticamente solo di vetture senza valore e la cosa più clamorosa è che molte targhe risultano pure all’interno delle banche dati del Ministero dell’Interno per essere sequestrate e confiscate, ma la Polizia non accede allo SDI. Al momento comunque qualsiasi provvedimento non riesce a bloccare il fenomeno delle auto fantasma, sembra non esserci nulla da fare.

Era stata proposta almeno un’aggravante in caso di omicidio stradale provocato da questi veicoli, ma nulla è andato in porto. I prestanome continuano quindi a fare il loro sporco lavoro e le auto fantasma a viaggiare senza alcun controllo sulle nostre strade, commettendo qualsiasi tipologia di reato.