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La Polizia Locale di Rimini arresta una giovane per spaccio

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Si è concluso con l’arresto di una giovane per detenzione ai fini di spaccio il controllo effettato ieri dal personale in borghese della Polizia Locale in un locale del territorio comunale.

“La Polizia locale – si legge in una nota stampa diffusa sul sito del Comune – ha tratto in arresto una ragazza di 20 anni sorpresa mentre cedeva ad un ragazzo una dose di MDMA all’interno del locale. Sottoposta a perquisizione personale, nel marsupio che aveva indosso sono state trovate altre 77 dosi, già confezionate, con un mix di ecstasy, MDMA, cocaina ed eroina. Tratta in arresto, è stata trattenuta in attesa di comparire questa mattina davanti al giudice del Tribunale di Rimini con rito direttissimo”.

La Polizia Provinciale di Cosenza recupera due cicogne bianche ferite

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Fondamentale per la riuscita del salvataggio la collaborazione con la LIPU di Rende e alcune aziende agricole della Sibaritide.

La Polizia Provinciale di Cosenza, sotto le direttive del comandante Maggiore Rosario Marano, ha tratto in salvo due esemplari di cicogne bianche (Ciconia ciconia) nella Piana di Sibari.

Di qualche giorno fa il salvataggio di un esemplare adulto in evidente difficoltà, in località Casoni nel territorio di Cassano all’Ionio. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia Provinciale in servizio al distaccamento di Mormanno, che ha prontamente recuperato e trasferito l’animale al Cras di Rende.

Qualche mese fa, invece, il Comandante Marano ha inviato una pattuglia del distaccamento di Corigliano-Rossano in Contrada Foggia dove una cicogna bianca adulta ferita, probabilmente a causa di un impatto con automezzi, era in notevole difficoltà non riuscendo a spiccare il volo. Gli agenti provinciali l’hanno pertanto immediatamente recuperata e trasferita al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Rende per le cure del caso.

Da sottolineare l’importante collaborazione tra la Polizia provinciale, i volontari della Lipu e alcune aziende agricole della zona, con i loro dipendenti che si sono prodigati per mettere in sicurezza gli animali in attesa dell’arrivo delle pattuglie.

Sinergie preziose, rese possibili dall’implementazione di un progetto che la Sezione provinciale della Lipu di Rende sta portando avanti dal 2003 – denominato “Cicogna bianca Calabria” – che è finalizzato a favorirne il ritorno e la nidificazione in Calabria attraverso l’apposizione di nidi artificiali sui pali e tralicci di e-distribuzione. Nell’ambito delle iniziative di questo eccezionale progetto di conservazione della natura, grazie alle interlocuzioni tra Roberto Santopaolo – delegato della LIPU di Rende e il Brigadiere capo Gianluca Congi della Polizia Provinciale – esperto in materia – il comandante Marano riesce ad avere puntualmente un quadro della situazione e a intervenire tempestivamente, come testimoniato da questi due ultimi salvataggi.

La Presidente della Provincia Rosaria Succurro ha inteso esprimere vivi apprezzamenti per le azioni di salvaguardia della cicogna bianca: «Ringrazio ancora una volta gli agenti della Polizia provinciale per gli interventi di soccorso verso la preziosa fauna selvatica della nostra vasta provincia», il commento della Presidente.

Relatori di prestigio per PolMeeting 2024

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Appuntamento al Castello Svevo di Cosenza il 16 e il 17 ottobre.

In via di ufficializzazione il programma di PolMeeting 2024, l’evento nazionale dedicato alla Polizia Locale e alla Pubblica amministrazione, che si terrà a Cosenza, nel suggestivo Castello Svevo, il 16 e il 17 ottobre.

Giunto all’XI edizione, è uno degli appuntamenti formativi più importanti dell’anno.

Il calendario ufficiale delle due giornate di seminari e workshop sarà reso noto nei prossimi giorni. Presenti a Cosenza prestigiosi relatori e specialisti di fama nazionale e internazionale.

PolMeeting coinvolgerà, come ogni anno, esponenti delle forze di Polizia Locale, responsabili degli uffici tributi e ragioneria, studenti, istituzioni.

L’evento – nato undici anni fa da un’idea del Gruppo laBconsulenze – è organizzato da Lob&Partners in collaborazione e con il patrocinio di Associazioni di categoria, Enti locali e Ordini professionali.

Ci vediamo a Cosenza.

Senzatetto francese salvato dalla PL e dai servizi sociali

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È accaduto alcuni giorni fa ad Ascoli Piceno. L’uomo è stato trovato riverso a terra, sotto l’androne di un condominio. Si tratta di una persona di nazionalità francese senza fissa dimora, la cui presenza era stata segnalata già da alcuni mesi tra i comuni di San Benedetto e Ascoli.

“Sono stati gli uomini del N.O.S.U. della polizia locale a identificarlo e soccorrerlo mentre giaceva a terra in stato confusionale, con indosso pochi indumenti, denutrito, affamato e in pessime condizioni igienico sanitarie”, si legge in una nota stampa.

“Con il tempestivo intervento di personale qualificato dei servizi sociali, Samir (nome di fantasia) è stato dapprima accompagnato presso la Caritas di Ascoli dove ha potuto finalmente lavarsi e nutrirsi. Successivamente, con l’aiuto di un interprete, Samir ha espresso  un unico desiderio, quello di tornare in Francia. A questo punto è stato dapprima accompagnato presso il locale nosocomio, dove i sanitari hanno potuto svolgere tutti gli accertamenti medici per sincerarsi che l’uomo potesse affrontare un lungo viaggio. Dimesso dall’ospedale, i servizi sociali del Comune di Ascoli Piceno si sono fatti carico dei costi di viaggio e Samir, con la collaborazione della protezione civile e locale associazione di volontariato di San Benedetto del Tronto, ha potuto prendere un treno per tornare nel suo paese di origine. Samir capisce a stento l’italiano ma prima di salire sul treno sono state ben chiare le sue parole di ringraziamento a tutti gli operatori delle istituzioni intervenute, le quali, lavorando in perfetta sinergia, gli hanno dato la possibilità di far ritorno a casa”.

Foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale de Comune.

La Polizia Provinciale salva un cucciolo di lupo nei boschi della Sila

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Provvidenziale la segnalazione di un gruppo di studenti in Scienze Naturali dell’Unical

Ferito e in forte stato di sofferenza. Così è stato trovato un cucciolo di lupo appenninico da un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze Naturali dell’Unical che, nel mentre erano impegnati in alcune attività universitarie, lo hanno localizzato all’interno di una vasca per la raccolta delle acque piovane, laddove era presumibilmente caduto da giorni in maniera accidentale.

Teatro del ritrovamento una fitta area forestale sita in Sila Grande e fuori Parco, nel comune di Casali del Manco. Proprio qui Francesco Martucci e Carmela Francesco Saullo, il dottorando Simone Rovito e il prof. Domenico Gargano hanno individuato il piccolo lupo in forte stato di disidratazione, con diverse escoriazioni e con un grave attacco di parassiti, destinato a morte certa.

Nonostante le difficoltà orografiche e l’assenza di copertura della rete telefonica, il gruppo è riuscito a contattare il Brigadiere Capo del Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza in servizio al distaccamento di San Giovanni in Fiore Gianluca Congi, segnalando l’accaduto e ricevendo i primi consigli operativi.  Sotto le direttive del Comandante Maggiore Rosario Marano, sono quindi intervenuti sul posto lo stesso Brigadiere Capo Gianluca Congi e il Luogotenente Giovanni Mancina.

L’intervento della pattuglia della Polizia Provinciale del distaccamento silano è stato celere. Il cucciolo è stato immediatamente recuperato e messo in sicurezza e, grazie ai contatti già presi con la dott.ssa Debora Giordano (responsabile CRAS Catanzaro), nel giro di un’ora è giunto nelle mani del dottor Benvenuto Antonio Salvatore, veterinario presso il parco della biodiversità – CRAS CZ (Centro Recupero Animali Selvatici), che gli ha prestato le prime cure del caso.

Agli Agenti provinciali e a tutti gli attori dell’intervento è giunto il plauso della Presidente Rosaria Succurro, per la quale «la sinergia e la professionalità messa in campo da parte di tutti gli intervenuti è stata fondamentale per salvare la vita al lupacchiotto, simbolo per eccellenza delle montagne della Sila, specie particolarmente protetta dalla legge ed elemento fondamentale per la tutela degli ecosistemi naturali e della biodiversità del nostro Paese».

Il giovane maschio di Canis lupus italicus ha circa 4 mesi di età e sarà sottoposto a tutti gli esami diagnostici necessari. L’augurio è che possa sopravvivere a questa disavventura e ritornare al più presto in natura e alla vita selvatica.

Firenze, turista “scalatore” sanzionato dalla Polizia Locale

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Sale sulla fontana del Bacco in Borgo San Jacopo mentre è in gita a Firenze con la famiglia, ma viene subito fatto scendere e sanzionato da una pattuglia della Polizia municipale.

Si tratta di un 21enne ungherese.

Alcuni giorni fa, riporta una nota stampa sul sito del Comune, “gli agenti del reparto Porta Romana in servizio sul Ponte Vecchio hanno notato il giovane ‘scalatore’ facendo scattare la sanzione da 160 euro prevista dal regolamento di polizia urbana, che è stata pagata immediatamente. Non sono stati rilevati danni né alla fontana né alla statua del Giambologna”. 

Sicurezza: turisti australiani derubati, la Polizia Locale interviene

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A Torino brutta avventura per una famiglia di turisti australiani, con un lieto fine grazie all’intervento della Polizia Locale.

Nei giorni scorsi, “nel quartiere Regio Parco – si legge in una nota stampa – una pattuglia dell’Aliquota Pronto Impiego dei Vigili urbani si è messa all’inseguimento di un veicolo con targa francese, il cui conducente era stato visto commettere diverse infrazioni al codice della strada. Dopo un breve inseguimento l’uomo ha abbandonato il veicolo in via Maddalene dandosi alla fuga a piedi. Sul posto è giunta nel frattempo anche una pattuglia del Reparto Informativo Sicurezza Integrazione che ha ispezionato il veicolo, trovandovi alcuni oggetti che potevano essere ricondotti ad una recente denuncia per il furto avvenuto su camper di turisti. Tra la refurtiva figuravano due biciclette, un computer, un tablet, una macchina fotografica e altri effetti personali per un valore di circa 25mila euro. Gli accertamenti hanno permesso rapidamente di risalire ai legittimi proprietari, una coppia di australiani con il figlio, ciclista professionista, arrivati a Torino per una breve vacanza cominciata per assistere all’arrivo del Tour de France. L’auto è stata posta sotto sequestro”. 

La Polizia Locale di Padova riprende a pattugliare i corsi d’acqua

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Dall’inizio del mese di luglio 2024 è ripartito il servizio di pattuglia e perlustrazione dei corsi d’acqua della città, con l’impiego del natante in dotazione al Corpo.

“L’equipaggio a bordo dell’imbarcazione che solca i fiumi e i canali, è affiancato lungo tutto il percorso fluviale a una pattuglia di agenti motociclisti che percorre i lungargini interessati dal controllo”, si legge in un comunicato stampa diffuso sul sito del Comune. “Questo particolare servizio consente agli operatori di polizia di vigilare efficacemente su quelle zone della città che sono difficilmente accessibili e verificabili durante il pattugliamento ordinario effettuato da terra con i veicoli di servizio. Con l’avvio della perlustrazione fluviale sono state effettuate alcune segnalazioni utili a migliorare il decoro urbano, sono stati effettuati alcuni controlli a persone e veicoli da parte degli Agenti in moto, dando un ulteriore segnale di puntuale presenza, presidio del territorio e sicurezza verso la cittadinanza”. 

Uso di materiale plastico come spartitraffico…

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L’Ufficio tecnico dell’Amministrazione comunale ha richiesto al Comando di Polizia Locale un parere sull’utilizzo di manufatti tipo new jersey e di delineatori di corsia in materiale plastico o gomma da utilizzare come spartitraffico sormontabile, anche come spartitraffico centrale. Si chiede se possa essere considerato fattibile e legittimo l’utilizzo di tali dispositivi di protezione, oppure il loro uso potrebbe creare condizioni tali da essere considerati come insidia stradale considerate le ridotte dimensioni e la difficoltà di percepire per gli utenti la loro presenza sulla strada?

Nella fattispecie in esame si evidenzia che i dispositivi proposti, cioè i delimitatori di corsia, sono concepiti per la segnalazione di corsie riservate, ai sensi dell’art. 178 del regolamento di esecuzione e di attuazione. Pertanto è da escludere categoricamente il loro impiego per la funzione di spartitraffico. In via generale si richiamano, in premessa, le disposizioni contenute nell’art. 140, c. 1 del Cds e di cui agli artt. 7, 14 e 40 dello stesso, nonché quelle di cui all’art. 139 del relativo regolamento di esecuzione e di attuazione. Si osserva, inoltre, che l’art. 3, c. 1, punto 49) del Cds definisce spartitraffico “la parte longitudinale non carrabile della strada destinata alla separazione delle correnti veicolari”. In merito all’adeguamento tecnico della strada e l’eventuale previsione di uno spartitraffico centrale, si precisa che, non rinvenendo espresso obbligo normativo all’installazione di una barriera di ritenuta stradale su strade con velocità di progetto non superiore ai 70 Km/h in conformità alla statuizione di cui all’art. 2 del decreto ministeriale 18.2.1992, resta in capo all’ente proprietario e/o gestore, ai sensi dell’art. 14 del Cds, stabilire se tale previsione sia necessaria e/o opportuna nel caso specifico. Si osserva che, qualora ritenuto necessario anche “per conferire maggiore sicurezza alla circolazione distanziando i due sensi di marcia” (v. art. 139, c. 6 del precitato regolamento), ciò potrà essere stabilito, previa analisi dei rischi per le diverse configurazioni tecniche ammesse, sulla base delle evidenze che emergono da valutazioni approfondite degli aspetti di sicurezza correlati. Sotto il profilo tecnico, lo spartitraffico centrale potrà essere, in prima istanza, individuato dalla segnaletica orizzontale, con la previsione delle due strisce affiancate continue di separazione delle corsie e delle zebrature nel caso in cui il loro distanziamento sia maggiore dei 50 cm prescritti. Potranno, inoltre, essere previsti, se del caso, dispositivi complementari, quali chiodi a larga testa, inserti e dispositivi di delineazione luminosa (v. art. 154, c. 2 e artt. 170, c. 8 e 174 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Cds).Nel caso in cui si configurino specifiche condizioni di rischio per l’utenza, al fine di tutelare la sicurezza nella circolazione stradale, come sopra precisato, potrà anche essere considerata la previsione di uno spartitraffico centrale invalicabile di opportuna larghezza e altezza , in conformità all’allegato al decreto ministeriale 21.6.2004, n. 2367 e ai requisiti prescritti dal decreto ministeriale 28.6.2011 (certificato Ce e relativa marcatura). In tale evenienza, considerate le circostanze incidentali esposte, dovrà essere considerata, altresì, l’opportunità di mitigare i rischi derivanti dalle eventuali interazioni dell’utenza con la barriera, mediante l’impiego di dispositivi di sicurezza per motociclisti in conformità alle prescrizioni di cui al decreto ministeriale 01.4.2019.

Stallo di sosta per disabili personalizzato, come procedere?

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Spettabile redazione, si chiedono delucidazioni su come il Comando scrivente si debba comportare qualora dovesse accertare l’utilizzo di uno stallo di sosta riservato per disabili “personalizzato” da parte di un soggetto portatore di disabilità e munito di contrassegno. L’ autovettura di quest’ultimo potrà essere rimossa in deroga a quanto stabilito dall’ art. 159 del Codice della strada e art. 354 del Regolamento? Si ringrazia anticipatamente per l’eventuale risposta.

L’art. 159 comma 1, lett. c) del d.lgs. 285/1992, Nuovo Codice della strada, stabilisce, tra le varie fattispecie elencate e in termini generali, la possibile rimozione di un veicolo quando la sosta sia vietata e costituisca pericolo o grave intralcio alla circolazione stradale. Il medesimo articolo al comma 3, prevede la possibilità dello spostamento del veicolo in alternativa alla rimozione del medesimo. L’art. 354 del regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice della strada del dpr 495/1992 dice che “è vietato il blocco dei veicoli destinati a servizi di polizia, anche se privati, di ambulanze, dei Vigili del Fuoco, di soccorso, nonché di quelli dei medici che si trovano in attività di servizio in situazione di emergenza, e degli invalidi, purché muniti di apposito contrassegno”.
Alla luce del combinato degli articoli sopra citati, pertanto, nel caso in cui un veicolo munito di contrassegno di parcheggio per disabili occupi senza titolo uno stallo di sosta riservato “ad personam” ad altro soggetto disabile, appare possibile applicare la procedura di cui all’art. 159, comma 3, del Codice della strada, effettuando lo spostamento del veicolo in divieto di sosta tramite un mezzo adibito alla rimozione con conseguente addebito delle spese di intervento a carico del proprietario del veicolo e con applicazione della sanzione di cui all’art. 188, comma 5, del Codice della strada.
Il veicolo deve essere spostato nelle immediate vicinanze dello stallo di sosta riservato, al fine di arrecare il minor danno possibile al soggetto disabile sanzionato. Per l’individuazione della diversa ubicazione del veicolo, l’interessato o suo delegato, dovrà rivolgersi al Comando di Polizia Locale che lo dovrà informare. Se il conducente del veicolo arriva durante le operazioni di spostamento, o prima dell’arrivo del carro attrezzi, è consentita la restituzione immediata del veicolo, ma solo dopo il pagamento delle spese di intervento all’incaricato del concessionario del servizio rimozioni. L’intervento si considera iniziato con la richiesta di intervento del carro attrezzi.