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Nuova vita per le uniformi della Polizia Locale non più utilizzate

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A Torino, le vecchie divise della Polizia Locale avranno una nuova vita grazie alla collaborazione con artigiani e artigiane locali che hanno accolto questo materiale per lavorarlo, trasformarlo e immetterlo nuovamente sul mercato grazie all’attivazione di un ‘corridoio sperimentale’ per trattare i tessili dismessi come beni e non come rifiuti.

L’iniziativa ha permesso già di recuperare più di mille capi. Per 817 è stato possibile procedere alla distribuzione tra 12 upcycler, artigiani e artigiane locali interessati a ricevere e trasformarli. Una volta rimossi tutti gli elementi identificativi, questi indumenti sono stati indirizzati a processi di upcycling per farli rivivere creando qualcosa di nuovo che possa essere riusato e riutilizzato.

A consentire la valorizzazione dei capi di abbigliamento dismessi dalla Polizia Locale un Protocollo che ha dato la possibilità di derogare in via sperimentale e temporanea alla normativa vigente in materia.

Ora l’iniziativa si amplia con l’obiettivo di coinvolgere direttamente cittadini e cittadine torinesi che fino a settembre 2025 potranno donare i propri tessili inutilizzati ad artigiani e sartorie. Anche aziende tessili e negozi di tessuti, possono aderire all’iniziativa destinando ad artigiani e artigiane locali ciò che per loro rappresenta uno scarto che non riescono internamente a valorizzare.

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Gli autovelox salvano la vita

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Nei tratti stradali con dispositivo fisso, si registra l’80% in meno di incidenti con morti e feriti.

“La velocità è una delle principali cause di incidenti stradali”. Lo ha spiegato stamattina, nel corso della puntata di “Radio anch’io”, andata in onda su Rai Radio 1 e condotta da Fabrizio Ratiglia, il Comandante della Polizia Locale di Verona e delegato Anci per la sicurezza Luigi Altamura.

“Gli autovelox sono strumenti che salvano vite”, ha detto. “Non ci dobbiamo dimenticare che dove l’autovelox è installato in forma fissa si è ridotto di oltre l’80% il numero di morti e feriti. Dobbiamo anche sfatare il mito che i sindaci possano installare dove vogliono un autovelox. C’è una procedura, che serve a tutti. Siamo noi i primi a essere tenuti a osservare le regole, ricordando anche che la velocità è una delle principali cause di incidenti stradali”.  

A Radio anch’io è intervenuto anche Santo Puccia, Direttore del Servizio Polizia Stradale: “La finalità di questi dispositivi è modificare i comportamenti e prevenire incidenti, soprattutto quelli gravi, che per via della velocità eccessiva hanno conseguenze letali”.

I numeri delle vittime di incidenti stradali, purtroppo, continuano a essere drammatici.

L’Associazione italiana familiari e vittime della strada ci ricorda che ogni anno scompare un paese di quasi quattromila persone: tante sono le vittime sulle strade italiane. Ai morti, si aggiungono trecentomila feriti e ventimila disabili gravi prodotti da questa che è “una vera e propria guerra non dichiarata”, ha commentato il conduttore Fabrizio Ratiglia.

L’Asaps ricorda, inoltre, che da inizio 2025 hanno perso la vita circa duecento pedoni. Nel weekend scorso ci sono state 29 vittime. In alcuni fine settimana, come a fine giugno, abbiamo toccato il triste record di 48 persone che hanno perso la vita sulle strade italiane. Una strage che va fermata.

Aperte le iscrizioni a PolMeeting 2025

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Sarà l’ex Palazzo della Banca d’Italia a ospitare la dodicesima edizione, in programma a Cosenza mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre.

Nato dodici anni fa, il meeting nazionale è un appuntamento attesissimo, che coinvolgerà Comandanti e agenti di Polizia Locale, dipendenti della Pubblica Amministrazione e professionisti del settore, provenienti da tutta Italia.

Due giorni di workshop e panel con importanti relatori, personalità di prestigio e i rappresentanti nazionali delle Associazioni di categoria.

Nel corso del meeting saranno affrontate tutte le materie di interesse. Un’occasione formativa importante, da non perdere.

Per registrarsi e partecipare gratuitamente:

1.    Clicca su www.straticket.it e poi su Inizia

2.    Inserisci username/email e password o crea un nuovo account (Registrati)

3.    Una volta entrato nel profilo, vai su Eventi prenotabili e clicca su PolMeeting 2025

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Ci vediamo a Cosenza.

A Cosenza il meeting nazionale della Polizia Locale

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La XII edizione si svolgerà il 22 e il 23 ottobre. PolMeeting 2025 propone formazione per la PL e la PA, incontri associativi e progetti per le scuole.

Sarà l’ex Palazzo della Banca d’Italia, in pieno centro a Cosenza, a ospitare la dodicesima edizione di PolMeeting, in programma mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre. Comandanti e agenti di Polizia Locale, dipendenti della Pubblica Amministrazione e professionisti del settore, provenienti da tutta Italia, prenderanno parte a seminari, workshop, incontri e panel tenuti da relatori e formatori su tutti i temi più importanti.

Nato dodici anni fa, il meeting è organizzato dall’agenzia di comunicazione strategica Lob&Partners, in collaborazione con Pol Italia. Un appuntamento attesissimo, che coinvolgerà anche alcune tra le università italiane più prestigiose, gli ordini professionali e le scuole cittadine. L’obiettivo è mettere a disposizione dei partecipanti la competenza di relatori di prestigio nazionale, capaci di proporre formazione specialistica ai massimi livelli.

Come oramai consuetudine, PolMeeting non sarà solo formazione. Quest’anno, in continuità con le precedenti edizioni, è previsto il progetto PolSchool per la sensibilizzazione degli studenti sul tema della sicurezza stradale. Momento emozionante sarà la consegna del Premio Pol 2025 ad agenti e comandi che si sono distinti per operazioni importanti. Lo scorso anno il riconoscimento è andato a Verona, Faenza, Monza, Rieti e Scalea, e alla Polizia Provinciale di Cosenza. Previsti, infine, incontri associativi e una importante area espositiva dedicata alle aziende del settore.

PolMeeting fa registrare da sempre numeri di assoluto rilievo, che crescono ogni anno di più. Oltre 70 relatori provenienti da tutta Italia, centinaia di studenti, migliaia di partecipanti, numerosi sponsor ed espositori. L’evento conta, inoltre, sul patrocinio delle istituzioni più importanti e la collaborazione di tutte le Associazioni nazionali di categoria.

Incontro Governo-Anci sulla sicurezza urbana

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I primi cittadini hanno sottolineato quanto sia importante “favorire l’interconnessione a livello territoriale delle sale operative della polizia locale” e in parallelo l’importanza “del rafforzamento dei corpi di polizia municipale con assunzioni a tempo determinato.

“La sicurezza urbana rappresenta una priorità per il governo e per i sindaci. Siamo a disposizione per fare la nostra parte ma occorrono risorse adeguate, politiche di sicurezza urbana integrata e soprattutto un rafforzamento della presenza del forze dell’ordine per contrastare i fenomeni che creano insicurezza nelle nostre città”. E’ questa la posizione dei sindaci e dell’Anci ribadita al termine dell’incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a cui i primi cittadini hanno chiesto “un nuovo patto nazionale per il diritto alla sicurezza dei cittadini e la vivibilità delle città italiane”.

“Le risorse da dedicare alla sicurezza urbana per il 2025 – hanno ricordato i sindaci – sono pari a 24.5 milioni di euro, risorse quindi inadeguate”.

Durante l’incontro con il ministro dell’Interno – a cui hanno partecipato il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi e i sindaci Matteo Lepore (Bologna), Daniele Silvetti (Ancona), Alessandro Canelli (Novara), Vito Leccese (Bari), Sara Funaro (Firenze) Vittoria Ferdinandi (Perugia), Roberto Lagalla (Palermo), Giacomo Possamai (Vicenza), Silvia Salis (Genova) – i primi cittadini hanno inoltre ribadito quanto sia importante “favorire l’interconnessione a livello territoriale delle sale operative della polizia locale” e in parallelo l’importanza “del rafforzamento dei corpi di polizia municipale con assunzioni a tempo determinato, sul modello della misura adottata per il reclutamento degli assistenti sociali. Serve un finanziamento stabile dello Stato e a valle di questo un obiettivo standard di servizio sulla base del rapporto fra unità di personale e popolazione residente”, ha concluso la delegazione dell’Anci.

Attività antidroga della Polizia Locale di Venezia. Denunce e sequestri

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Proseguono senza sosta i controlli antidroga della Polizia Locale, impegnata in servizi mirati sia al Lido che a Mestre. Nelle scorse settimane l’unità cinofila antidroga stanziale al Lido aveva già consentito il rinvenimento e il sequestro di consistenti quantità di sostanze stupefacenti interrate nelle microaree verdi del Gran Viale e del Lungomare Marconi.

Nel pomeriggio del 13 luglio, la Sezione di Polizia Locale del Lido ha organizzato un nuovo servizio in abiti civili per verificare la segnalata recrudescenza di spacciatori nella zona del Gran Viale e aree limitrofe. Gli operatori, supportati dal pastore tedesco Warus, verso le ore 18 hanno notato i movimenti sospetti di un soggetto magrebino, già noto agli uffici, che si spostava lungo il Gran Viale a bordo di un monopattino, effettuando evoluzioni e incontri ripetuti. Durante una sosta, gli agenti lo hanno avvicinato, precludendogli le vie di fuga, e lo hanno sottoposto al controllo del cane antidroga. L’attività dava subito esito positivo: nelle tasche dell’uomo sono state rinvenute 28 confezioni di cocaina e 9 confezioni di hashish, contenute in una scatoletta di plastica. Il soggetto è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Sempre nella stessa giornata, a Mestre, il Nucleo Cinofilo antidroga della Polizia Locale di stanza a Marghera è intervenuto in Riviera Marco Polo, dove erano state segnalate presenze sospette. L’unità cinofila ha rinvenuto, tra la vegetazione sulla sponda del canale, oltre un etto di hashish. Le attività di controllo con le unità cinofile proseguiranno nei prossimi giorni.

“Ringrazio gli agenti e le unità cinofile della Polizia Locale per l’intenso lavoro svolto quotidianamente su tutto il territorio comunale – spiega l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce – La lotta allo spaccio di stupefacenti rimane una priorità per la sicurezza e la salute della nostra comunità e l’azione sinergica tra pattuglie territoriali e unità cinofile si conferma efficace nel contrasto al fenomeno”.

Si precisa che il procedimento penale è in fase preliminare e la colpevolezza del soggetto dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.

Foto sito del Comune di Venezia

Report su passaggi con semaforo rosso e alta velocità

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La Polizia Locale di Rimini ha registrato oltre 6.800 violazioni nel 2024 e più di 3.000 nei primi sei mesi del 2025. Un dato allarmante

Nel quadro che emerge dai report forniti dalla Polizia Locale di Rimini, si evidenzia come nel 2024 si siano verificati 13incidenti per passaggio con semaforo rosso (articolo 146 del Codice della strada), che hanno causato 7 feriti. Nel 2025 (fino al 14 luglio) gli incidenti per passaggio con semaforo rosso sono stati complessivamente 7, con 7 feriti. A questi si aggiungono poi altri casi di incidenti per mancata precedenza a destra nell’incrocio semaforico (disciplinati dall’articolo 41).

Un comportamento irregolare che viene evidenziato ancora di più dalle sanzioni riportate in un altro report della Polizia Locale, dal quale emerge un numero molto significativo e pericoloso di passaggi con il rosso.

passaggi effettivi con il semaforo rosso in tutto il 2024 sono stati complessivamente 6.844, mentre quelli registrati nel 2025, fino al 30 giugno scorso, sono stati 3.380. Si tratta esclusivamente dei casi effettivi di passaggio con il rosso in cui l’autovettura ha occupato interamente l’area dell’intersezione, violazione punita dall’articolo 146 del C.d.S. e rilevata da 13 impianti di video sorveglianza, posti in differenti incroci del territorio comunale.

Le sanzioni rilevate nei servizi di prevenzione alla sicurezza stradale evidenziano anche un altro tipo di violazione che rappresenta quasi sempre la concausa di tutti gli incidenti stradali rilevati dal nucleo infortunistica: la velocità non commisurata alle condizioni della strada. Le casistiche sono differenti e vanno dal pericolo nelle ore notturne alla presenza di pedoni sulla strada, dalla poca visibilità per condizioni meteorologiche o altre ragioni fino al generico mancato controllo del veicolo. Per tutte queste circostanze pericolose, sanzionate dall’articolo 141 del C.d.S, sono state rilevate complessivamente – nel 2024 – 391 sanzioni. Un numero che nell’anno in corso, fino al 30 giugno scorso, si attesta a 166 violazioni notificate.

Rifiuti, a Catania controlli a tappeto della Polizia Locale

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Proseguono senza sosta, secondo le direttive impartite dal Comandante Peruga e dal Vice Comandante Blasco, le attività di controllo e monitoraggio sul conferimento dei rifiuti nel sistema di raccolta differenziata porta a porta nel territorio comunale di Catania.

Le operazioni, coordinate sul campo dal Commissario della Polizia Locale Lizzio, vengono svolte con regolarità in tutte le zone della città, anche mediante appostamenti in abiti civili, per contrastare efficacemente le condotte illecite e tutelare il decoro urbano. Giovedì sera le verifiche di sei pattuglie del reparto ambientale della Municipale, hanno interessato in particolare i quartieri di Cibali e Nesima, con interventi in via Rasà, via Stazzone, via Besana, via Vittorio Emanuele, via Garibaldi, via Androne, Lago di Nicito, corso Sicilia, via Ventimiglia, via Di Prima, via Filzi, piazza Montessori, via Fiorentino, via Santa Sofia Bassa, via Arese, via Casagrandi, via Cibele, via Ballo, via Passo Gravina e via Pacinotti. In queste aree sono stati elevati complessivamente 86 verbali per violazioni amministrative, ognuno dell’importo di 333 euro, nei confronti di utenti che non hanno rispettato le disposizioni relative al corretto smaltimento dei rifiuti.

Particolarmente significativo l’intervento eseguito in via Plebiscito, nei pressi della chiesa dei Cappuccini, dove – su  segnalazione della Centrale Operativa – tre pattuglie della Polizia Locale sono intervenute in seguito a una segnalazione di abbandono di beni ingombranti su suolo pubblico. Gli agenti hanno sorpreso due soggetti di nazionalità straniera nell’atto di depositare circa sei metri cubi di arredi e materiali. I due responsabili sono stati denunciati a piede libero per il reato di abbandono di rifiuti ai sensi della legge numero 137 del 2023.

L’Amministrazione comunale e la Polizia Locale ricordano che i controlli continueranno in modo sistematico su tutto il territorio cittadino, con servizi dedicati, anche in borghese, per garantire il rispetto delle norme, il decoro dell’ambiente urbano e la qualità della vita dei cittadini. (nm)

Polizia Locale di Monza: dai controlli sui saldi estivi sanzioni per 15.500 euro

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16 multe per irregolarità sul prezzo dei prodotti prima dell’avvio della stagione dei saldi

16 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 15.500 euro. È l’esito dell’intensificazione dei controlli eseguiti dall’Ufficio Tutela del Consumatore e delle Imprese della Polizia Locale di Monza sulle attività commerciali della città, in corrispondenza dell’avvio della stagione estiva dei saldi.

La tutela dei consumatori. I controlli eseguiti nei giorni scorsi sono finalizzati alla trasparenza e alla piena tutela sia dei consumatori sia di tutti i commercianti, tantissimi, che dimostrano piena conoscenza e rispetto per le norme e le prescrizioni legali in materia. Nello specifico, le verifiche eseguite dagli agenti mirano ad assicurare il rispetto delle norme che regolano le vendite promozionali, scoraggiare comportamenti scorretti e prevenire il fenomeno dei “finti saldi”. Il controllo è stato effettuato su tutto il territorio, in maniera equa, dal centro alla periferia.

La natura delle violazioni. Le verifiche eseguite dagli agenti hanno riguardato in particolare l’esposizione corretta dei prezzi, il confronto tra i listini applicati prima e dopo l’avvio dei saldi, e il rispetto delle tempistiche stabilite dalla normativa regionale. L’attenzione si è concentrata soprattutto su eventuali aumenti di prezzo artificiosi, applicati poco prima del periodo degli sconti, per rendere più allettanti le promozioni agli occhi dei consumatori.

“Intensificare questo tipo di controlli prima della stagione dei saldi – dichiara l’Assessore alla Legalità Ambrogio Moccia – significa difendere i diritti dei cittadini e garantire una concorrenza leale tra esercenti. Grazie al lavoro della Polizia Locale, contrastiamo le pratiche scorrette e promuoviamo un commercio sano, trasparente e rispettoso delle regole”.

Gli agenti della Polizia Locale continueranno a monitorare con attenzione il rispetto delle normative lungo tutto il periodo dei saldi.

Ecomafia, rapporto di Legambiente

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“Continua a crescere, impetuoso, il trend dei reati contro l’ambiente nel nostro Paese, che nel 2024 hanno oltrepassato la soglia dei 40 mila (+14,4% rispetto al 2023), per la precisione 40.590, con una media di oltre 111 al giorno, 4,6 ogni ora. Aumenta il fatturato ecocriminale, pari a oltre 9,3 miliardi di euro. Così come continuano a salire i numeri dei delitti ambientali previsti dal Codice penale, inquinamento in testa, contestati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto (971, +61,3%)”.

Lo sostiene Legambiente nell’ultimo Rapporto Ecomafia.

“Da giugno 2015, con l’entrata in vigore della legge 68, a dicembre 2024 ne sono stati accertati 6.979, con 12.510 persone denunciate, 556 arresti e 1.996 sequestri, per un valore di 1,155 miliardi di euro. La Campania guida anche nel 2024 la classifica regionale, con 6.104 reati, seguita da Puglia (4.146), Sicilia (3.816) e Calabria (3.215), territori di tradizionale insediamento mafioso, in cui si è concentrato quasi il 43% dei reati. Il ciclo del cemento è quello con il maggior numeri di illeciti penali (13.621, il 33,6% del totale), seguito dal ciclo dei rifiuti, in crescita del 19,9%, poi i crimini contro gli animali, gli incendi boschivi e i reati in danno del patrimonio culturale e archeologico del nostro Paese. Anche le filiere agroalimentari registrano numeri da record, con 46.358 illeciti penali e amministrativi. La corruzione ambientale (88 le inchieste monitorate, in aumento rispetto al 2023) fa da collante tra queste attività e gli interessi
delle mafie. Salgono a 389 i clan dell’ecomafia. Come ogni anno, la lotta all’illegalità ambientale è stata al centro delle attività dei circoli e dei Centri di Azione giuridica di Legambiente, con esposti e costituzioni di parte civile in diversi procedimenti penali”.