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A Capodanno 2025 calano gli incidenti stradali

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Lo ha reso noto oggi il ministero delle Infrastrutture. Sono state impiegate 27.200 pattuglie della Polizia stradale e dell’Arma dei Carabinieri che hanno garantito controlli capillari su tutto il territorio nazionale.

L’attività di prevenzione e vigilanza svolta a Capodanno 2025 ha portato a un calo del 21% degli incidenti stradali.

Ecco i dati diffusi dal ministero:

  • 429 incidenti stradali (rispetto ai 482 del 2024);

Nel corso dei controlli, sono state contestate 12.040 violazioni al Codice della strada, tra cui:

  • 4.134 per superamento dei limiti di velocità;
  • 538 per mancato uso delle cinture di sicurezza;
  • 153 per uso scorretto del cellulare alla guida.

In totale, sono stati decurtati 22.127 punti patente e ritirate 357 patenti di guida, così suddivise:

  • 153 per uso scorretto del cellulare;
  • 135 per guida in stato di ebbrezza alcolica;
  • 8 per guida sotto l’effetto di droghe;
  • 61 per superamento del limite di velocità di oltre 40 km/h e altre violazioni.

Sono stati sottoposti a verifiche con etilometri e precursori 6.287 conducenti, con i seguenti risultati:

  • 135 sanzioni per guida in stato di ebbrezza alcolica;
  • 8 sanzioni per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Terminata l’euforia per il Capodanno, è tempo di bilanci

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I controlli, rafforzati in particolare nelle grandi aree urbane, hanno portato in sette città a 520 denunce e 146 arresti.

Nelle scorse ore il Viminale ha voluto esprimere “un ringraziamento agli operatori delle Forze di polizia impegnati la notte di Capodanno per garantire a tutti di poter festeggiare in massima sicurezza. I controlli, che hanno riguardato l’intero Paese, sono stati rafforzati nelle aree urbane con maggior affluenza di persone. In particolare a Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo, Bologna e Firenze sono state identificate oltre 28mila persone, 520 quelle denunciate e 146 quelle arrestate”.

Il numero dei feriti nel nostro paese supera i trecento, dato peggiore degli ultimi dieci anni.

“Per 69 di questi è stato necessario il ricovero”, si legge in una nota Ansa. “A finire in ospedale tanti minorenni, 90 a fronte dei 64 dell’anno scorso. Il più piccolo, a Napoli, ha solo due anni ed è arrivato all’ospedale pediatrico Santobono con ustioni al torace e al braccio sinistro provocate dai fuochi. Guarirà in due settimane”.

“Dai dati della polizia emerge un aumento dei feriti rispetto all’anno scorso quando furono 274 con 49 ricoveri. Salgono anche i casi gravi, con prognosi superiori a 40 giorni, che sono 34 a fronte dei 27 del 2024. Fortunatamente non ci sono vittime”.

ZTL, facciamo chiarezza

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Si richiede se a seguito delle modifiche apportate dalla L. 120/2020 all’art. 201 del Codice della strada e, in particolare, al comma 1 bis, lett. g), sia legittimo utilizzare dispostivi di controllo “della durata di permanenza all’interno delle zone a traffico limitato”. Ringrazio e saluto.

E-mail firmata

Dal tenore del quesito ci sembra di comprendere che l’argomento per cui si chiede il parere sia riferibile alla fattispecie astratta relativa alla violazione della durata della permanenza di un veicolo autorizzato ad accedere a una ZTL con limite temporale.

La fattispecie in esame è riconducibile per l’aspetto regolamentare e sanzionatorio al combinato degli artt.7, comma 9 (alla luce delle modifiche apportate con il D.L. 16 giugno 2022, n. 68, convertito, con modificazioni, dalla L. 5 agosto 2022, n. 108) e 201, comma 1-bis, lett. g), del Codice della strada. Poiché il comma 9 dell’art.7 sopra citato prevede l’emanazione di un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti che disciplini la possibilità per le amministrazioni comunali di prevedere il pagamento di una somma per accedere alla ZTL anche con limiti temporali, si ritiene che nelle more della definizione del medesimo decreto non sia possibile applicare l’impianto sanzionatorio ipotizzato.

Difatti, solo con l’emanazione di tale provvedimento, che definirà i requisiti oggettivi e i criteri del sistema autorizzatorio in argomento, sarà possibile consentire l’accesso ai veicoli nelle ZTL con un limite temporale ed eventualmente sanzionare gli illeciti con l’utilizzo dei dispositivi automatici di controllo debitamente omologati e previsti per accertare le ipotesi sanzionatori di cui alla leggera g) dell’art. 201, comma 1-bis, del Codice della strada. (f.d.)

Tempi di guida e riposo, come controllare?

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Spettabile redazione, come polizia locale abbiamo da poco tempo attivato un servizio di controllo sull’autotrasporto merci conto proprio-conto terzi. Abbiamo acquistato anche il dispositivo di controllo per lo scarico dei dati crono. Vorremmo richiedere ai vostri esperti quale tipo di procedura possiamo attivare per l’acquisizione di informazioni e prove al fine del controllo dei tempi di guida e di riposo, aggiuntive a quelle dello scarico automatico dei dati cronotachigrafici. Si ringrazia per la risposta.

E-mail firmata

Per controllare il rispetto dei tempi di guida e di riposo, si applica l’articolo 36, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 165/2014. Secondo tale disposizione, un funzionario di controllo autorizzato può verificare il rispetto del regolamento (CE) n. 561/2006, analizzando i fogli di registrazione, i dati visualizzati, stampati o scaricati registrati dal tachigrafo o dalla carta del conducente ovvero, in mancanza, qualsiasi altro documento che giustifichi il mancato rispetto di una disposizione.

Per valutare se il Regolamento (CE) n. 561/2006 si applichi all’operazione di trasporto in questione, tuttavia, i funzionari di controllo possono arrivare alla verità esaminando altre informazioni di cui il conducente può essere in possesso. Ad esempio, ricevute del carburante, biglietti del traghetto ecc. Gli agenti accertatori, tuttavia, devono essere consapevoli di qualsiasi limitazione del diritto di richiedere i documenti. La mancata produzione di tali documenti non indica necessariamente che essi siano stati soppressi per coprire le infrazioni.

Alcuni documenti che possono risultare utili sono passaporto/identità, patente di guida, registrazioni/dati del tachigrafo, carta del conducente, stampe, licenza comunitaria, documenti tecnici del veicolo, certificato di formazione del conducente, documenti assicurativi, autorizzazione alla guida (se il conducente è extracomunitario), prova di smaltimento di un’infrazione storica, CMR, lettera di vettura per passeggeri e tutti i documenti associati a un carico pericoloso.

Gli agenti dovrebbero anche essere a conoscenza della nota pubblicata dalla commissione nel marzo 2023, che ribadisce l’elenco dei documenti che possono essere richiesti dagli agenti, in particolare per il controllo dei periodi di riposo settimanale regolare. Devono accettare le registrazioni dei conducenti come una versione veritiera degli eventi, a meno che non trovino ragioni per sospettare il contrario. In tal caso, i funzionari di controllo devono svolgere tutte le indagini necessarie per accertare i fatti e accertarsi dell’autenticità delle registrazioni e della conformità ai regolamenti.

I funzionari devono astenersi dal presumere la colpevolezza dei conducenti o delle imprese, a meno che non rilevino prove contrarie, anche se hanno il diritto di prendere in considerazione i risultati di precedenti controlli effettuati sui veicoli di un’impresa al momento di indirizzare le loro attività di controllo. Devono evitare di adottare un comportamento che potrebbe essere visto dai conducenti come superiore e condiscendente, e che non farebbe altro che creare barriere tra l’agente e il conducente. (f.d.)

A febbraio il Giubileo per le Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza

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Si terrà sabato 8 e domenica 9 febbraio 2025 in Piazza del Popolo a Roma e in Piazza San Pietro in Vaticano il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza.

A questo evento giubilare sono particolarmente invitati, insieme ai loro famigliari, tutti gli appartenenti alle forze militari e alle forze di polizia, la polizia locale, gli operatori di sicurezza, i veterani, le diverse associazioni militari, accademie militari, cappellanie e ordinariati militari. 

IL PROGRAMMA PREVEDE
 Sabato 8 febbraio
– h.8.00-18.00: Pellegrinaggio alla Porta Santa con la possibilità di ricevere il Sacramento della Riconciliazione nelle chiese giubilari divise per lingua
– h.15.00-17.00: Momento di benvenuto con concerto bandistico (Piazza del Popolo)

Domenica 9 febbraio
– h.10.30: S. Messa presieduta dal Santo Padre (Piazza S. Pietro)

TERMINE DELLE ISCRIZIONI: 8 gennaio 2025

Per iscriversi e partecipare all’evento >> https://iubilaeum2025.va/it/pellegrinaggio/calendario-giubileo/GrandiEventi/Giubileo-delle-Forze-Armate-Polizia-Sicurezza.html

Firenze, occupazione abusiva di suolo pubblico: blitz della Polizia Municipale

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Continuano i controlli della Polizia Municipale del capoluogo toscano in materia di occupazioni abusive di suolo pubblico, pubblicità irregolare e merce esposta illegalmente fuori dai negozi. Nell’ultima settimana sono stati effettuati ulteriori due blitz rispettivamente in zona San Lorenzo e in Oltrarno. 

Compresi questi ultimi controlli, da fine ottobre sono stati effettuati nove servizi mirati: 80 le attività controllate, 59 quelle multate, di cui 49 per violazioni relative all’occupazione del suolo pubblico, con oltre 29mila euro di sanzioni.

Il Comune fa il bilancio dell’attività in una nota diffusa sul sito ufficiale, siglata mf. Nella stessa nota fornisce i dettagli relativi agli ultimi interventi.

Il primo in ordine di tempo è avvenuto in Borgo e piazza San Lorenzo dove sono state controllate dodici attività (di cui dieci occupazioni di suolo pubblico con tavolini e sedie) e rilevato sei irregolarità. In tre casi si tratta di dehors che avevano ampliato l’area occupata rispetto alla concessione (con due verbali per ognuna relativi alle violazioni del Regolamento dehors per 400 euro e del Codice della Strada 173 euro), per uno invece sono state le piante al di fuori dello spazio consentito a far scattare la sanzione sulla base del Codice della Strada (sempre 173 euro).  Multa anche per un’attività di vendita di souvenir per la merce appesa fuori dal negozio, una stesa di piccola pelletteria, pinocchi e spade in legno, pupazzi, cappelline e bandiere con il giglio (160 euro). Gli agenti si sono poi imbattuti in un caso abbastanza particolare: un locale di somministrazione di alimenti e bevande con spazio esterno che però vendeva anche capi in pelle e che tra i tavolini esponeva manichini con indosso giacche e borse. In questo caso è scattata una multa da 1.000 euro. In questa operazione è stata impegnata una squadra di una decina di operatori della Polizia Municipale, tra ispettori e agenti, dei Reparti Mercati Rionali, Tutela del Consumatore e Polizia Amministrativa.

Qualche giorno dopo gli agenti si sono spostati in Oltrarno, per la precisione in piazza della Passera e via dello Sprone. Dodici operatori fra Polizia Amministrativa, Reparti Mercati rionali e Porta Romana hanno verificato 6 attività e in cinque casi hanno rilevato irregolarità per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico: per una si tratta di tavolini e sedie collocate in strada in modo totalmente abusivo, un’altra si era allargata rispetto a quanto previsto dalla concessione (sanzione da 400 euro per entrambe). Le rimanenti tre attività sono state sanzionate per violazione del Regolamento Dehors per difformità rispetto a quanto autorizzato come ombrelloni di colore diverso, banconi non previsti all’interno dell’occupazione e via dicendo (100 euro). Per tutte e cinque è scattata la sanzione per violazione del Codice della Strada (sempre 173 euro). Multato anche un locale pubblico perché esponeva una pubblicità di una formula per l’aperitivo sulla facciata del palazzo in barba al Regolamento di Polizia Urbana (160 euro). 

Nelle due operazioni sono state quindi controllate 18 attività con 17 sanzioni per quasi 4.500 euro. 

 

Scompare improvvisamente il luogotenente della Polizia Municipale di Cosenza, Carmine Michele Guzzo

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L’agente è venuto a mancare questa mattina a causa di un malore mentre prestava servizio nella sede del Comando di via Bendicenti.

“Una notizia che ci ha letteralmente sconvolti e che non avremmo mai voluto apprendere. La famiglia del Comune di Cosenza e quella dei vigili urbani piangono l’improvvisa scomparsa del luogotenente della Polizia municipale, Carmine Guzzo, 54 anni, venuto a mancare questa mattina a causa di un malore occorsogli mentre prestava servizio nella sede del Comando di via Bendicenti”, si legge in una nota diffusa sul sito del Comune di Cosenza, firmata da Giuseppe Di Donna.

Sono le parole del Sindaco Franz Caruso nel commentare la notizia dell’improvvisa scomparsa del luogotenente Guzzo, conosciuto negli ambienti della Polizia Municipale come Michele, oltre che con il suo vero nome, Carmine.

“Il Sindaco, che immediatamente, dopo l’accaduto, si è recato in via Bendicenti al Comando della Polizia Municipale, ha espresso il suo personale cordoglio e quello di tutta l’Amministrazione comunale, manifestando vicinanza alla moglie di Carmine Guzzo, Germana Altomare, anche lei nella Polizia Municipale, e al giovane figlio. Un commosso pensiero il primo cittadino ha rivolto anche alla sorella di Carmine Guzzo, Loredana, che fa parte sempre del Corpo della Polizia locale.

“Quel che è successo – ha detto inoltre il Sindaco Franz Caruso – è un tristissimo accadimento che priva il Comune di Cosenza e tutta la Polizia municipale di un gran lavoratore, una persona perbene, ben voluta da tutti, dalla grande disponibilità e sempre sorridente. Carmine (Michele) Guzzo – ha proseguito il primo cittadino – è stato un uomo pieno di grandi attenzioni sia nei confronti della famiglia – è stato padre e marito esemplare – ma anche verso i colleghi, nei confronti dei quali era di una generosità infinita”.

Entrò in servizio al Comune di Cosenza il 6 marzo del 1995, Sindaco Giacomo Mancini. Dopo alcuni anni alla viabilità, era stato assegnato all’ufficio riscossioni e cassa, presso il Comando di via Bendicenti, ufficio del quale era responsabile. Il padre, Vittorio Guzzo, tutt’ora vivente, è stato un ex maresciallo dei vigili urbani, adesso in pensione.

 Il cordoglio del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca 
“Esprimo, a nome di tutto il Consiglio comunale, i sentimenti del più profondo cordoglio per la scomparsa del luogotenente della Polizia Municipale Carmine Guzzo, uomo di grandi virtù e di particolare attaccamento alla famiglia e al lavoro”. Sono le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Mazzuca dopo aver appreso la notizia della scomparsa del responsabile dell’ufficio riscossioni e cassa della Polizia Locale cosentina, Carmine Guzzo. “Il luogotenente Guzzo – ha aggiunto Giuseppe Mazzuca – era ben voluto da tutti ed attendeva ai suoi compiti con scrupolo, precisione, grande spirito di abnegazione e particolare capacità di ascolto. La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente tutta la famiglia del Comune di Cosenza, i colleghi del suo ufficio e tutti gli appartenenti al Corpo della Polizia Municipale. In questo triste momento – ha concluso il Presidente del Consiglio comunale nel suo messaggio di cordoglio – giungano alla moglie, Germana Altomare, al giovane figlio e agli altri familiari, le mie più sentite condoglianze, insieme a quelle di tutto il Consiglio comunale della città di Cosenza”.

>> Foto tratta dal sito del Comune di Cosenza

In vigore dal 14 dicembre la riforma del Cds

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Tra le novità più importanti pene e sanzioni più severe per l’uso del cellulare alla guida e la guida in stato di ebbrezza. La riforma del Codice della strada è entrata in vigore da sabato scorso.

Per quel che riguarda la cattiva abitudine di usare il telefono cellulare alla guida, le sanzioni sono più dure. Multe da 250 a 1.000 euro e sospensione della patente da 15 a 60 giorni. Sanzione e durata della sospensione aumentano qualora un conducente già sanzionato dovesse commettere la stessa infrazione entro i due anni successivi.

Anche per la guida in stato di ebbrezza regole più stringenti. Chi viene trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi di alcol per litro di sangue viene punito con una multa da 543 a 2.170 euro e la sospensione della patente da tre a sei mesi. Se il tasso alcolemico è tra 0,8 e 1,5 la multa va da 800 a 3.200 euro ed è previsto l’arresto fino a sei mesi, con sospensione della patente da sei mesi a un anno; oltre 1,5 grammi la multa va da 1.500 a 6.000 euro, a cui si aggiungono l’arresto da sei mesi a un anno e la sospensione della patente da uno a due anni.

Le nuove regole in vigore da sabato scorso prevedono che a chi è condannato per un tasso alcolemico rilevato superiore a 0,8 grammi sia imposto il divieto totale di assumere alcol prima di guidare oppure l’obbligo di dotare il veicolo di un particolare dispositivo, cosiddetto “alcolock”. Si tratta di uno strumento capace di rilevare il tasso alcolemico e, di conseguenza, impedire la partenza se è fuori norma.

L’obbligo dura due anni o tre con tasso rilevato superiore a 1,5. Inoltre, se durante questo periodo il conducente viene nuovamente trovato positivo all’alcol test, le sanzioni e le pene per ogni nuova violazione sono aumentate di un terzo.

Ci sono novità anche per chi risulta positivo ai test tossicologici. Revoca della patente e impossibilità di riottenerla prima di tre anni. Le sanzioni previste vanno da 1.500 a 6.000 euro, oltre all’arresto dai 6 mesi a un anno.

Numerose altre le novità, che riguardano i monopattini, le biciclette, le multe per eccesso di velocità.

Indagine Anci: una multa su tre non viene pagata

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Agenti della Polizia municipale eseguono rilievi sul luogo dove hanno perso la vita due persone a bordo di una moto, oggi 29 Maggio 2011. Entrambi erano a bordo del mezzo senza casco ed hanno perso la vita ANSA/CESARE ABBATE/

Il 28,4% delle multe stradali non vengono pagate, dunque quasi una multa su tre. Al Sud la percentuale sale addirittura fino al 48,2%: una multa su due non viene pagata. Numeri enormi, che emergono da un’indagine realizzata Fondazione Ifel Anci per la Finanza Locale nell’ambito del Progetto riscossione.

La questione riguarda anche le entrare comunali: ogni anno in media il 15,9% della Tari, il 7,6% dell’Imu per salire fino al 17% del canone unico patrimoniale.

 Una simile difficoltà nella riscossione mette gli enti locali in una condizione delicata, che troppo spesso sfocia nel dissesto. Non poter contare su entrate certe rende impossibile programmare con efficacia ed efficienza.

Dai report emergono anche soluzioni, tra cui l’affidamento a concessionari privati.

Per approfondire visita il sito della Fondazione Ifel Anci.

Furto in centro a Torino, un arresto

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Nei giorni scorsi, durante un servizio di pattugliamento in abiti civili nelle vie del centro volto a contrastare azioni fraudolente segnalate negli ultimi giorni da alcuni commercianti, gli agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Locale di Torino, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, hanno arrestato un uomo per furto.

“Gli agenti – si legge in una nota firmata e.b. e diffusa sul sito del Comune) – avevano notato l’individuo, già conosciuto per precedenti di furto, aggirarsi con fare sospetto davanti ai vari negozi delle via Roma e Lagrange. L’uomo stazionava di fronte agli esercizi commerciali e osservava i movimenti all’interno dei vari locali. All’improvviso è entrato in un negozio di abbigliamento di via Roma, dove si è soffermato per qualche minuto.

Gli agenti lo hanno aspettato all’esterno e, quando lo hanno visto uscire dal negozio con addosso indumenti diversi da quelli indossati prima di entrare, lo hanno seguito e fermato in piazza Castello mentre cercava ancora di staccare l’etichetta dal cappotto. Dopo aver capito di essere stato scoperto, l’uomo ha opposto resistenza nel vano tentativo di aprirsi la strada per darsi alla fuga.

Il vicedirettore del negozio ha riconosciuto i capi di abbigliamento sottratti e ha fatto notare agli agenti che la linguetta metallica dell’antitaccheggio era stata manomessa, dando una spiegazione del fatto che l’uomo fosse riuscito a uscire senza fare scattare gli allarmi.

L’uomo è stato quindi accompagnato negli uffici del Comando di via Bologna per gli accertamenti di rito e, successivamente, condotto nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno su disposizione del Pubblico Ministero in attesa di processo.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva”.