Stipula una polizza assicurativa online ma è una truffa: la Polizia Locale scova i responsabili

E' successo nel territorio di Alto Reno Terme, dove gli agenti hanno avviato delle indagini risalendo ai responsabili della truffa.

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Voleva acquistare una nuova assicurazione auto e cercare la migliore offerta online, ma è stato truffato. È successo nella zona di Alto Reno Terme dove la polizia locale ha immediatamente avviato un’indagine per identificare e condannare i responsabili”.

Qualche mese fa, un residente del posto si è recato alla stazione di polizia locale per denunciare di essere vittima di una truffa: l’uomo voleva assicurare il suo veicolo.

Su Internet, era sempre alla ricerca di qualcuno che potesse fornire una polizza assicurativa ad un prezzo favorevole. Dopo aver confermato l’agenzia, ha contattato l’intermediario per richiedere un preventivo tramite il numero visualizzato on line.

Subito dopo, ha trasferito 450 euro e ha ricevuto una copia non fisica del certificato di assicurazione via e-mail e su WhatsApp. L’uomo ha quindi verificato se la sua auto fosse assicurata tramite l’app, scoprendo così che era ancora scoperta da polizza. Pensando di essere stato truffato, si è recato subito presso la stazione di polizia locale, raccontando cosa era accaduto.

Gli agenti hanno immediatamente avviato un’indagine, scoprendo che il cittadino si era imbattuto in una pagina online dell’offerta che era stata già segnalata all’ ANIA (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici).

È stato quindi effettuato un controllo elettronico sull’azienda di pubblica utilità utilizzata e sul titolare della carta prepagata che ha effettuato il pagamento, ed è stato scoperto il modus operandi del truffatore: utilizzando documenti falsi o prendendo in prestito da cittadini stranieri, attivavano utenze telefoniche mobili per adescare e raggirare le vittime e carte prepagate dove ricevere il denaro di ignari cittadini.

Al termine delle indagini sono stati deferiti all’autorità giudiziaria di competenza, in concorso fra loro, per il reato di truffa, un cittadino italiano, quale falso intermediario assicurativo, e due cittadini pakistani, tutti con precedenti di polizia specifici.

“Consigliamo sempre di diffidare da numeri di cellulari evidenziati nelle pagine internet – spiegano dalla Polizia Locale di Alto Reno – e verificare tramite la pagina dell’Ivass se lo studio intermediario o la pagina internet non sia già inserito come sito irregolare. Invitiamo tutti i cittadini a segnalare tempestivamente agli organi di polizia anche un semplice sito sospetto. In questo modo è possibile verificare e agire in fretta, aiutando i cittadini e
individuando i responsabili di possibili truffe”.