Proseguono senza sosta i controlli antidroga della Polizia Locale, impegnata in servizi mirati sia al Lido che a Mestre. Nelle scorse settimane l’unità cinofila antidroga stanziale al Lido aveva già consentito il rinvenimento e il sequestro di consistenti quantità di sostanze stupefacenti interrate nelle microaree verdi del Gran Viale e del Lungomare Marconi.
Nel pomeriggio del 13 luglio, la Sezione di Polizia Locale del Lido ha organizzato un nuovo servizio in abiti civili per verificare la segnalata recrudescenza di spacciatori nella zona del Gran Viale e aree limitrofe. Gli operatori, supportati dal pastore tedesco Warus, verso le ore 18 hanno notato i movimenti sospetti di un soggetto magrebino, già noto agli uffici, che si spostava lungo il Gran Viale a bordo di un monopattino, effettuando evoluzioni e incontri ripetuti. Durante una sosta, gli agenti lo hanno avvicinato, precludendogli le vie di fuga, e lo hanno sottoposto al controllo del cane antidroga. L’attività dava subito esito positivo: nelle tasche dell’uomo sono state rinvenute 28 confezioni di cocaina e 9 confezioni di hashish, contenute in una scatoletta di plastica. Il soggetto è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Sempre nella stessa giornata, a Mestre, il Nucleo Cinofilo antidroga della Polizia Locale di stanza a Marghera è intervenuto in Riviera Marco Polo, dove erano state segnalate presenze sospette. L’unità cinofila ha rinvenuto, tra la vegetazione sulla sponda del canale, oltre un etto di hashish. Le attività di controllo con le unità cinofile proseguiranno nei prossimi giorni.
“Ringrazio gli agenti e le unità cinofile della Polizia Locale per l’intenso lavoro svolto quotidianamente su tutto il territorio comunale – spiega l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce – La lotta allo spaccio di stupefacenti rimane una priorità per la sicurezza e la salute della nostra comunità e l’azione sinergica tra pattuglie territoriali e unità cinofile si conferma efficace nel contrasto al fenomeno”.
Si precisa che il procedimento penale è in fase preliminare e la colpevolezza del soggetto dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.