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Intervento di bonifica del territorio per la PL di Napoli

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Importante attività di bonifica condotta dal Nucleo Veicoli Abbandonati della Polizia Municipale di Napoli insieme ai Nibbio della Polizia di Stato. Nella zona di Santa Lucia gli agenti hanno rimosso trentanove veicoli nell’ambito delle attività di controllo del territorio. I veicoli erano in sosta vietata o in evidente stato di abbandono.

Le operazioni hanno interessato numerose strade nell’area del Pallonetto, via Monte di Dio, via Supportico d’Astuti, via Generale Parisi, via Egiziaca a Pizzofalcone, via Nuova Pizzofalcone, via Pallonetto a Santa Lucia, vico Solitaria e Largo Nunziatella.

“I veicoli, rimossi perché divenuti ricettacolo di rifiuti, sono stati individuati in parte dagli agenti nel corso dei servizi ordinari di controllo del territorio e in parte segnalati dai cittadini alla mail istituzionale dedicata”, si legge in una nota del Comune.

Le attività programmate proseguiranno nelle prossime settimane in tutti i quartieri cittadini.

Associazioni al Quirinale per il 25 aprile

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 24 aprile ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza del 78° anniversario della Liberazione.

Erano presenti rappresentanti del Governo, del Parlamento, autorità civili, militari e religiose.

Nel corso dell’incontro, si legge in una nota del Quirinale, il Presidente della Repubblica ha lodato “l’impegno e la determinazione che le associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”.

Polizia Locale per eventi privati

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Agenti di Polizia Locale a disposizione, con pagamento di compenso, per lo svolgimento di servizi di polizia stradale in occasione di eventi e iniziative private. È quanto prevede il nuovo regolamento approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale di Lerici (La Spezia).

L’esecutivo della cittadina ha aperto all’utilizzo a pagamento dei propri agenti a favore dei privati che intendano realizzare iniziative che potrebbero incidere sulla sicurezza della circolazione del territorio comunale. 

Tutto ciò è reso possibile da una normativa del 2017 che sdogana le prestazioni a terzi per l’espletamento di servizi in materia di sicurezza e di polizia stradale necessari allo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato che incidono sulla viabilità pubblica, con spese a totale carico degli organizzatori.

Nel regolamento sono individuate anche le prestazioni a pagamento: servizi diretti a disciplinare il traffico in occasione di iniziative commerciali, culturali e sportive che comportino una particolare affluenza di veicoli; servizi richiesti da privati, singoli o associati, in occasione di manifestazioni commerciali, culturali, sportive, ma anche servizi di scorta e di sicurezza in occasione di gare sportive e manifestazioni. Sono escluse dal regolamento le manifestazioni organizzate direttamente dall’amministrazione comunale, quelle promosse da gruppi politici, organizzazioni sindacali o di categoria, e le feste patronali, le manifestazioni religiose, e le cerimonie funebri.

Le tariffe saranno istituite e periodicamente aggiornate, i corrispettivi richiesti compenseranno il lavoro svolto dagli agenti e l’utilizzo dei mezzi e delle attrezzature di proprietà del Comune.

I privati che volessero disporre del nuovo servizio, dovranno inoltrare specifica richiesta al Comune 20 giorni prima dell’inizio dell’evento.

Tar Abruzzo: a capo della PL solo personale della PL

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Sentenza importante quella emanata nei giorni scorsi dal TAR dell’Abruzzo, che ha annullato il provvedimento di nomina del dirigente dell’avvocatura comunale a dirigente a interim del settore di Polizia Municipale.

Secondo il Tribunale, il comando può essere assunto solo da personale appartenente ai ruoli del corpo. La sentenze, inoltre, sottolinea che, mentre in deroga, il personale della Polizia Municipale può assumere incarichi in altri settori del Comune, non è consentito, al contrario, ai dirigenti comunali assumere il ruolo di Comandante della Polizia Municipale.

La sentenza è stata commentata, tra gli altri, dall’Anvu: “I dipendenti dell’Ente locale inquadrati come amministrativi (siano essi Dirigenti, Funzionari, Istruttori) non possono, ope legis, appartenere ai ruoli della Polizia Locale, ergo assumerne funzioni di nessun livello. Quindi – conclude l’associazione – un responsabile del Servizio di Polizia Locale che sia appartenente ai ruoli della Polizia Locale, anche se inquadrato in cat. C. Speriamo che sia chiaro una volta per tutte”.

A Palermo controlli nei luoghi della movida

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Panoramic view of cathedral church, of the Roman Catholic Archdiocese of Palermo in Sicily - Italy.

Gli agenti della Polizia Municipale del capoluogo siciliano nei giorni scorsi hanno effettuato verifiche ispettive in alcuni dei quartieri della vita notturna cittadina.

Durante gli incontri “gli agenti della scuola del Corpo della Polizia locale e del Pool antitruffa – Dall’analisi visiva, formale e documentale, si legge in una nota del Comune, è emerso con uno dei locali controllati “era privo del necessario nullaosta di agibilità rilasciato dalla Commissione comunale di vigilanza sui luoghi di pubblico spettacolo danzanti. Inoltre, era sprovvisto della prescritta licenza del questore (perché revocata) e di idonea documentazione relativa alla prevenzione incendi (C.P.I.) per questo tipo di attività. L’attività era anche priva dei requisiti della sorvegliabilità e conformità di locali destinati ad attività di pubblico spettacolo danzanti”.

La Polizia Municipale, alla luce delle violazioni che ha rilevato e accertato, ha contattato il pubblico ministero di turno.

“Nel corso delle operazioni – si legge ancora nella nota – gli organizzatori e parte degli avventori, compreso quanto stava avvenendo e nel tentativo di costringere gli agenti a desistere e rinunciare al sequestro, hanno messo in atto un’accesa resistenza, tanto da richiedere ausilio alla Centrale operativa. Sono giunte immediatamente sul posto due volanti della Polizia di Stato, ma essendo gli agenti arrivati ancora insufficienti a mantenere l’ordine pubblico, sia all’interno che all’esterno del locale, si richiedeva ulteriore ausilio. Solo dopo l’arrivo di altre due volanti della Polizia di Stato, si è riusciti a portare a compimento l’atto d’ufficio, nonché il sequestro dell’attività illecita e a far defluire la calca dei frequentatori”.

A Milano Polizia Locale contro le truffe agli anziani

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Nel capoluogo lombardo avviata una campagna informativa. La PL, in collaborazione con il Pool antitruffa della Procura di Milano, la Prefettura e i municipi, ha organizzato un ciclo di incontri nei quartieri. “Sono stati calendarizzati cinque appuntamenti, il primo dei quali si è svolto giovedì 13 aprile presso il Centro ricreativo Sempreverdi di via Val di Bondo”, si legge in una nota del Comune.

I prossimi saranno martedì 18 aprile alle ore 16, presso il Centro anziani di via Aldini, nel Municipio 8. Mercoledì 19 aprile, alle ore 10.15, presso la Fondazione Lu.V.I., in via Ripamonti 428. Mercoledì 3 maggio, presso la Confartigianato di viale Jenner 73, alle ore 16.30. Giovedì 11 maggio, alle ore 15.30, presso la Parrocchia Madre Teresa di Calcutta di via Fratelli Fraschini, organizzato dal Municipio 5.

Durante gli incontri “gli agenti della scuola del Corpo della Polizia locale e del Pool antitruffa – composto sia da ‘ghisa’ sia da personale della Polizia di Stato – racconteranno alcuni casi tipici di truffa di cui sono vittime, in particolare, gli anziani e le anziane, simulando vari scenari per coinvolgere direttamente i partecipanti e spiegare quali comportamenti e precauzioni adottare per difendersi dai reati e come allertare le Forze dell’ordine. Ulteriori appuntamenti saranno fissati nelle prossime settimane”.

Codice della Strada, riforma in arrivo

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Le principali novità dai monopattini ai divieti di sosta

Micromobilità, sicurezza, sosta autoveicoli sono i tre ambiti principali oggetto del nuovo codice della Strada.
Il nuovo regolamento, in elaborazione dai tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe presto vedere la luce e diventare pienamente attuativo nel 2024.
Il nuovo CdS riguarderà la circolazione dei monopattini elettrici, sempre più diffusi nelle città italiane ma attualmente senza una vera e propria normativa che ne regolamenti l’uso. In futuro i mezzi di micromobilità potrebbero essere dotati di targa specifica mentre per i conducenti potrebbe essere introdotto l’obbligo del casco.
Saranno revisionate anche le norme in materia di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, si andrà verso un inasprimento delle sanzioni che riguarderanno la patente di guida e la relativa decurtazione dei punti.
Infine, al fine di contrastare le soste selvagge, si lavorerà ad una regolamentazione più incisiva sui divieti di sosta.
Dopo 30 anni, il Codice della Strada sarà oggetto di una vera e propria revisione, l’ultima riforma strutturale è del 1992.
Le modifiche saranno frutto anche della campagna di ascolto del Ministero rivolta alle associazioni e terminata il 10 aprile.
È intenzione del legislatore modificare il Codice della strada seguendo tre principi chiave:

  • Semplicità e brevità,
  • Chiarezza nell’applicazione della legge,
  • Sanzioni giuste ed efficaci

A Venezia confermato il taser per la Polizia Locale

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Il periodo di prova si è concluso il 9 gennaio di quest’anno e l’esito è stato positivo.

La Giunta comunale di Venezia ha licenziato la proposta di deliberazione del Consiglio comunale sulla modifica del Regolamento per la disciplina dell’armamento del Corpo di Polizia Locale. Una modifica che riguarda anche l’utilizzo delle “armi comuni a impulsi elettrici” la cui sperimentazione in città era iniziata l’8 agosto dello scorso anno.

Il periodo di prova è stato positivo. Secondo l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce “nelle situazioni in cui da parte degli agenti si è reso necessario estrarre l’arma dalla fondina, la sola vista del taser ha avuto un effetto deterrente e la situazione si è risolta senza doverne fare uso”.

Le armi comuni a impulsi elettrici, dopo il periodo di sperimentazione, costituiranno dotazione di reparto in una serie di servizi: sicurezza urbana, sicurezza stradale, sicurezza di navigazione, Polizia di prossimità Centro storico e Isole e Polizia di prossimità Città di terraferma.

“Finito il periodo di prova si è resa necessaria una delibera per la modifica dell’armamento del Corpo di Polizia locale che disciplini il taser”, aggiunge l’assessore. “Si tratta di uno strumento che, tra le altre cose, garantisce una maggior sicurezza del nostro personale e svolge un forte ruolo di deterrenza nei confronti dei malintenzionati. Nella fase sperimentale ne erano previsti due in dotazione, a questi noi ne avevamo aggiunti altri due per consentire eventuali sostituzioni. Adesso con la modifica del nuovo regolamento ne verranno acquistati altri”.

Agli agenti del servizio sicurezza urbana, che si occupa del contrasto al crimine di strada, sono state anche consegnate bodycam a uso individuale che si attivano automaticamente nel momento in cui viene estratto il taser e che documentano l’azione. Per ogni operatore abilitato all’utilizzo delle armi ad impulso elettrico sono previste due sedute di addestramento ogni anno.

Nuovo codice della strada, in arrivo l’alcol interlock? L’annuncio del ministro Salvini

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L’alcol interlock potrebbe essere presto realtà.
A lanciare l’indiscrezione lo stesso ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che a Vinitaly ha annunciato di star lavorando affinché il nuovo codice della strada preveda pene più severe per chi guida ubriaco o sotto effetto di droghe.
Dopotutto, stando ai recenti report, negli ultimi 20 anni gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza sono aumentati così come è raddoppiato il numero degli incidenti causato per questo motivo dai giovani tra i 20 e i 24 anni.
Un possibile strumento per ridurre la guida in stato di ebbrezza potrebbe esser l’introduzione dell’alcol interlock.

Chiamato anche ignition interlock device (IID) oppure breath alcohol ignition interlock device (BAIID), è un dispositivo che registra il tasso alcolemico del guidatore di un veicolo a motore, funzionando in modo analogo a un piccolo etilometro e va utilizzato prima di poter avviare il veicolo e che, in caso di superamento di un certo limite, ne impedisce l’accensione o la guida. Il funzionamento del dispositivo richiede che il conducente soffi in un apposito ugello prima di avviare o continuare a utilizzare il veicolo. Se il risultato  della concentrazione di alcol è maggiore di quella prevista dal costruttore del veicolo o dalla legislazione del paese in cui esso viene utilizzato, il dispositivo impedisce l’avvio del mezzo.
L’alcol interlock si trova all’interno dell’abitacolo del veicolo ed è direttamente collegato al sistema di accensione del motore. Il dispositivo ne inibisce l’accensione, fino a quando non viene effettuato un nuovo test che soddisfi i parametri di concentrazione massima di alcool per poter procedere alla guida. A quel punto, il veicolo può essere messo in moto normalmente.

Codice degli Appalti, ecco come cambia dal 1° aprile

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Quattro i principi cardine: semplificazione, digitalizzazione, principio di risultato e fiducia

Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, il codice degli Appalti è entrato in vigore dal 1 aprile, tuttavia le disposizioni acquisiranno efficacia dal 1 luglio 2023.

Se semplificazione e digitalizzazione sono le parole d’ordine del dlgs 36/2023, due sono anche i principi fondamentali alla base del nuovo codice degli Appalti: principio del risultato e principio della fiducia.
Con il primo si persegue l’interesse pubblico primario del codice che riguarda l’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza; con il secondo si porta avanti l’azione legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici.

Ecco in sintesi le principali novità di interesse, per come sintetizzate da un documento diffuso dall’ANCI:

  • Responsabile Unico di Progetto: il RUP diventa il responsabile unico del progetto per le fasi di programmazione, progettazione, affidamento e per l’esecuzione di ciascuna procedura soggetta al codice. È previsto che possa essere nominato tra i dipendenti assunti anche a tempo determinato della stazione appaltante o dell’ente concedente;
  • Subappalto: nel recepire i rilievi della Corte di Giustizia e dalla Commissione UE, è consentito il subappalto senza limiti percentuali e il c.d. subappalto a cascata, permettendo tuttavia ai funzionari pubblici di limitare tali possibilità, proprio in ossequio ai principi di fiducia e risultato, inserendo nel documento di gara motivazioni specifiche;
  • Conflitto di interesse: le stazioni appaltanti adottano misure adeguate per individuare, prevenire e risolvere ogni ipotesi di conflitto di interesse nello svolgimento delle procedure di aggiudicazione ed esecuzione degli appalti e delle concessioni;
  • Opere di interesse locale o statale: nel caso di opere pubbliche di interesse locale o di interesse statale per le quali non è richiesto il parere del CSLP o del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche, la stazione appaltante o l’ente concedente trasmette il progetto alle autorità competenti per la VIA;
  • Progettazione in materia di lavori pubblici: sono stati semplificati i livelli di progettazione che diventano due: progetto di fattibilità tecnico-economica e progetto esecutivo;
  • Appalto integrato: è prevista la possibilità di affidare la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato. Tale facoltà non può essere esercitata per gli appalti di opere di manutenzione ordinaria. La norma è efficace dal 1° luglio 2023 e dunque in continuità con la proroga al 30 giugno 2023 della sospensione del divieto di appalto integrato (previsto dall’articolo 59 del decreto legislativo n. 50/2016), già disposta dal dl 77/2021.
  • Affidamento diretto: per servizi e forniture, ivi inclusi servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione, la soglia limite è quella di importo inferiore a 140.000.00 euro; negoziata senza bando possibile per importi da 140.000,00 fino a 215.000,00 (750.000,00 per appalti di servizi sociali e assimilati), previa consultazione di almeno 5 operatori economici. Per i lavori, invece, la soglia per affidamenti diretti è fissata ad importi inferiori a 150.000,00 euro. È prevista la procedura negoziata, senza bando, per lavori da 150.000,00 euro fino a 1 mln di euro e da 1 mln di euro fino a 5,382 mln di euro, con numero di operatori da invitare, rispettivamente da 5 a 10. Inoltre, per l’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 1 milione di euro e fino 5,382 milioni di euro è fatta salva la possibilità di procedere con gara ad evidenza pubblica senza necessità di motivazione.
  • Revisione prezzi: nelle procedure di affidamento obbligo di inserimento delle clausole di revisione prezzi che si attivano per variazioni del costo dell’opera, della fornitura o del servizio, in aumento o in diminuzione, superiori al 5% dell’importo complessivo e operano nella misura dell’80% della variazione stessa, in relazione alle prestazioni da eseguire in maniera prevalente
  • Qualificazione SA e CC: prevista la qualificazione per procedure di importo superiore alle soglie per l’affidamento diretto di forniture e servizi e per importi superiori a 500.000 euro per l’affidamento di lavori. Il sistema di qualificazione entrerà in vigore il 1° gennaio 2024. In sede di prima applicazione, le stazioni appaltanti delle Unioni di comuni, costituite nelle forme previste dall’ordinamento, delle Provincie e delle Città metropolitane, dei Comuni capoluogo di provincia e delle Regioni sono iscritte nell’elenco ANAC delle stazioni appalti qualificate con riserva. Le succitate stazioni appaltanti devono presentare domanda di scrizione con riserva agli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate a partire dal 1° luglio 2023, così da prestare ausilio in favore di altre SA non qualificate. Le stesse, a decorrere dal 1°gennaio 2024 dovranno presentare domanda per l’iscrizione a regime nei medesimi elenchi. L’iscrizione con riserva ha una durata non superiore al 30 giugno 2024. È previsto l’utilizzo di piattaforme digitali come elemento premiante fino al 31 dicembre 2023. Diventa requisito fisso la disponibilità di piattaforme digitali di approvvigionamento dal 1° gennaio 2024
  • Procedura di affidamento SA non qualificate: Le stazioni appaltanti non qualificate consultano, su una apposita sezione del sito istituzionale dell’ANAC, l’elenco delle stazioni appaltanti qualificate e delle centrali di committenza qualificate. In caso di mancata risposta da parte di una SA/CC qualificata, entro 10 gg dalla richiesta effettuata dalla SA non qualificata, tale richiesta si intende accolta. 4 In caso di risposta negativa, la SA non qualificata si rivolge ad ANAC che, entro 15 giorni dalla richiesta, assegna d’ufficio la procedura ad una SA qualificata.

GLI STEP

Le nuove regole a burocrazia semplificata saranno operative in tre fasi:
il 1 aprile è prevista la vigenza della norma,
il 1 luglio l’operatività,
il 1° gennaio 2024 la digitalizzazione degli appalti.

In allegato – DLGS 36/2023