Fa molto discutere la lettera di protesta inviata dal SAP, Sindacato autonomo della polizia, al prefetto Lamberto Giannini.

Nella nota si richiede un chiarimento in merito alla fornitura di mascherine ffp2 nelle questure di alcuni comuni del nord e sud Italia. “Non si conoscono le ragioni sottese all’acquisto di mascherine di un colore che dovrebbe apparire prima facie non consono alla nostra Amministrazione”.

I dispositivi di sicurezza di colore rosa, secondo quanto riportato, risultano non conformi ed eccentrici “ la rilevanza delle funzioni svolte dalla Polizia di Stato impone all’Amministrazione di preservare il decoro dei propri operatori, evitando che gli stessi siano comandati a svolgere attività istituzionale con dispositivi di protezione di un colore che risulta eccentrico rispetto all’uniforme”.

Il segretario generale cita la circolare del 29 ottobre 2019 nella quale il Capo della Polizia aveva avvertito tutti gli operatori di non indossare capi non conformi al regolamento, che avrebbero potuto ledere l’immagine dell’Istituzione.

La nota si conclude con la richiesta di un intervento immediato al fine di assicurare che i Poliziotti ritornino a prestare servizio con mascherine conformi con i colori dell’uniforme, evitando dispositivi di altre tinte o “con eventuali decorazioni da ritenere assolutamente inopportuni soprattutto se acquistati e forniti dall’Amministrazione”.

La fornitura di mascherine di un colore diverso dal bianco, azzurro, blu o nero ha suscitato indignazione tra i poliziotti e molto clamore tra i civili, diventando in poche ore un caso nazionale.