Pressing dell’Ue all’Italia per dare più tutele a polizia locale

BRUXELLES – Resta alta la pressione del Parlamento europeo sul governo italiano per chiedere che i corpi della polizia municipale siano equiparati alle altre forze dell’ordine in termini di contratto, tutele e formazione.

La commissione Petizioni dell’Eurocamera, secondo quanto reso noto oggi dalla sua presidente Cecilia Wikstroem, invierà nelle prossime settimane una lettera “molto franca” al governo e al Parlamento italiano chiedendo di porre rimedio alla “discrepanza” di trattamento attualmente esistente fra le forze di polizia ed esaminerà anche la possibilità d’inviare una delegazione in Italia per indagare sulla questione.

Si tratta della seconda lettera spedita da Bruxelles a Roma nell’ultimo anno in seguito alle petizioni depositate fra il 2016 e il 2017 da CSA Dipartimento di polizia locale-Ospol e dall’assistente scelto della polizia locale di Viadana (Mantova) Piero Boldrini, ferito mentre era in servizio e trovatosi, come ha denunciato luji stesso, “senza tutele”.

A questi si è aggiunta a fine 2017 anche la sigla Sulpl con una terza petizione. “Dobbiamo chiedere di ridare i diritti ai 60mila poliziotti locali italiani che sono trattati ingiustamente”, ha detto Wikstroem che si è impegnata a parlare personalmente del tema anche al presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani. “Il contratto di governo cita espressamente il tema della polizia locale”, ha ricordato l’eurodeputata Eleonora Evi (M5S), riconoscendo però che finora “è stato fatto poco”. A favore della causa della polizia locale si sono espressi anche gli eurodeputati Alberto Cirio (FI) e Patrizia Toia (Pd).

(ansa)

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