Congresso Sulpl: la polizia locale deve dipendere dai sindaci

 RICCIONE – “La Lega non ha le idee ben chiare, in quanto non ha compreso che noi chiediamo un contratto di natura pubblica e non di entrare nella Legge 121. 

La Polizia Locale deve dipendere dai sindaci e non dal Viminale. Questo esecutivo deve smettere di dare ascolto al Ministero dell’interno e non deve permettere alle “manine” di continuare ad intervenire sulle Leggi relative alla Polizia Locale”.

Diretto e fulmineo, Mario Assirelli, segretario generala e Sulpl, in occasione della 23°edizione del convegno nazionale del sindacato degli agenti della polizia locale, svoltosi a Riccione lo scorso fine settimana.

Messaggio forte e chiaro quello inviato al ministro degli Interni Matteo Salvini: giù le mani dalla polizia locale.

Grande la partecipazione alla tre giorni, più di 2000 gli agenti provenienti da tutta Italia.

Corsi di formazione professionale gratuita, formazione sindacali e dibattiti politici hanno registrato il tutto esaurito.

Durante la tavola rotonda,  moderata dal Luca Branda sindaco di Sant’Agata d’Esaro, hanno partecipato il sottosegretario alla Giustizia Morrone, il Consigliere di Palazzo Chigi, nonché assessore alla Sicurezza del Comune di Sesto San Giovanni Claudio D’Amico, l’assessore alla Sicurezza di Monza Federico Arena, la senatrice Mantovani, l’assessore alla Sicurezza di Napoli Carmine Sgambati e l’onorevole Francesca Galizia. 

Nel corso di tutti gli interventi è emerso il  ruolo di protagonista indiscusso della Polizia Locale nell’ambito della sicurezza e la valenza del Sulpl, riconosciuto quale unico interlocutore ideale in quanto “aperto al confronto con tutte le parti politiche e agisce nell’interesse esclusivo della categoria, per il bene della stessa e dei cittadini”.

D’Amico ha ribadito come: “Gli agenti della polizia locale devono essere dotati di tutti gli strumenti di difesa e  i diritti di tutele delle forze dell’ordine”. Anche Arena ha sottolineato la necessità di dotare la polizia locale di strumenti di difesa e autotutela nonché dell’accesso a Sdi e Afis.

Anche Francesca Galiza, parlamentare del M5S  si è soffermata sulla capillarità con cui è radicata nei territori la Polizia Locale e questo la rende unica Polizia di prossimità ecco perché la “riforma è urgente”. 

A farle eco, la senatrice Mantovani: nel contratto di Governo sono stati inseriti i punti precisi come l’accesso alle banche dati, la migliore definizione dei compiti della polizia locale, le dotazioni strumentali minime, i tavoli regionali per coordinare la polizia locale e i contratti collettivi. 

“Alcuni aspetti, come le armi a impulsi elettrici e le assunzioni a tempo indeterminato, sono stati introdotti già dal Decreto Sicurezza. Ricordo che  ha specificato la senatrice – è stato predisposto un fondo ministeriale di due milioni per il 2018 e di cinque milioni per il 2019 e il 2020 per assunzioni a tempo determinato nella polizia locale”. 

“Sulla videosorveglianza,  quest’anno arriveranno 10 milioni di euro. Diciassette ne saranno stanziati nel 2020, 27 nel 2021 e 36 nel 2022. In sei mesi di lavoro abbiamo risposto ad annose questioni per le forze dell’ordine. In Prima Commissione  – ha concluso Mantovani – siamo disponibili alle audizioni, una volta conclusa la sperimentazione. Nella legge quadro istituiremo poi meccanismi importanti, come l’estensione delle tutele previste per altri tipi di forze dell’ordine anche alla polizia locale. Così rispondiamo al bisogno di sicurezza dei cittadini, rimuovendo gli ostacoli che intralciano il percorso degli agenti”. 

Di certo il Sulpl starà a vigilare.

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