“La mia prima esperienza di comandante è arrivata all’incirca all’età di trent’anni. Ho assunto l’incarico al comando di Pomarico, in provincia di Matera. Lì sono rimasto due anni e mezzo”. È iniziata presto la carriera del maggiore Domenico Martino, nuovo comandante della Polizia locale del comune calabrese di Gioia Tauro. Nonostante la giovane età, vanta già importanti esperienze ed è noto a livello nazionale. Subentra al comandante Rosalinda Lopes.

“Per fare questo lavoro – ci ha raccontato – non ci sono orari. Ci vuole tanta fatica e tanta passione. Cerco sempre di puntare al massimo e raggiungere gli obiettivi con tutte le mie forze a disposizione, anche se molte volte non è facile”.

Una carriera esemplare quella del maggiore Martino, iniziata come guardia venatoria all’età di 23 anni. Dopo sei anni di questa attività ha prestato servizio, per due anni, presso il Parco Gallipoli Cognato, dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Quindi ha assunto il comando del corpo di Polizia locale di Pomarico ricevendo due encomi per essersi distinto in operazione di polizia giudiziaria. Da circa due anni e mezzo è al comando della Polizia Locale di Vietri di Potenza. Attualmente ricopre l’incarico di comandante in tre comuni: Rosarno, Vietri di Potenza e Gioia Tauro.

È arrivato a Gioia Tauro sulla scorta di un’importante esperienza maturata sul territorio. Ce ne vuole parlare?

Sono stato nominato comandante a Gioia Tauro in seguito alla convenzione che c’è stata con il Comune di Rosarno. Conosco bene il territorio della piana di Rosarno: è da quattro anni che presto servizio lì. Il comando di Gioia Tauro è attualmente sotto organico, è stato ridimensionato più volte e nel tempo ha dovuto affrontare tante difficoltà. L’amministrazione di Gioia Tauro ha cercato, unitamente al commissario prefettizio del Comune di Rosarno, di avere una figura professionale che potesse assolvere al ruolo di comandante.

Alla luce di queste difficoltà, che corpo di Polizia locale ha trovato?

Di recente l’amministrazione comunale ha presentato quattro nuovi agenti che andranno a rimpinguare le fila dell’organico attuale. L’obiettivo è rilanciare l’attività del corpo.

E la città che impressione le ha fatto?

Quello di Gioia Tauro è un territorio con problematiche non semplici da gestire. Gli agenti della Polizia locale sono chiamati a prestare servizio su disparati fronti: dalla gestione dei rifiuti agli ambulanti abusivi. Il rinomato porto e le spiagge sono tematiche delicate. Gioia Tauro e Rosarno sono territori simili. Questa similitudine riguarda anche le problematiche. Conosciamo bene il contesto nel quale viviamo e lavoriamo: un contesto di ‘ndrangheta. A Rosarno, l’anno scorso abbiamo eseguito più di 100 procedimenti penali e sette arresti. Sono dati importantissimi. Continuerò anche a Gioia Tauro l’attività che ho iniziato nel territorio di Rosarno, sia pure con meno personale a disposizione.

Si è dato delle priorità per queste prime settimane?

La priorità è incrementare la presenza della Polizia locale sul territorio. Innanzitutto perché, per via della carenza di personale, i cittadini non ci sono più abituati. Tutte le unità presenti svolgono lavoro d’ufficio, all’esterno non c’è grande presenza. Con le quattro unità appena integrate, cercheremo di riportare quella presenza sul territorio, dando come priorità il controllo dei luoghi a 360 gradi.